Emanuela Borgatta Dunnett
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Emanuela Borgatta Dunnett

Sono nata a Torino, dove ho portato a termine i miei studi, specializzandomi in letteratura nord americana. Da anni mi occupo di insegnamento e scrittura, senza mai tralasciare la mia passione per le arti.

Amo scrivere di ciò che accende la mia curiosità, sentendo – da sempre - l’esigenza di narrarlo. Rendere il prossimo partecipe di un’esperienza dal vivo, di un libro letto o di una mostra visitata è un’esperienza di conoscenza senza pari.

Le persone incontrate ed i Paesi visitati a questi scopi hanno dato vita ad ineguagliabile bellezza e a molteplici riscontri/resoconti, in cui mi piace coinvolgere un numero sempre maggiore di lettori. Le parole hanno un valore intrinseco incandescente e, se è vero che noi siamo forgiati anche da quelle che i nostri artisti preferiti sanno regalarci, diviene imperativo continuare a rispettarle e condividerle.

Inoltre, da diversi anni, porto avanti studi personali ed accademici su Gabriele d’Annunzio. Con approccio divulgativo, mi appassiono all’idea di cambiare la vulgata stantia che, da troppo tempo, incasella uomo e scrittore in punti di vista ormai superati.

Di recente pubblicazione due saggi per la Ianieri Edizioni, dedicati ai suoi rapporti con il Piemonte e la Gran Bretagna (le mie due patrie d’elezione) per riconsegnarne un’immagine a tutto tondo e ristabilirne l’importanza come figura centrale della Belle Époque.

D’ANNUNZIO – Tracce Piemontesi

L’immaginario collettivo – quando si parla di Gabriele d’Annunzio – è, indissolubilmente, legato alla città di Pescara ed al Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera (BS). Ciò affermato; si mosse, davvero, solo tra questi due poli? O lasciò tracce di sé anche altrove? Domande aperte, poiché tracce fisiche, postume e simboliche del Vate sono ovunque si abbia voglia di volgere uno sguardo curioso. Il volume è accompagnato dalla prefazione di Franco Di Tizio e da un corollario di interviste a scrittori, registi, costumisti e collezionisti; fino ad arrivare ad un incontro con Giordano Bruno Guerri, dedicato al futuro del Vittoriale.

D’ANNUNZIO – Connessioni d’Oltremanica

Spirito ardente, Gabriele d’Annunzio intrattenne connessioni e rapporti con l’estero, estremamente vari e degli di nota. Analizzando gli aspetti prettamente artistico-letterari e volgendo lo sguardo verso Gran Bretagna ed Irlanda, si noterà che il Vate mutuò molto dalla cultura d’oltremanica, della quale adottò il gusto estetico d’avanguardia, nonché l’impareggiabile preraffaellismo nell’uso di simboli e nella creazione di versi.

Il volume è accompagnato dalle introduzioni di Franco Di Tizio e Rebecca Lipkin, nonché da un corollario di interviste a scrittori e curatori; fino ad arrivare ad un incontro con Giordano Bruno Guerri, dedicato al futuro del Vittoriale.

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