Renata Fabbri arte contemporanea è lieta di annunciare la mostra Untitled Views di Goldschmied & Chiari a cura di Gaspare Luigi Marcone.

Il nuovo ciclo di lavori, Untitled Views (2017), di Sara Goldschmied ed Eleonora Chiari è la prosecuzione delle loro ricerche artistiche degli ultimi anni rappresentando, allo stesso tempo, un importante punto di approdo sia tecnico sia concettuale.

Il fumo, l’illusorietà, la sfocatura, la nebulosità – sviluppati con tecniche video- fotografiche o installative – sono elementi presenti sin dall’inizio del loro sodalizio artistico. In alcuni lavori precedenti questi elementi erano legati a progetti specifici che indagavano criticamente il recente contesto storico, politico e sociologico aprendosi a una riflessione di natura esistenziale.

Untitled Views è una serie “assoluta” che – già presentandosi con la denominazione di “visioni/vedute senza titolo” – si apre a molteplici interpretazioni. Le artiste presentano una serie inedita di “specchi” di grande e medio formato. Fondamentali sono le variabili del doppio, dell’ambiguo e del complementare visto anche il loro essere una “coppia artistica”.

I lavori sono specchi sui quali sono fissati scatti fotografici tramite una tecnica innovativa e segreta – dal sapore quasi alchemico – che riesce a integrare totalmente l’immagine nella superficie specchiante. Le immagini, frutto di processi “performativi”, fermano le danze nebulose di “fumi” colorati sprigionate dall’uso di fumogeni dopo un’azione gestuale calibrata ma carica anche di effetti casuali. Queste visioni possono apparire sia come paesaggi esterni, atmosferici e naturali, sia come vedute interiori potenziate in questo caso dalla superficie riflettente. L’osservatore è parte attiva e integrante della loro essenza e diviene soggetto del lavoro stesso. La superficie specchiante è una “soglia” tra l’immaginario delle artiste e degli spettatori.

Tra policromia e polisemia emergono allusioni dirette e indirette – dal vedutismo ottocentesco ad alcuni esiti della pittura astratto-informale del Novecento – oltre alle note e secolari metafore dello specchio nella storia dell’arte occidentale, concretizzate inoltre negli ultimi decenni dall’uso materiale-oggettuale della superficie specchiante. Lavori luminosi – con ovvio rimando al valore etimologico del termine “fotografia” – che abbracciano variegate atmosfere dalle più fredde alle più calde.

Queste presenze vaporose possono diventare un correlativo del pensiero e dell’anima, del sogno e del ricordo, di una memoria offuscata e di un futuro da scoprire.

Un’ulteriore lettura è in chiave mitologico-antropologica. In alcuni ambiti culturali, come noto, lo specchio viene visto come un oggetto magico e rituale. Suggestioni primarie, inoltre, sono i vapori naturali sprigionati dal grande ventre della dea-madre come nei fenomeni del vulcanesimo ricchi di rimandi ancestrali. Allusioni che viaggiano dall’immaginario sulfureo dei Campi Flegrei ai vapori della Pizia delfica sacerdotessa di Apollo.

Sara Goldschmied (1975) ed Eleonora Chiari (1971) fondano il duo goldiechiari nel 2001. Dal 2014 lavorano con il nome Goldschmied & Chiari a Milano.

Hanno raggiunto riconoscimento nazionale e internazionale collaborando con istituzioni e musei tra i quali si ricordano: Museo San Telmo, San Sebastián (2016); Museion, Bolzano (2015); MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (2015); Fundació Joan Miró, Barcellona (2015); Fábrica de Arte Cubano, L’Avana (2014); Passerelle – Centre d’art contemporain, Brest (2014); Museo d’arte contemporanea Villa Croce, Genova (2014); MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Bologna (2013); Goethe Institut, Bruxelles (2013); Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli (2012); La Galerie – Centre d’art contemporain, Noisy-le-Sec (2012); Hallwalls Contemporary Arts Center, Buffalo (2011); MOCA – Museum of Contemporary Art, Shanghai (2010); Musée de Grenoble, Grenoble (2007); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2002); Viafarini DOCVA, Milano (2002).

Hanno partecipato alla terza edizione di The Nanjing International Art Festival – New Baijia Lake Museum, Nanjing (2016), a The Fear Society evento collaterale della LIII Biennale di Venezia, Venezia (2009), alla prima edizione di Dublin Contemporary, Dublino (2011), alla quinta edizione di Video Zone International Video Art Biennial – Center for contemporary art, Tel Aviv (2010).

Nel 2015 i loro lavori sono selezionati dal National Museum of Women in the Arts (NMWA) di Washington D.C. e dal Museo del Novecento di Milano per la mostra Organic Matters – Women to Watch 2015, NMVA, Washington D.C. (2015). Nel 2012 vincono la Borsa per Giovani Artisti Italiani – Premio del Castello di Rivoli e nel 2007 il premio Arte in Cantiere del Museion di Bolzano.

Alcuni lavori recenti sono documentati nel loro ultimo volume: Goldschmied & Chiari, La démocratie est illusion, conversation with M. Beccaria, texts by E. Bernard, I. Bonacossa, Cura.Books, Roma 2016.