"Il cammino interiore è simile al lavoro che una volta facevano gli uomini per accendere il fuoco. Si batte e si ribatte una pietra contro l’altra, senza stancarsi, finché scocca la scintilla. Per nascere il fuoco ha bisogno del legno ma per divampare deve aspettare il vento. Cerca dunque sempre il fuoco nella tua vita, attendi il vento, perché senza fuoco e senza vento i nostri giorni non sono molto diversi da una mediocre prigionia".
(Susanna Tamaro)

Questa bella metafora mette in relazione l’accendersi del fuoco con il cammino interiore. Sono convinta che l’evoluzione dell’uomo è strettamente connessa a questo meraviglioso elemento naturale, il fuoco. Sembra che l’uomo abbia iniziato ad avere un qualche controllo sul fuoco un milione di anni fa mentre un suo uso regolare risale a 400.000 anni fa. Il fuoco viene usato per difesa dagli animali feroci, per scaldarsi, cuocere i cibi diventando un veicolo per stare insieme intorno ad esso, danzare e raccontare storie. Il potere di guarigione e di pacificazione interiore del fuoco è enorme e spesso dimenticato.

Tutti conoscono la piacevole sensazione di stare seduti davanti al camino nelle fredde giornate d’inverno. Osservare un fuoco acceso placa l’animo e riempie a poco a poco di una pace interiore e un senso di armonia che sembra crearsi appena lasciamo fluire la mente, smettiamo di preoccuparci e godiamo del meraviglioso spettacolo delle fiamme. Come il mare, il fuoco che arde appare sempre uguale a se stesso eppure, in realtà, è ogni volta diverso. Può essere vivace oppure sembra assopirsi, può essere profumato o acre, pericoloso e temibile avversario oppure meraviglioso amico.

Sedere accanto al fuoco, oltre a scaldare il corpo e l’anima, aiuta a eliminare lo stress e le sensazioni di fatica fisica o mentale accumulate durante la giornata. E’ l’unico degli elementi naturali che purifichi senza contaminarsi a sua volta; secondo i cinesi è fonte di energia Yang, vitale. Se pensiamo agli elementi naturali usati per migliorare l’atmosfera di casa come ad esempio l’aria, l’acqua o il sale, essi si contaminano durante il procedimento di purificazione e hanno bisogno di essere rinnovati. Il fuoco, invece, continua sempre a purificare e a purificarsi. In assenza del fuoco del camino, un valido surrogato sono le candele che trasferiscono negli ambienti energia yang e sono perfette se vogliamo creare un’atmosfera speciale.

Il fuoco porta gioia, purificazione e guarigione. Pochi sanno che popolazioni molto lontane fra loro, in diverse parti del globo hanno usato la pirobazia - ovvero la camminata sui carboni ardenti - nel contesto della guarigione emozionale, fisica e spirituale. I riti di passaggio ormai appartengono al passato eppure un tempo, le ragazze delle isole Fiji camminavano sul fuoco durante il rito di iniziazione alla femminilità. I mistici delle Hawaii, i kahunas, camminavano sulla lava ardente per affermare la loro sintonia con la dea della terra e del fuoco. I monaci tibetani camminavano cantando sul letto di carboni ardenti per 108 volte per rendere più profondo il loro potere di preghiera e di concentrazione. A Bali i camminatori sui carboni ardenti si esibiscono ancora oggi in modo rituale, in occasione di feste e celebrazioni.

In occidente il rito della camminata sul fuoco o, per usare un termine inglese il firewalk, viene utilizzato in corsi e seminari per insegnare ai partecipanti a superare le proprie paure. Soltanto quando ci approcciamo al fuoco con il rispetto dovuto a un maestro, portatore di guarigione interiore, possiamo intimamente comprendere il reale significato di questo rito antichissimo che poco ha a che vedere con manifestazioni alla Rambo di coraggio nel superamento dei propri limiti. Al contrario soltanto nell’accettazione dei nostri limiti e paure, il fuoco apre una porta sul nostro mondo interno e, a prescindere dall’atto fisico del camminare sui carboni, ci porta a comprendere qualcosa di molto speciale: la possibilità di percorrere un cammino evolutivo ormai dimenticato, che gli antichi conoscevano profondamente e che utilizzavano per celebrare il potere interiore dell’uomo e della donna in connessione con le energie universali.