Dal 25 marzo al 5 giugno 2017 la Chiesa della Spina a Pisa ospita un’installazione dell’artista tedesco Wolfgang Laib, dal titolo Somewhere Else.

Organizzata dal Comune di Pisa in collaborazione l’Università degli Studi di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Galleria Michela Rizzo, curata da Laura Mattioli, l’installazione è costituita da sei barche in cera d’api. E’ stata ideata da Wolfgang Laib appositamente per questo luogo ed è la prima di una serie interventi site specific di grandi artisti nazionali e internazionali attraverso cui il Comune di Pisa intende valorizzare ed esaltare le caratteristiche proprie della chiesa, prezioso gioiello della città.

Wolfgang Laib (Metzingen, 25 marzo 1950) è uno dei più noti e importanti artisti tedeschi viventi. Laureatosi in medicina a Tubinga nel 1974, ha sviluppato una cultura complessa, nutrita dalle filosofie orientali e dall’amore per la natura. Le sue opere utilizzano materiali di origine vegetale o animale - quali il latte, il polline dei fiori, il riso, la cera d’api - coinvolti nei processi dell’alimentazione e della sopravvivenza, effimeri e degradabili ma al tempo stesso essenziali per la vita. Egli li usa in modo da creare opere dotate di un’apparente estrema semplicità, ma in realtà molto complesse e portatrici di molteplici significati. Attivo dal 1975, nel 1982 ha partecipato per la prima volta alla Biennale di Venezia, rappresentando la Germania insieme ad Hanne Darboven e a Gotthard Graubner. Nel 1988 ha realizzato la sua prima stanza in cera d’api, seguita poi da molte altre - tra cui nel 2000 la Chambre des certitudes nei Pirenei francesi. Nel 2013 un suo Pollen from Hazelnut è stato esposto al MoMA di New York. Nel 2014 ha realizzato una grande installazione nella Basilica di Sant’Apollinare in Classe a Ravenna. Nel 2015 è stato insignito del Premio Imperiale per la Scultura.

Le sei barche ci parlano dell’ultimo viaggio con un linguaggio antico e universale, immediato e comprensibile a tutti. Sono anche le barche della città di Pisa, della famosa Repubblica Marinara su cui sono saliti nei secoli moltissimi uomini per lavorare, combattere e spesso morire. Sono, oggi, le barche dei migranti che fuggono dalla fame e dalla guerra e che troppo spesso trovano la morte in mare. In quest’ottica la Reliquia della Spina, frammento della corona di Cristo che in antico si trovava nella chiesa, acquista un ruolo simbolico fondamentale per l’installazione. S.E Monsignor Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo di Pisa, ha dunque eccezionalmente concesso il ritorno della Reliquia nella sua sede originaria dal 2 all’8 aprile 2017.

La mostra è realizzata dal Comune di Pisa, in collaborazione con l’Università degli Studi di Pisa, la Scuola Normale Superiore, il Museo della Grafica, la Fondazione Arpa e la Galleria Michela Rizzo con il patrocinio di Regione Toscana, Center for Italian Modern Art, Centro Pecci Prato e con il sostegno di Acque S.p.A. e Banca di Pisa e Fornacette.