Anche nella ricerca scientifica l’unione fa la forza. Così, dalla sinergia tra l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e il Policlinico Universitario Agostino Gemelli, è nata Xellbiogene, una joint venture finalizzata allo sviluppo e realizzazione di prodotti medicinali per le terapie avanzate.

La presenza dei laboratori all’interno di questi due grandi ospedali, centri di eccellenza nell’ambito della ricerca finalizzata alla cura, consentirà finalmente l’avvio di tante sperimentazioni cliniche che fino ad oggi sono rimaste ai blocchi di partenza. I farmaci biologici verranno impiegati sia nella sperimentazione clinica di terapie avanzate - genica, cellulare, ingegneria tissutale, produzione di vettori virali e anticorpi - sia nelle terapie consolidate in ambito oncoematologico.

Negli ultimi decenni istituzioni, ricercatori, medici e aziende biotech hanno moltiplicato i loro sforzi nel tentativo di sviluppare e produrre terapie innovative adeguate e sicure per malattie non ancora curabili e ad alto impatto sociale. Dunque, non più pillole e sciroppi tradizionali ma cellule e vettori virali saranno i ritrovati della biomedicina, dalle staminali alla terapia genica, a raggiungere i letti di pazienti.

Saranno 4mila i metri quadrati dedicati alla produzione di farmaci bio. Un complesso tra i più grandi e più all'avanguardia d'Europa. Nel primo trimestre del 2015 è previsto l’avvio delle attività a supporto delle sperimentazioni cliniche nel campo delle terapie avanzate, ma già nel secondo trimestre di quest’anno partiranno le attività nel campo delle terapie consolidate per il trattamento dei tumori del sangue come le leucemie.

Queste attività verranno svolte sia per gli ospedali fondatori che per enti di ricerca, aziende farmaceutiche, ospedali e charity.