Le scarpe del pianeta-donna sono un'odissea costellata d'imprevedibili incontri e sorprese. Scarpe per passione, scarpe per volare, scarpe per lottare; feticci immaginari quotidiani che interpretano la visione di vita di chi le indossa, compagne inseparabili di un viaggio alla ricerca di un destino migliore.

Daniel González presenta la collezione "Juliet & the Forbidden Games Shoes" appartenente al progetto Clothes Project, dove l’arte si fa moda, dove l'artista mixa materiali di ogni tipo, stoffe e stili per creare collezioni di pezzi unici come complici per invadere ogni giorno della vita metropolitana. Come una carta d’identità inconsapevole di noi stessi, parlano della vita di chi li indossa, per dare spazio alla libertà personale di essere se stessi nelle piccole e grandi cose.

In "Juliet & the Forbidden Games Shoes" in parallelo al progetto “Romeo’s Balcony”, l’artista argentino ha voluto riportare l’attenzione sulla protagonista femminile della famosa storia d’amore e suoi oggetti di seduzione.

Lei che interpreta le donne - tutte - in chiave contemporanea, che devono lottare tutti i giorni per conquistarsi l’amore del loro Romeo e affrontare le sfide della vita sociale dove spesso non conta quanto sei brava, ma quanto forte sai scalciare per farti strada.

Il Daniel González \ Clothes Project indaga il campo della “ribellione attraverso la bellezza", al di là dei concetti di moda, logo e trend l’artista agisce sulla relazione tra l'individuo, l’identità e il suo capo d'abbigliamento come declinazione esteriore della propria personalità. Sono pezzi unici creati mixando abiti, scarpe, oggetti, tessuti, accessori e stili di vario tipo, che parlano di chi li indossa in modo estremamente intimo.

Ogni creazione porta con sé storie, come in una fiaba contemporanea, una sorta di coscienza democratica, un antagonismo metropolitano. Sono sculture indossabili che raccontano della vita di ciascuno, perché fatte per ciascuno di noi. Un'autentica rivolta interiore da indossare.

Il progetto Daniel González \ Clothes Project è stato presentato nel 2004 presso la Play Gallery for Still and Motion Pictures di Berlino all'interno della performance "Buy or Die" a cura di Gea Politi, nel 2005 per la performance "Dolls' Room", Flash Art Fair a Bologna, "Freak Out and Get It" (performance) a cura di Gea Politi, Prague Biennale 2 e "Falling in Love Makes Me Stupid \ Ponchos Collection" a cura di Stefanie Kreuzer, N.A.K. Neuer Aachener Kunstverein; nel 2006 "Strip Tradition Aguante Gringo Carajo" (performance) in occasione di México Arte Contemporanéo, México City e all'interno della mostra "Sono Incazzato Nero e Tutto Questo Non Lo Voglio Più" a cura di Andrea Lissoni, Viafarini, Milano. Nel 2008 l'artista ha presentato il progetto "My Clothes" (performance\workshop) a cura di Silvia Conta all'interno di MANIFESTA7, Trento\Bolzano e per la performance "In You I Taste God" durante Pulse Art Fair, Miami. Nel 2013 il D.G. Clothes Project é presentato presso Studio La Città (Verona) con il progetto "Juliet & the Vorbidden Game Shoes".

Studio La Città
Lungadige Galtarossa, 21
Verona 37133 Italia
Tel. +39 045 597549
info@studiolacitta.it
www.studiolacitta.it

Orari di apertura
Martedì - Sabato
Dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00

Immagini correlate

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