Rafael Espada è un artista poliedrico, innovativo e intenso nella sua concettualità quanto nella spontaneità artistica. Ha all'attivo numerose mostre in tutto il mondo, è totalmente estraneo alla mistificazione dell'opera d'arte in sé; Espada dialoga con il fruitore non solo con l'opera finita ma con ogni singolo utensile impiegato. La “riscoperta” è a lui congeniale, tanto da ricollocare un manufatto in un ambito totalmente diverso da quello per il quale era stato creato e inventando una nuova realtà, parallela e dedita alla pura creatività.

Le sue opere sono composte da elementi materici e polimaterici dove gli oggetti utilizzati e scelti accuratamente per la composizione artistica delle sue opere sono decontestualizzati per procedere al riutilizzo - secondo una matrice tipicamente ascrivibile a uno stile tutto volto al new-dada - degli stessi tramite un complesso procedimento di assemblaggio. Il rimando a citazioni colte si commisura sapientemente a neo-immagini esemplificative del suo percorso cerebrale e intellettuale.

Cibi inscatolati, posate, chiodi, materiali tecnici usati nell'industria aeronautica - nella quale lo stesso Espada ha lavorato per lungo tempo e che è per lui fonte di ispirazione - calzature, reti, posateria ... ogni oggetto è un utile strumento di ispirazione ed è causa voluta di una creatività che è fedele solo a se stessa. Metamorphosis, metamorpheo, dicevano gli antichi: ecco l'idea della Trasmutazione di un oggetto in un altro; l'opera d'arte.

Mostra a cura di Massimiliano Bisazza