Tutti i bambini sono fortunati, portano tutti le scarpe tranne me
Io non voglio camminare come un pinguino, sono stupido per questo cammino sulle punte
Mamma io penso che Mago Merlino mi farà una magia
L’odore del cuscino è diverso da quello delle lenzuola

Filippotto era un bambino con un dono eccezionale… aveva un olfatto che lo portava a sentire a distanza profumi, fragranze buone o anche odori veramente puzzolenti e nauseanti. Qualcuno diceva che era un’anima antica. Un giorno, a scuola, seduto al banco ad ascoltare le parole della maestra, fu colpito da un odore che non aveva mai sentito prima, un odore così particolare che non somigliava a niente di tutto ciò che conosceva ….non riusciva proprio a capire che cosa fosse e da dove venisse. Chiuse gli occhi per concentrarsi meglio e cominciò a inspirare quel profumo inebriante, incurante dei richiami:
- Filippotto cosa fai? Hai capito che cosa ho detto? - Ma il bambino neppure la sentiva la maestra, era come se in quella stanza non ci fosse nessuno se non quel profumo. Improvvisamente il suono della campanella che annunciava la ricreazione riportò Filippotto tra i suoi amici. Uscì dalla classe per cercare suo fratello Gherardino, ma di nuovo fu rapito da quel profumo che lo attraeva così tanto da guidarlo fino al giardino della scuola.
Gherardino vide il fratello allontanarsi, decise di seguirlo fin quando notò Filippotto fermo davanti alla porta della cantina della scuola:
- Cosa fai lì davanti, dove vuoi andare? -
- Voglio entrare qui dentro, sento un odore che esce da qua, non lo senti? Voglio proprio vedere che cosa può profumare così tanto!!! -
- Ma io non sento proprio niente, allontanati di là, se ci vede la maestra sono guai. Non è permesso a nessuno di entrare nella cantina, finiremo nei pasticci -.

Uscì di lì un grosso gatto nero senza coda, si avvicinò ai due bambini e, ammutolendoli, iniziò a parlare:
- Caro Filippotto, finalmente sei arrivato, è da tanto che ti aspetto –
- Oddio un gatto che parla, sto sognando?... -
- Lo sapevo che prima o poi avresti sentito il mio odore –.
- Come fai a saperlo? -
- Miaaaaaao. Tu hai un gran dono, come si dice, hai naso, il tuo fiuto ti porterà lontano!!! - Sentenziò il gatto.

Gherardino, spaventato, con voce tremante disse:
- Scappiamo presto, questo è un gatto strano, non ho mai incontrato un gatto così , è pericoloso. Facciamo finta che non abbiamo visto niente! -.
- Senti che buon profumo che ha? A me è simpatico, è un po’ diverso dagli altri. Senti che buon profumo! I gatti non sono tutti uguali! Lui è un gatto che parla! Pensa che potremo raccontarlo a tutti i nostri amici, sai che faccia faranno? Quanto siamo stati fortunati a incontrare un tipo così! -
Gherardino si nascose dietro Filippotto, tremava.
- Io sono Gatto Gigione, un esploratore, vado all’avventura, alla ricerca di draghi, orchi, streghe, mi piace il brivido, l’adrenalina che scorre nelle vene. Ho scelto voi per il prossimo viaggio. Sto per partire. -
Gherardino urlando a squarciagola, replicò:
- Un viaggio?! Un’avventura?! No no no no, non ci penso proprio. Non voglio certo essere divorato da un orco e poi Fili come potrai fuggire di fronte a un drago, una strega, io non posso prenderti in collo. Come farai a correre via velocemente?! -
- Già - rispose Filippotto - non ci avevo pensato, come farò ad andare all’avventura con le mie gambe ? Io cammino così, vedi, mi muovo in punta di piedi. E poi mi stanco a camminare per lungo tempo… un drago, un orco o una strega, mi acchiapperebbero subito. -
Gatto Gigione fece un lungo sonoro respiro:- miaomiaomiaomiao bè. -
- E Gherardino all’improvviso farfugliò: - Io so fare bene i calcoli, so ballare e salto oltre il divano -
- Io so disegnare e riconosco nel bosco l’odore del finocchietto selvatico e la menta - continuò Filippotto.
Il gatto si posizionò in mezzo ai due e continuò: - Ognuno è dotato di qualità! In questo viaggio scopriremo che essere diversi l’uno dall’altro è una cosa utile. Fidatevi di me, seguitemi e capirete, miaaaao. Lo so che avete paura… anche io ne avevo!!! -
- Che cosa dici gattaccio spelacchiato, io non temo niente e nessuno, io corro come un fulmine, salto come una gazzella, e so anche fare kung fung. Io non ho paura di combattere con orchi, streghe e draghi, hai CAPITO? Io non ho paura!!! -

Protestò con forza Gherardino e rivolgendosi a suo fratello disse: - Filippotto, non perdiamo altro tempo con questo gatto pazzo, torniamo in classe e facciamo finta che non sia successo niente. -
Improvvisamente, la porta della cantina si aprì e una nube densa di fumo profumato circondò i due bambini e il gatto, spingendoli e facendoli ruzzolare giù per la piccola scala. Gherardino si aggrappò al fratello e, con voce tremante, urlò al gatto di farli uscire da quel posto: - Pazzo, pazzo di un gatto, portaci fuori da qui -
Ma il gatto Gigione con tutta calma disse: - miaaaaaaaaaaooooooooo non vi spaventate, sentite questa scia profumata? Seguiamola. - La nube emanava un profumo talmente forte che li stordì fino a farli addormentare tutti e tre.