Il fenomeno immigratorio è certamente un fenomeno antico ma i connotati che caratterizzano quello moderno sono al limite dell'umanità. Quali sono le origini moderne dell'immigrazione?
L’immigrazione esiste da quando esiste l’uomo nel senso che l’uomo da sempre ricerca migliori condizioni di vita. L’immigrazione contemporanea si contraddistingue perché è di massa e coinvolge centinaia di milioni di persone che fuggono dalle guerre, dalla miseria, dalla discriminazione e persecuzione, dalla disoccupazione. Così come è un’immigrazione globalizzata nel senso che queste masse di immigrati si trasferiscono da un continente all’altro, approdando in contesti anche radicalmente diversi per cultura, religione, lingua e ordinamenti sociali. Infine è un’immigrazione che coinvolge stati che non necessiterebbero di immigrati e che talvolta hanno un’alta densità demografica, ma che vengono prescelti per le opportunità lavorative e di inserimento che comunque offrono.

E' un fenomeno naturale o indotto?
Nessuno abbandonerebbe i propri affetti e la propria terra se non si trovasse obbligato a farlo. Succede quando è minacciata la propria vita o viene lesa la propria dignità o si attenta alla propria libertà.

Lo sradicamento culturale come peculiarità negativa del fenomeno immigratorio, un commento.
Chi emigra è almeno all’inizio il soggetto più forte, più abile, più capace, spesso il più giovane della famiglia, che fa da apripista per il resto della famiglia una volta che trova il lavoro e la casa. E’ evidente che da subito si creano le condizioni per lo sradicamento di un nucleo familiare dalla propria comunità, ciò rappresenta indubbiamente una lacerazione sul piano umano e una perdita sul piano sociale. Ecco perché i paesi ricchi devono aiutare i paesi meno abbienti affinché possano disporre di migliori condizioni di vita e indurre gli autoctoni a scegliere di stare a casa propria. L’immigrazione deve tutt’al più essere una scelta e non una costrizione.

La società multietnica spinta dai salotti bene è in realtà molto distante dalla realtà delle borgate?
La multietnicità e la multiculturalità sono realtà ormai diffuse ovunque, nel senso che vi si trovano persone provenienti da varie parti del mondo, che hanno lingue, culture e religioni diverse. Il problema insorge quando si immagina che la pluralità etnica, culturale e confessionale possa essere governata limitandosi ad accordare diritti e libertà senza chiedere in cambio l’ottemperanza dei doveri e il rispetto delle regole. Questa è l’ideologia del multiculturalismo che è fallita nel momento in cui ci si è illusi che la civile convivenza possa avverarsi senza un comune collante valoriale e identitario. La conseguenza è stata l’implosione della conflittualità sociale fino allo scardinamento del tessuto urbano con la costituzione di veri e propri quartieri chiusi abitati prevalentemente da persone della stessa etnia, lingua, cultura e religione, che finiscono per percepire se stessi non solo come diversi ma anche come ostili alla società di accoglienza. Prima o dopo questa tensione sociale sfocia nella violenza.

Criminalità organizzata e immigrazione: l'immigrazione è sempre di più un'opportunità per chi la sfrutta. Neoschiavismo e dumping sociale. Cosa ne pensa?
Nella storia e ovunque nel mondo ci sono sempre state fasce di popolazione svantaggiate che subiscono un trattamento iniquo fino allo sfruttamento e in taluni casi alla schiavitù vera e propria. Alla base c’è una concezione della vita che mette al centro la ricchezza anziché la persona, il profitto costi quel che costi anziché i valori, l’egoismo di pochi anziché il bene comune. Purtroppo lo sfruttamento del prossimo è persino fisiologico in un mondo dove la globalizzazione investe solo la dimensione materiale della modernità ma non abbraccia la sua dimensione spirituale, ovvero il rispetto dei diritti fondamentali della persona, la democrazia sostanziale e lo stato di diritto.

Il caso Lampedusa. Ce ne può parlare dal suo punto di vista?
A Lampedusa arriva in realtà solo una percentuale minima di chi entra clandestinamente in Italia. Tuttavia è la realtà che maggiormente impressiona, perché è talvolta culminata nella strage in mare dei clandestini a seguito dell’affondamento di imbarcazioni fatiscenti se non per la brutalità degli scafisti che fanno parte di una rete di criminalità organizzata che lucra sulla loro pelle imponendo un prezzo per la trasferta che mediamente è di mille dollari. La lezione da trarre è che bisogna prevenire queste stragi del mare ponendo fine a questa attività illecita impedendo a queste imbarcazioni di salpare dalle coste del Mediterraneo. Dobbiamo costituire dei centri di aiuto ai profughi dall’altra parte del Mediterraneo e organizzare l’accoglienza secondo regole e modalità pattuite con i paesi ospitanti. Ma dobbiamo soprattutto investire nei paesi d’origine degli immigrati affinché si affermino delle condizioni di vita dignitose che li inducano a scegliere di vivere a casa loro in seno ai propri cari.

Il 14 Dicembre alle ore 11, Magdi Cristiano Allam parteciperà al convegno Sacralità della vita e centralità della Famiglia per un'Europa con un'anima, presso Centro Congressi Parco Acquarossa, Gualdo Cattaneo, PG. Organizzazione a cura di Villa Pambuffetti, Montefalco, PG.