Il loggiato del Convento dell’Annunciata, luogo provvidenzialmente quieto e accogliente, mistico e misterioso, fermo nel tempo, rappresenta un felice luogo di osservazione dal quale ammirare la Franciacorta, la dolce, invitante e morbida porzione della Lombardia, che comprende diciannove piccoli comuni della provincia di Brescia.

L’edificio, insieme ad altri luoghi religiosi, a numerose case nobiliari e ai tanti castelli sparsi nei dintorni, domina una zona di rara bellezza e intensità. Infatti il millenario anfiteatro morenico che la accoglie è delimitato a nord dal lago di Iseo, a oriente da una rigogliosa fascia collinare e dai primi coreografici contrafforti alpini, a sud dalla pianura e, infine, a occidente dalla sponda sinistra del fiume Olio.

La campagna è ariosa, riposante e ben tenuta, talvolta mutevole soprattutto nella parte più interna e nascosta dove compaiono macchie boschive e frutteti. I declivi e gli ordinati vigneti impreziosiscono ulteriormente il panorama, che una delle prime Strade del Vino d’Italia attraversa placidamente, correndo per quasi ottanta chilometri, collegando antiche case e dimore patrizie con borghi ben tenuti e più recenti centri abitati.

Dal punto di vista botanico, l’interesse è sollecitato dalla presenza di cipressi, cedri e di altre piante tipicamente mediterranee come l’erica arborea, il leccio e soprattutto gli olivi ormai secolari.

Un territorio che esprime storia, arte, ambiente ma soprattutto un vino prestigioso, che esprime al meglio le potenzialità di questa terra e rappresenta l’equilibrio eccellente tra la terra e il lavoro dell’uomo. Infatti le migliori bollicine italiane nascono proprio da queste parti. Merito anche dell’alta qualità delle aziende vinicole, qualità e tradizione, dove regnano incontrastati gli antichi sentimenti di grandi famiglie, le cui caratteristiche più contadine sono stemperate da un garbo innato e da un misto di positivo fatalismo e di ironica saggezza, che permettono di guardare avanti con entusiasmo e serenità.

La coltivazione delle vite è una pratica diffusa che si è via via affermata a partire dal quel lontano 1570, quando tale Gerolamo Conforti ha ufficializzato la produzione di un vino “brioso e spumeggiante”, che dopo un secolare e articolato percorso oggi rappresenta uno dei migliori e più riusciti esempi di legame tra prodotto e territorio.

Un territorio, quello della Franciacorta diventato sinonimo di freschezza, entusiasmo, energia e capacità, che negli anni ’80 del Novecento è diventato un vero e proprio laboratorio nel quale sono confluite diverse esperienze imprenditoriali, grandi investimenti, professionalità altamente specializzate e dove sono state elaborate strategie di mercato vincenti basate sull’alta qualità, caratteristica riconosciuta ai 4 milioni di bottiglie prodotte annualmente nei complessivi 2.200 ettari di vigneti.

Buona freschezza, moderata acidità, profumo intenso e rotondo, sapore costante e completo, buona struttura e facile digeribilità sono i presupposti di questi vini che sapranno sicuramente gradevolmente allietare qualche momento dei nostri prossimi festeggiamenti.

Bellavista

Un’azienda importante, di grande personalità e di eccellente qualità, che ha inanellato a distanza ravvicinata uno dopo l’altro una serie di importanti risultati: d’altra parte il detto “ogni traguardo raggiunto è solo il punto di partenza per un traguardo più elevato” riflette bene la filosofia manageriale di Vittorio Moretti, un imprenditore illuminato, lungimirante, esperto e anche fortunato, capace essenzialmente di valorizzare al meglio le persone e di valutare attentamente le proprie risorse.

Attualmente l’azienda, la cui importante sede sorge sulla sommità della omonima collina dalla quale effettivamente si può abbracciare uno stupendo paesaggio, si avvale di una cinquantina di addetti - distribuiti tra campagna (circa la metà), impianti e cantine (una ventina) e uffici – e dispone di 150 ettari dei migliori vigneti della Franciacorta dai quali si ottiene con una cinquantina di varietà vendemmiali una produzione annua che si aggira sul milione di bottiglie, di cui circa il 20percento raggiunge USA, Giappone, Inghilterra e Germania.

Dal 1984, anno ormai lontano che ha visto la prima bottiglia di Franciacorta Bellavista affacciarsi sul mercato - che gli ha riservato senza tanti indugi un’ottima accoglienza - notevoli sono stati gli investimenti, i miglioramenti e i lusinghieri traguardi raggiunti fino ad arrivare agli attuali altissimi standard di qualità e di stile, sempre comunque costantemente rinnovati. Ci auguriamo che anche la nuova avventura di Petra a Suvereto appena iniziata, riesca a dare gli stessi ambìti risultati e le stesse meritate soddisfazioni.