Prima ero sempre in corsa contro gli orari, facevo una fatica incredibile a farmi bastare le ore della giornata a fare tutto, ero costantemente in affanno, scontenta e in ansia... mai appagata e mai soddisfatta… Ora è come se il tempo avesse una consistenza diversa, faccio molte più cose di prima, e soprattutto sono molto più contenta di quello che faccio.
(Dal diario di Giovanna, protagonista di Decluttering)

Qual è il segreto per avere finalmente più tempo per noi stessi e vivere un po’ meno affannati nella ricerca del successo e della felicità del momento perfetto che sembra sempre tardare ad arrivare? L’insoddisfazione è sicuramente il tarlo che attanaglia molti che tendono a provare invidia per gli altri anziché gratitudine per ciò che hanno raggiunto. La mancanza di gratitudine è collegata a quel senso di costante insoddisfazione che spesso percepiamo intorno e dentro di noi. Ecco qualche consiglio per trasformare il nostro presente.

Quando ci si concentra sulle cose che mancano o che stanno andando per un verso che piace poco, lamentandoci per il negativo che vediamo intorno a noi, in modo più o meno consapevole stiamo contribuendo a creare proprio quella realtà che vorremmo fosse diversa. Si tende a porre attenzione a ciò che non si ha, a ciò che manca dimenticando ciò che abbiamo ottenuto o ricevuto in dono. Spesso sono proprio le persone che vivono con agiatezza e in salute coloro che si lamentano maggiormente.

Quando impariamo ad apprezzare ciò che abbiamo, e meticolosamente ci impegniamo a riconoscere ogni giorno i doni preziosi che abbiamo ricevuto accade un piccolo miracolo. La percezione della realtà si trasforma. Potremo allora sperimentare che il modo in cui approcciamo le situazioni della vita può fortemente influenzare il nostro stato d’animo. L’atteggiamento che abbiamo verso le cose che ci circondano può modificare la percezione della nostra realtà.

Personalmente sono convinta che fare spazio, in casa come nella vita, ci regala una fantastica miscela di vantaggi pratici e introspezione. Possiamo fare spazio e ordine e allo stesso tempo comprendere importanti verità su noi stessi che lo spazio intorno a noi ci può svelare. Imparando a lasciare andare l’inutile e a concentrarci soltanto sull’essenziale ci affidiamo alla magia della semplicità. Man mano che creiamo un ambiente che contiene solo ciò che ci serve veramente e che amiamo, ci connettiamo ai nostri veri desideri, con la capacità di vivere ogni giorno gustando in ogni momento i doni che la vita ci offre.

E giocoforza siamo costretti a rallentare il nostro ritmo, a porre più attenzione alle cose che abbiamo e alle piccole gioie del quotidiano. Einstein dice che ci sono due modi per vivere la vita: uno pensare che niente è un miracolo, e l’altro pensare che tutto è un miracolo.

Personalmente sono convinta che soltanto quando la mente perviene a un ordine che sgorga da dentro e riesce a crearlo al proprio esterno, tutta la realtà si trasforma. Apprezzando ciò che la vita ci offre possiamo uscire dal dualismo che crea il conflitto, la contrapposizione fra quello che stiamo vivendo e quello che vorremmo vivere. Il ponte che ci fa uscire da questa separazione fra quello che viviamo e quello che vorremmo vivere è proprio questa piccola, semplice e abusata parola. Gratitudine.