Moltissime persone in tutto il pianeta alla fine del 2012, sotto il tam-tam virale dei media, hanno creduto che sarebbe arrivata la fine del mondo, ma dopo cinque anni siamo ancora qui più dinamici e indaffarati che mai. Non sarà nemmeno il 2017 l’anno in cui il mondo crollerà malgrado le tensioni politiche, le catastrofi naturali e le epidemie.

L’anno non sarà comunque un lungo fiume tranquillo con la turbolenta opposizione tra Giove e Urano che abbiamo vissuto l’ultima volta nel 2011. Ricordate la “primavera araba”? Fu il periodo in cui molti paesi del bacino Mediterraneo, Libia, Egitto, Tunisia, ecc., furono contagiati da rivolte e movimenti rivoluzionari. Dobbiamo prepararci a una nuova escalation di fatti sanguinosi a cui negli ultimi anni siamo stati abituati dal terrorismo orientale? Niente si può sapere ora se non che la dissonanza astrale Giove/Urano simboleggia sia le insurrezioni, gli attentati, le guerre, le turbolenze finanziarie, sia le catastrofi naturali, specialmente i terremoti. Fortunatamente si ascrivono a questa configurazione anche le grandi invenzioni, le riforme, l’integrazione fra culture diverse, l’apertura verso nuove forme di giustizia sociale, insomma, è il progresso che dovrebbe rimettersi in marcia.

Come avevo scritto nell’Oroscopo del 2012, l’eccezionale e terribile quadratura tra Urano e Plutone che abbiamo dovuto sopportare dal 2010 ha sconvolto il nostro pianeta a tutti i livelli ed è finito davvero un mondo, non “il mondo”. Il mondo non imploderà, si è invece concluso un modo di vivere per lasciar posto a una nuova società forse più giusta ma totalmente diversa da quella in cui le nostre ultime tre generazioni hanno vissuto e prosperato. Nel 2017 si dissolverà definitivamente la malefica congiuntura astrale Urano-Plutone che ha raso al suolo molti dogmi della società occidentale. Non finiranno di colpo le difficoltà: le transizioni tra un’era e un’altra sono sempre lunghe e tormentate e lo sarà anche questa. Non è escluso quindi che il 2017 sia ancora teatro di forti esplosioni popolari, di fame, di rabbia e di disastri naturali.

Dopo possiamo sperare in almeno due anni di relativa tranquillità prima dell’appuntamento con il 2020 in cui avremo l’incontro di Saturno/Plutone (dopo 38 anni) e molte altre congiunzioni astrali importanti. Avremo almeno il tempo di respirare e di guardarci intorno per cercare di capire dove stiamo andando noi e il nostro amato pianeta Gaia, in attesa di arrivare sani e salvi agli anni 2028/2030, periodo dal quale, secondo i movimenti delle stelle e tante antiche profezie, inizierà una nuova “età dell’oro”.