Quando la moda si ispira all’arte, quando le idee dialogano con le tecniche artigiane più sofisticate, quando è un filo di lana, cotone o seta a intrecciare forma e colore, è allora che si può assistere a un riuscito esperimento creativo e imprenditoriale: il brand Missoni. Attorno a questi nuclei tematici il MA*GA di Gallarate (VA) dedica a Ottavio e Rosita Missoni - città che scelsero nel 1953 come sede del loro primo laboratorio di maglieria - la mostra "Missoni. L’arte, il colore", curata da Luciano Caramel, Luca Missoni e Emma Zanella.

Il percorso espositivo articolato in differenti sezioni accompagna lo spettatore alla scoperta della Maison Missoni indagando il proficuo e ininterrotto scambio che i due fondatori ebbero con le maggiori correnti artistiche europee del ‘900. Conoscitori e appassionati d’arte seppero contaminare fin dagli esordi la loro creatività in maniera eclettica e originale, traendo spunti e suggestioni dalle avanguardie del XX secolo per la realizzazione delle loro inconfondibili opere sartoriali.

Affascinati dall’astrattismo lirico di Sonia Delaunay, dai contrasti cromatici di Kandinsky, dal Futurismo di Balla e Severini e, non da ultimo, come afferma Luciano Caramel, “da Paul Klee, fondamentale per la comprensione della loro complessa cultura e pratica pittorica”, i Missoni hanno ideato i loro capi da passerella utilizzando arditi e complessi accostamenti di colori, che Ottavio Missoni ha combinato anche per la realizzazione di una serie di arazzi presenti in mostra che paiono suggerire un ipotetico dialogo con i cangianti tessuti filati di Alighiero Boetti.

Se Walter Benjamin aveva individuato nella serialità uno dei sintomi propri del declino dell’ arte, i Missoni, dal canto loro, hanno saputo esaltare ed elaborare in sempre differenti combinazioni una ritmica geometrica e cromatica seriale - derivante da una poetica di carattere costruttivista e concretista - facendone distintivo marchio di fabbrica.

La mostra prosegue con una serie di installazioni immersive, progettate da Luca Missoni e Angelo Jelmini, “I filati sono il medium per il colore che, lavorato a maglia, prende profondità e rilievo”, scrive Luca Missoni. Caratterizzate da una profonda fusione tra la ricerca di materia e colore, proprie del fashion design e una dimensione ambientale e scenografica, le opere avvolgono lo spettatore in quello che è l’universo Missoni, interessante connubio tra l’aspetto artigianale e il mondo glamour della moda.

L’esposizione fa inoltre parte dei circuiti Grand Tour EXPO e Officina Contemporanea [OC]. Con il patrocinio di EXPO, Padiglione Italia EXPO e Convention and Visitors Bureau.