Tenente, Capitano, Comandante, Colonnello, Generale di brigata, Ispettore e Generale dell’Interno, Ministro dell’Interno e della Sicurezza pubblica, Senatore; tante onorificenze, un unico nome: Esprit Charles Marie Espinasse. Descritto come un compagno ideale e fedele, Espinasse seppe distinguersi per coraggio e determinazione durante tutte le sue battaglie. Certamente, oltre al coraggio, anche la passione è un collante fondamentale che lega Charles Espinasse ad Antonio Castiglioni, proprietario della nuova residenza d’artista, che, proprio in via Espinasse 31, ha inaugurato il 3 maggio a Milano. Pura casualità o coincidenza fortuita?

È presto per poter dare una risposta, ma sicuramente questa battaglia è iniziata nel migliore dei modi per Castiglioni e i suoi alleati: gli artisti della Pop Art e Street Art che vivranno in questo spazio per un mese, lavorando a colpi di bombolette spray, pennelli e fotografie. Carlos Cesar Alves, Caterina Crepax, Alex Korolkovas, Jenny Perez e Flavio Rossi si sono presentati al pubblico attraverso le proprie creazioni artistiche e le aspettative sono state ampiamente confermate. Certamente, la scelta degli artisti non è stata casuale, ma dettata dall’esperienza e dalla passione che il proprietario ha sapientemente costruito negli anni.

Commercialista di professione, Antonio Castiglioni si avvicina al fluttuante mondo artistico nel 2005, quando durante una vacanza con la famiglia incontra Mr Tom Penn, figlio del famoso fotografo americano Irving Penn, con il quale nasce una profonda amicizia, sviluppatasi tra viaggi a New York e Long Island, tra visite a musei e gallerie d’arte: “Al funerale del padre, Tom mi invitò al memoriale che si svolgeva nella sala egizia del Metropolitan Museum di New York. Tutto ciò mi aprì un mondo nuovo che non conoscevo e che esercitò su di me una profonda curiosità e un grande fascino, ma soprattutto la convinzione che l’Arte è visiva, immediata, non ha bisogno di troppe spiegazioni e masturbazioni mentali”.

Subito dopo questa apparizione artistica, Antonio coltiva le sue conoscenze professionali internazionali che lo portano ad approfondire sempre più gli aspetti tecnici della gestione di una galleria, ma anche l’approccio e la negoziazione con gli artisti che la galleria rappresenta. La curiosità per la Street Art nascerà invece successivamente, nel 2015: “un mio amico di Ginevra, Greg Page, mi chiede di aiutarlo nella organizzazione della prima edizione del Vision Art Festival di Crans Montana, dove 20 street artist provenienti da tutto il mondo vengono nelle Alpi svizzere a dipingere murales tra 1500 e i 3000 mt di altitudine. Così mi avvicino alla Street Art che nell’autunno inverno 2015 mi porta a trascorrere un periodo di circa 6 mesi a Miami e Wynwood, cuore della street art mondiale”.

Questa passione cresce a tal punto che nel gennaio 2016, Antonio si reca all’Havana con un suo amico, street artist, in cerca di una location per aprire una residenza per artisti, ma, sfortunatamente, intoppi burocratici bloccano il progetto, quindi nel suo peregrinare tra Miami e Milano, ricerca artisti tra i 25 e i 50 anni che lo affascinino sia per le opere che producono sia per i rapporti interpersonali che si creano, e decide di portarli a Milano, dove ha appena aperto la location per la “artist’s residency milanese”. Città cosmopolita, ma anche città comfort, dato che gli stranieri adorano l’Italia, il suo cibo e la sua gente, non poteva che essere Milano la meta prescelta per il suo ambizioso programma di residenza.

Gli artisti che hanno preso parte all’inaugurazione e che stanno vivendo in questo periodo in via Espinasse 31, hanno origini straniere, ed è appunto questo uno dei motivi della loro scelta: “Nei primi mesi di attività ho visto che molti degli artisti stranieri che ho invitato avevano delle connessioni con artisti italiani e quindi mi piacerebbe dare risonanza a quello che stiamo facendo con Espinasse31 per entrare in contatto con artisti italiani e magari dare loro l’opportunità di partecipare a residenze in altri città nel mondo. A questo proposito stiamo già lavorando per costruire un network mondiale di residenze dove ci sono contatti avanzati con Madrid, Miami e San Paolo”.

E anche se le origini sono diverse, la passione per la Pop Art e Street Art è unica: “Penso che la bellezza porti serenità e possa quindi aiutare a salvare il mondo dalla sua cattiveria. Credo che chi possiede il grande dono di creare la bellezza abbia il dovere di comunicarla e condividerla con gli altri. Io come tanti artisti sono molto ispirata dalla Natura. Il mio lavoro è una passione, oppure la mia passione di dar forma fisica ai sogni è diventato il mio lavoro. Questa è una grande fortuna”. Così, risponde Caterina Crepax, un vero e proprio talento artistico, che si esprime con la carta, alla nostra domanda su cosa sia per lei l’Arte. Perez invece, artista americano di origine cubana, ritiene che l’Arte sia un po’ come un diario di viaggio o il diario della propria vita, una vera testimonianza del proprio tempo che si trascorre in una città: “A Milano, vorrei condividere con il pubblico, attraverso le mio opere, i miei pensieri, le mie emozioni e le mie esperienze”.

Anche la fotografia, al pari della pittura, rientra nell’olimpo dei talenti scoperti da Castiglioni: Alex Korolkovas, fotografo di origini russe, attivo tra Miami e NewYork, si esprime attraverso la sua macchina fotografica, che è diventata negli anni un po’ la sua protesi naturale per poter comunicare al meglio: “Sono un fotografo, un creatore di immagini, quando ero giovane, usavo disegnare e dipingere, poiché ero un teenager molto iperattivo, avevo scoperto nella macchina fotografica un mezzo per esprimere al meglio me stesso, utilizzando il mio talento e dono naturale”. Naturalmente, l’arte ha la grande magia di riuscire a comunicare con il pubblico attraverso un’opera, un murales, una fotografia, una scultura e crea delle sinergie uniche con l’artista: “Quando io dipingo - afferma Flavio Rossi, un altro artista della truppa di Espinasse31, dopo alcune ore, entro in un altro stato mentale, si crea una distanza e uno spazio che va al di là della realtà, magicamente la pittura guida le mie sensazioni e le mie emozioni”. Allo stesso modo, Carlos Alves, artista brasiliano che vive a Miami da oltre 20 anni, quando dipinge si sente libero da ogni costrizione della vita giornaliera: “Restrizioni, confini e regole scompaiono e prendono forma, colori e immagini. La gioia di questa emozione spesso mi porta le lacrime, perché riconosco che questo è il momento di connessione con l’universo, dal quale prendo ispirazione. Considerando che sono daltonico, sento che l’arte è la mia più grande passione, oltre che lavoro e ogni giorno combatto la mia sfida per guardare avanti”.

Se siete curiosi di conoscere gli artisti e di evadere dal grigiore milanese per colorare un po’ la vostra giornata, a colpi d’Arte, vi consigliamo vivamente di andare a conoscere questa nuova realtà artistica: dovete solo suonare il campanello e ad accogliervi troverete passione, talento e creatività, ma soprattutto avrete l’opportunità, davvero unica, di trascorrere qualche ora con gli artisti a lavoro, condividendo curiosità e segreti, perché come diceva Keith Haring: “L’arte è per tutti, e questo è il fine a cui voglio lavorare”.