Il 9 e 10 maggio torna nella Capitale Open House Roma, la manifestazione internazionale che ogni anno coinvolge 28 città nel mondo, da New York a Londra, da Chicago a Barcellona, e che aprirà nuovamente, in un solo weekend, le porte dell’architettura più rappresentativa della città, in modo totalmente gratuito.

L’edizione del 2014, con oltre 160 edifici aperti e 60 eventi speciali, ha visto la partecipazione di più di 50.000 visitatori e 70.000 sono previsti per la nuova edizione. Anche quest’anno nel ricchissimo programma sono presenti edifici storici, moderni e contemporanei tra cui cantieri, case private, studi di architettura e tantissimi eventi collaterali. Spazi di grande valore architettonico e storico-artistico, alcuni solitamente inaccessibili, che si animano, rivivono e si aprono ai cittadini esclusivamente in questo weekend.

L’evento ormai da quattro anni contribuisce a fare della città un luogo a disposizione della collettività aprendo, dal 2012, le porte di più di 300 luoghi a cittadini e turisti. La città, dal centro alla periferia, è la protagonista della manifestazione con oltre 240 visite ed eventi in 7 macroaree così suddivise: Centro storico, Flaminio-Parioli, Nomentano-Tiburtina, Esquilino-San Lorenzo, Monteverde-Ostiense, Appio-San Giovanni, Eur-Corviale.

Ancora una volta Open House è gratuito e aperto a tutti, nessun biglietto da pagare, né per le visite guidate svolte in ogni sito né per le numerose iniziative in programma, on line sul sito www.openhouseroma.org e in versione cartacea con la guida in uscita in allegato a Trovaroma de La Repubblica del 30 aprile. A differenza delle precedenti edizioni sono pochi i siti accessibili con prenotazione; più dell’80% di questi sono, infatti, ad accesso libero su ordine di arrivo in base agli orari indicati nel programma.

L’edizione 2015, ricca di novità e ancora più estesa, tocca i temi del dibattito contemporaneo offrendone, attraverso le lenti dell’architettura, una visuale inedita: a partire dal cibo, con un occhio a EXPO ormai alle porte, con un evento presso la Fondazione GIMEMA onlus dedicato al confronto tra architettura-cucina e ricerca, per passare alla mappatura e all’apertura di quegli spazi ibridi di creatività che testimoniano le nuove dimensioni del lavoro, fino a spingersi alla scoperta dei luoghi delle aree più “esterne della città eterna”, quartieri come Corviale, San Basilio, Vigne Nuove, veri laboratori della trasformazione urbanistica e culturale della Roma di oggi.

Open House Roma è reso possibile grazie al lavoro della no-profit Open City Roma, dei suoi partner e degli oltre 400 volontari tra studenti, professori, architetti e semplici appassionati, che ogni anno fanno sì che i tesori della Capitale possano di nuovo rivelarsi a tutti. Da quest’anno tutti potranno sostenere il progetto Open House Roma con una piccola donazione negli oltre 60 box presenti in alcuni dei siti in programma.