Quanti di noi amano disegnare o abbozzare degli schizzi mentre si parla al telefono, o mentre si è in una riunione noiosa? Come per magia, usando il disegno, possiamo iniziare l’evasione verso mondi alternativi nei quali tutto è possibile e dove riusciamo a percepire un benessere dell’anima.

Lo schizzo, il bozzetto, lo scarabocchio diventerà disegno dopo la trasmutazione di un’idea attraverso il segno grafico (…) e questo è l’assunto da cui partono la poetica e la tecnica artistica di Mauro Giusto; in mostra presso Galleria Statuto13 nel cuore di Brera a Milano, curata da Massimiliano Bisazza.

I lavori esposti sono – con accezione molto positiva del termine – molto “British”; dotati di una loro “freschezza compositiva”, ludici, ironici e piacevoli.

I suoi sono ritratti in digitale sono contornati da immagini di cornici antiche in alta definizione e stampati su lastre di materiale plastico PVC dello spessore di sei millimetri. Essi Rifrangono “gli antenati che non abbiamo mai avuto” o saputo di avere e che talvolta risiedono nelle nostre fantasie cerebrali e laconiche. Infatti, sono proprio ritratti concisi, disegnati in modo tale da far emergere quel lato fanciullesco che è spesso insito in ognuno di noi.

Da questo concetto nasce il titolo della mostra “Extended family”, cioè: “Famiglia allargata”; dove possiamo decidere di inserire elementi non necessariamente consanguinei ma di adozione virtuale, anzi oserei dire appunto di adozione digitale.