La sottile e molto spesso sgradita sensazione di spossatezza generalizzata, che caratterizza l’arrivo della bella stagione, è in grado inevitabilmente di alterare la capacità di svolgere le consuete attività quotidiane: pigrizia e sonnolenza sembrano voler prendere il sopravvento e metterci in difficoltà. Per aiutare l’organismo a ritrovare la forma migliore, facendo il pieno di energia, possono tornare utili gli oli essenziali di menta e verbena.

Menta

L’olio essenziale, leggermente giallognolo, che si ottiene dalle piantine di varie specie di menta (Mentha piperita, M. arvensis, M. aquatica, ecc.) è sicuramente uno dei più noti in aromaterapia. La menta stessa rappresenta una delle piante medicinali più antiche.

Nel diffusore per ambienti
Le note fresche e penetranti di quest’essenza favoriscono – utilizzate negli appositi diffusori per ambienti – freschezza di idee, concentrazione e memoria, contrastando la stanchezza mentale e fisica. Per potenziarne gli effetti stimolanti è possibile mescolarla ad altre essenze energizzanti come la verbena, il limone, la melissa o il pompelmo.

Gocce nel fazzoletto
Per rinfrancare corpo e mente è sufficiente versarne 2-3 gocce in un fazzoletto, dal quale inalare l’aroma durante la giornata, soprattutto quando ci si sente stanchi e privi di risorse. Rappresenta un’ottima alternativa per migliorare il rendimento in ufficio o per favorire la concentrazione e la memoria in prossimità di un esame.

Massaggino alle tempie
L’azione ansiolitica e distensiva della menta ne fa il rimedio ideale anche quando alla stanchezza primaverile si associano insonnia, ansia e tensioni muscolari. Allevia il mal di testa e la tensione al collo, massaggiando direttamente 1-2 gocce sulle tempie (evitando la zona vicino agli occhi) o sulla parte interessata. Per evitare irritazioni agli occhi è sufficiente coprirli con due pezzetti di cotone imbevuti di acqua tiepida.

Per un bagno corroborante
È possibile sfruttare l’azione stimolante sul sistema neurovegetativo di quest’essenza, contrastando stati di spossatezza e cali di pressione tipicamente primaverili. A tale scopo mescolate 5-6 gocce in un cucchiaio di miele, da disciogliere poi nell’acqua della vasca da bagno. Per accentuarne l’azione energizzante associate 2-3 gocce di essenza di limone o lemongrass, mentre, per i bagni serali, si può mescolare alla lavanda o alla melissa.

Attenzione alle dosi
La menta è un’essenza efficace ma va utilizzata alle dosi indicate per evitare effetti indesiderati. Basti pensare che è sufficiente una sola goccia di quest’olio essenziale per favorire la digestione, calmare stati d’ansia e favorire la respirazione. Una dose eccessiva può altresì essere causa di irritazione.

La menta per il pronto soccorso
Interessanti sono le proprietà dell’olio essenziale di menta quando viene impiegato per applicazioni sulla pelle:
- Punture di zanzara: grazie all’azione analgesica e rinfrescante che è in grado di esercitare, può essere applicata a scopo antipruriginoso e decongestionante sulle punture di zanzara, ma anche su foruncoli ed eczemi. Basta una goccia di olio puro, ma in caso di pelle sensibile è bene diluirla in qualche goccia di olio base.
- Dolori articolari e nevralgie. Un paio di gocce diluite in un cucchiaio di olio base o in un cucchiaino di crema neutra, possono rivelarsi preziose nel contrastare indolenzimenti e contratture. - Disturbi gastrointestinali. Utile in caso di digestione lenta, nausea, meteorismo. Bastano un paio di gocce in un infuso, anche di semplice camomilla, per un pronto sollievo dei sintomi.

Verbena odorosa

Dalle foglie della verbena odorosa (Lippia citriodora), pianta erbacea originaria del Sudamerica, si ottiene per distillazione un olio essenziale limpido di colore giallo-verdognolo, caratterizzato da un aroma fresco e agrumato, simile a quello del limone.

Come spalancare una finestra
Le proprietà stimolanti di quest’essenza sono tali da risultare quasi “magica” nel contrastare la sensazione di spossatezza che contraddistingue le prime giornate di primavera. Da un punto di vista olfattivo, la si potrebbe paragonare, figurativamente, alla sensazione che si avverte nello spalancare una finestra al mattino in un assolato giorno di primavera: si ha l’impressione di avere un’intera giornata davanti e – pieni di energia – ci si dispone nel migliore dei modi ad affrontarla con ottimismo e curiosità.

Uscire dal torpore
Le note aromatiche frizzanti della verbena sono quindi capaci di riattivare la dinamicità dell’organismo, affievolita dal torpore primaverile, ripristinando le energie psicofisiche. Si tratta dell’essenza giusta da utilizzare nel diffusore per ambienti in ufficio, in biblioteca o quando si vuole ritrovare concentrazione e freschezza di idee.

Gli effetti sulla psiche
Rappresenta anche la scelta ideale per coloro che hanno bisogno di “tenere duro”, per portare a termine i compiti più impegnativi: favorisce l’apertura positiva verso il futuro, consentendo di lasciarsi il passato alle spalle. Grazie a un’azione riequilibrante sul tono dell’umore, contrasta gli episodi di “umore nero” che talvolta caratterizzano i cambi stagionali. È sufficiente inumidire con 2-3 gocce un fazzoletto da tenere a portata di mano durante la giornata o versarne 6-8 gocce nel diffusore per aromi, in poca acqua.

Cuore e intestino
Come la menta, risulta indicata – per via orale – nel trattamento dei disturbi digestivi, dei crampi e della stitichezza, ma possiede anche proprietà “calmanti” sul cuore, risultando utile – dietro consiglio medico – nel trattamento della tachicardia.

Precauzioni d’uso
È bene evitare l’applicazione dell’essenza pura sulla pelle: diluire sempre in olio o crema base. In ogni caso può causare fotosensibilizzazione ed è quindi sconsigliata l’applicazione sulla pelle prima di esporsi al sole. Se ne sconsiglia l’uso per via interna durante la gravidanza.

Attenzione: è proprio Verbena odorosa?
Si tratta di un’essenza costosa, ma anche rara, facilmente adulterabile con olio di citronella o di lemongrass, dalle note aromatiche simili ma ben diverse per le proprietà curative. È importante quindi acquistarla da un rivenditore specializzato e spendere un po’ di più per assicurarsi un olio di qualità.

Quando poi si parla di verbena è facile fare confusione tra la Verbena odorosa (Lippia citriodora) e la Verbena officinalis. Pur appartenendo entrambe alla stessa famiglia, dalla prima si ottiene un olio più pregiato, dalle proprietà aromatiche ben definite. Meno decise sono le note della Verbena officinalis. Quest’ultima era, per Celti e Germani, quasi una pianta sacra, utilizzata come ingrediente base di incantesimi e sortilegi.

In collaborazione con L’altra Medicina Magazine, Viola edizioni