Stress fisico e mentale, stanchezza e sbalzi di temperatura sono in grado di alterare l’equilibrio dell’organismo, che diventa inevitabilmente più vulnerabile. Il calo delle capacità di difesa coincide, molto spesso, con una maggiore frequenza degli episodi di herpes nella zona che contorna le labbra, ma in alcuni casi compaiono vescicole più o meno grandi anche sul naso, solitamente riunite a formare veri e propri “grappoli”.

L'herpes

La comparsa dell’herpes viene segnalata generalmente circa 12 ore prima da una sensazione di formicolìo, prurito (a volte anche bruciore) e di “pelle che tira” che porta alla formazione di una zona arrossata e gonfia sulla quale compaiono le caratteristiche vescichette (bolle) dell’herpes, inizialmente piene di liquido. Dopo qualche giorno, le vescicole si rompono e la zona diventa screpolata e ricoperta di crosticine brune. L’herpes è a questo punto ormai in via di guarigione. Oltre a essere poco gradevole alla vista, questo tipo di eruzione della pelle provoca fastidio e dolore a causa dell’infiammazione che colpisce tutta la zona interessata. Generalmente il fenomeno ha una durata complessiva di 10 giorni ed è facile che la volta successiva le vescicole facciano la loro comparsa nello stesso punto.

Due soluzioni dall’Australia

L’herpes è la manifestazione a livello delle labbra (o anche della zona circostante il naso o delle palpebre) di una vera e propria infezione causata da un virus, l’HSV1 o Herpes labialis, appartenente alla famiglia degli herpes virus. Occorre quindi dotarsi di essenze ad azione antivirale specifica. Quali? Per favorire la guarigione delle lesioni, attuando un pronto sollievo sui sintomi dell’herpes, ricorriamo a due oli – entrambi di origine australiana – poco noti ma efficacissimi: quello di Manuka e di Fragonia.

Sempre più Manuka

Il Leptospermum scoparium (Manuka) è un arbusto sempreverde, originario dell’Australia sud-orientale e della Nuova Zelanda, noto soprattutto per l’ottimo miele che le api ricavano dai suoi fiori. Dalle foglie e dai rametti viene ottenuto anche un efficace olio essenziale dotato di proprietà antibatteriche e antifungine, che sembrerebbero – secondo alcune fonti – essersi dimostrate più attive di quelle del molto più noto Malaleuca alternifolia (Tea tree oil).

Come si usa?
Per utilizzarlo sulle lesioni erpetiche è sufficiente diluirlo leggermente in olio base (3-4 gocce in un cucchiaino di olio) o in una crema neutra al momento dell’applicazione, ricordandosi di ricorrere a un cotton-fioc monouso per limitare il pericolo di diffusione dell’infezione. Volendone preparare una soluzione “pronto-uso” è possibile mescolare 3-6 gocce di olio essenziale in 30 ml di olio base, aggiungendo eventualmente 2-3 gocce di altri oli essenziali indicati.

L’essenza di Fragonia

Sulle coste sud-occidentali dell’Australia cresce un piccolo arbusto, l’Agonis fragrans, appartenente alla famiglia delle Mirtaceae, dalle foglie lanceolate e dai fiori bianchi, che ricordano nell’aspetto quelli del biancospino. Dalle foglie, per distillazione, viene ottenuto un olio verdognolo con proprietà antimicrobica e antimicotica. Alcuni studi condotti in Australia avrebbero evidenziato in quest’olio proprietà analoghe a quelle del ben più noto olio di Tea tree oil.

Come si usa?
Se ne può applicare una goccia sulla zona interessata oppure procedere con la diluizione, alla dose di 3-4 gocce in un cucchiaino di olio base.

Non trascurare il loro potere olfattivo
L’olio essenziale di Manuka ha anche effetti rilassanti e calmanti, è in grado di donare gioia e serenità. Un’essenza capace di collegare fortemente alla terra, rafforzando così sicurezza e senso pratico, fiducia in se stessi e chiarezza spirituale. L’olio essenziale di Fragonia, invece, può essere utile per migliorare le proprie capacità di ascolto, approfondire le amicizie e provare gratificazione nel rapporto con gli altri. Allevia lo stress e aiuta a sciogliere i blocchi emozionali del cuore, allontanando tristezze e malinconie.

Le precauzioni necessarie
Ribadiamo che gli oli essenziali puri possono causare – se applicati direttamente sulla pelle – irritazioni rilevanti. È necessario diluirli in un olio vettore come quello di mandorle o di calendula prima di applicarli sulle lesioni. In alcuni casi, anche diluiti, l’applicazione degli oli essenziali può causare sfoghi cutanei, bruciore o irritazione: ciò potrebbe indicare una personale intolleranza all’olio, un’allergia o che se ne sta usando una concentrazione eccessiva. In questi casi è bene sospendere prontamente l’applicazione. In ogni caso, per l’applicazione sui più piccoli è necessario ricorrere al consiglio del pediatra.

Sinergie con altre essenze

Alla soluzione oleosa anti-herpes di Manuka o Fragonia è possibile associare vantaggiosamente anche 2-3 gocce di Tamanù e Lavanda per completarne l’efficacia grazie alle loro proprietà antisettiche, astringenti, antinfiammatorie e cicatrizzanti:
● l’olio polinesiano di Inophillum calophyllum (Tamanù, nella foto), ben noto anche in Ayurveda, favorisce la rigenerazione cellulare e quindi la guarigione delle lesioni, ma agisce anche come antidolorifico e antinfiammatorio.
● L’olio di Lavanda, al di là delle sue proprietà antimicrobiche e antivirali, costituisce un rimedio eccezionale perché capace di favorire la rigenerazione dei tessuti e decongestionare le zone infiammate. Consente quindi di agire sui sintomi come dolore e bruciore, favorendo una rapida guarigione delle lesioni erpetiche.

Melissa e Menta, gli impacchi di foglie in infuso

Altri due oli essenziali utili per dare sollievo alle eruzioni cutanee da herpes sono quelli di Melissa e di Menta. Riducono l’arrossamento e il gonfiore favorendo la guarigione della lesione. Quello di Menta, secondo alcune ricerche, sarebbe efficace anche nel bloccare la riproduzione del virus dell’herpes.

Li si può utilizzare preparando un infuso: si aggiunge a un cucchiaino di foglie essiccate di Menta e uno di Melissa circa 150 ml di acqua bollente in una tazza. Si copre per evitare l’evaporazione degli oli essenziali lasciando in infusione per circa 15 minuti. La “lozione” così preparata potrà essere applicata in impacchi – ricorrendo a compresse di garza sterili monouso – oppure per “toccature” con l’aiuto di un cotton-fioc monouso, da rinnovare più volte durante il giorno.

In collaborazione con L’altra Medicina Magazine, Viola edizioni