L’Instituto Nacional de Bellas Artes (Istituto Nazionale di Belle Arti) annuncia che il progetto che rappresenterà il Messico alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, sarà Cordiox, dell’artista Ariel Guzik, a cura di Itala Schmelz.

L’esposizione sarà aperta dal 1° Giugno al 24 Novembre 2013 nella chiesa di San Lorenzo, sede del padiglione messicano.

Ariel Guzik è noto come creatore di complesse macchine di risonanza sonora, realizzate secondo una progettazione altamente sofisticata, che opera sullo sviluppo di tecnologie definibili arcaiche, se paragonate con quelle imperanti nell’attuale avanguardia elettronica dell’arte. L’ex chiesa di San Lorenzo è un’imponente costruzione del XVI Secolo, la cui fondazione si fa risalire, secondo una leggenda, al VI secolo. La struttura di 20 metri di altezza, oggi gravemente deteriorata, è dominata da un importante altare rinascimentale, che Ariel Guzik coinvolge nell’opera, proseguendo una tradizionale relazione tra la struttura della chiesa, con la sua acustica perfetta, e la ricerca sonora. Importanti musicisti la utilizzavano per svolgervi i loro concerti. Nel 1984 l’edificio ospitò il suo ultimo evento pubblico, il Prometeo di Luigi Nono, alla cui progettazione ambientale lavorò Renzo Piano.

La struttura e la sua tradizione sonora sono una sfida interessante per l’artista, poiché proprio l’acustica, l’armonia e la risonanza sono gli elementi chiave della sua ricerca. Cordiox, pensata e progettata come “descrizione sonora dello spazio”, coinvolge infatti tutta la struttura interna dell’edificio. Il suo suono, propagato nelle navate senza l’ausilio di supporti fisici, analogici o digitali (diffusori, casse o amplificatori), è offerto allo spettatore come immersione sonora ed esperienza auditiva.

Cordiox è una macchina alta quattro metri costituita da 180 corde tese su tre arpe ed un cilindro di quarzo puro fuso, di grandi dimensioni. Un pezzo unico al mondo, di 45 centimetri di diametro e 180 di altezza, realizzato ex professo dall’impresa tedesca Heraeus Quarzglass. Lo strumento, a sua volta, è formato da corde lunghe e tese, analoghe agli strumenti musicali. La sua parte interna genera un campo elettrico e magnetico.

La cadenza tonale generata è cristallina, sottile, espansiva, in forte relazione con lo spazio che la circonda. L’esperienza auditiva generata da Cordiox permette allo spettatore una visita sonora delle strutture acrhitettoniche della chiesa, attualmente impossibili da percorrere.

Ariel Guzik, Città del Messico, 1960. In Messico, la sua opera è stata esposta, tra l’altro, al Museo de Arte Moderno (MAM), al Laboratorio Arte Alameda e al Museo de Historia Natural. All’estero, spicca la sua partecipazione alla Haus der Culturen der Welt di Berlino, al simposio ISEA (Inter-Society for the Electronic Arts) di Dortmund, alla chiesa di St. Mark di New York, alla Fiera Internazionale di Arte Contemporanea ARCO di Madrid e alla Apijay Media Gallery di New Delhi. Nel 2011 ha ricevuto il primo premio internazionale del Festival di Arti Elettroniche e Video Transitio_MX_04 e nel 2013 ha ottenuto una borsa di studio del Sistema Nacional de Creadores del FONCA (Fondo Nazionale per la Cultura e le Arti). Inoltre ha ottenuto il supporto della Fondazione Prince Claus e della Rockefeller Foundation.

Dal 1990 fonda e dirige il Laboratorio di Ricerca sulla Risonanza e sull’Espressione della Natura. I suoi progetti richiedono lavoro di gruppo, oltre che l’appoggio di collaboratori specializzati. La sua prima macchina in grande scala, Espejo Plasmaht, gli costò quindici anni di lavoro, tra il 1980 e il 1995. Dopodiché ne sono venute altre: il Resonador Espectral Armónico, nel 1999; il Subarmonio Canoide, nel 2001 e il Plasmaht Laúd nel 2004, che lavora con i segnali biologici, in particolare con i segnali vitali delle piante. Nel 2011 realizza la Cámara Lambdoma.

Dal 2001 inizia l’avventura sottomarina, che lo porta a trasferire il suo laboratorio su un impianto industriale di esplorazione marittima abbandonato vicino a La Paz, in Bassa California, e successivamente su imbarcazioni dove realizza importanti spedizioni insieme al suo gruppo di collaboratori. Ballena Gris (CD, CD-ROM e giornale di bordo, 2004) è stato il primo risultato della ricerca di comunicazione con i cetacei, cui ha fatto seguito, nel 2007, una macchina di risonanza per immersioni, Nereida, dove per la prima volta utilizza il quarzo fuso per la generazione di suoni primordiali. In questo momento Guzik sta lavorando a Nave Narcisa, un sottomarino manovrabile con operatore.

Itala Schmelz, Città del Messico, 1968. Ha studiato filosofia (1988 – 1992) all’unam (universitá nazionale autonoma del messico). È stata direttrice della Sala de Arte Público Siquieiros (2001 – 2007) e direttrice del Museo de Arte Carrillo Gil macg (2007 – 2011), per il quale ha promosso l’arte contemporanea con esposizioni individuali di artisti messicani e invitati internazionali. Nel 2010 ha ideato un programma di formazione per artisti emergenti in collaborazione con la Fondazione bbva Bancomer e il macg. I suoi saggi sono stati pubblicati in numerose riviste, cataloghi, periodici nazionali e internazionali. Ha curato El Futuro Más Acá, primo festival messicano di fantascienza, portato in rassegna, tra l’altro, alla Mostra del Cinema Fantastico di Bilbao, al Museo Reina Sofía (2005), alla Mostra del Cinema di Biarritz, alla Cinémathèque française di Parigi (2004) e alla Mostra del Cinema di Rio de Janeiro (2006). Nel 2010 ha curato Siqueiros paisajista, mostra che ha riunito un’ottantina di paesaggi realizzati da David Alfaro Siquieiros e che è stata presentata al molaa di Los Angeles e al macg di Cittá del Messico. Nel 2013 ha allestito la mostra di apertura del Museo del Cinema della Cineteca Nazionale di Cittá del Messico.

Ex Chiesa San Lorenzo
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