Armadio pieno e niente da mettere? Chi di voi non ha pronunciato questa frase almeno una volta nella vita? Eh già, il rapporto con i nostri indumenti è sempre molto singolare, speciale, unico. A volte problematico, a volte gratificante, a volte un vero e proprio rompicapo.

C’è chi compra per consolarsi, per apparire più affascinante, per sentirsi meglio con se stesso, per superare una giornata negativa, una delusione, un abbandono oppure per festeggiare una ricorrenza…

Quante possono essere le occasioni per comprarsi un vestito nuovo? Possiamo servirci nel negozio più trendy del momento o in un grande magazzino, su una bancarella o al negozio che vende l’usato o il vintage: un vestito nuovo ci può svelare un bisogno interiore, una necessità sociale o semplicemente dirci che è venuto il momento di rinnovare il nostro stile.

L’occasione può essere il cambio di stagione, un appuntamento importante o un profondo cambiamento di vita: rinnovare il guardaroba in modo intelligente può darci una sferzata di energia.

Audrey Hepburn, icona di stile intramontabile nei decenni, soleva dire: "È facile copiare il mio look. Le donne possono assomigliare a Audrey Hepburn raccogliendo i capelli e comperandosi grossi occhiali e vestiti senza maniche". La raffinata semplicità di Audrey è da sempre un modello da seguire e ancora oggi in molti si ispirano a lei. Sapete cosa diceva sugli armadi?

I vestiti sono una bella passione.
Alcuni sognano di avere una grande piscina,
io preferisco gli armadi!

(Audrey Hepburn)

In effetti una piscina richiede manutenzione: al contrario un armadio ben organizzato semplifica enormemente la vita e, se contiene le cose giuste, che amiamo e ci stanno bene aumenta notevolmente la nostra autostima, ci sostiene nella nostra vita e può migliorare significativamente l’inizio di ogni giornata.

Quanti di voi possono affermare che aprire l’armadio guardaroba, ogni mattina, li rende felici e pieni di voglia di vivere? In realtà nella mia esperienza di corsi e consulenze ho scoperto che è un punto debole per tante persone. Soprattutto per le donne.

L’armadio dovrebbe essere una sorta di silenzioso servitore che ogni mattina ci augura "buona giornata!" porgendoci il necessario per vestirci. In realtà a volte l’armadio è così odiato e in disordine che qualcuno smette perfino di aprirlo e vestiti, giacche, borse vengono abbandonate fuori, in giro per casa, su divani e sedie fino a quando, un certo giorno, ci si rende conto che l’intera abitazione straripa di caos.

Questo crea un notevole imbarazzo fino a quando – quasi senza quasi accorgercene - si smette di ricevere gli amici e, se si continua a far finta di niente, la vergogna per il caos che ci circonda diventa parte del sentire quotidiano. Il caos si moltiplica al punto che difficilmente si riuscirà a risolvere l’annoso problema da soli. Personalmente sono convinta che l’armadio possa aiutarci moltissimo a capire chi siamo. Una sorta di psicologo muto e riservato che, rispecchiando la nostra personalità, ce la mostra, come un maggiordomo che, alzando ogni giorno davanti alla nostra persona uno specchio, ci svela molto della nostra anima.

Pertanto aprite l’armadio e osservate se ci sono capi colorati o bianco e nero, modaioli o classici, e scoprirete come siete, come vi piace vivere la vita. Se, invece, sono anni che non indossate certi capi chiedetevi perché li tenete ancora. Se appartengono a una fase della vita superata o a una relazione che ormai è finita vendeteli, regalateli o dateli in beneficenza.

Fare spazio e ordine nell’armadio vi aiuta a fare chiarezza nella mente e nella vita svelando molte cose sul vostro carattere. E aprirà le porte alle opportunità che il futuro ha in serbo per voi.