Il tè è parte integrante della cultura di questo stato del sud-est asiatico - tradizione comune a tanti paesi dell'Asia - il quale, come la vicina Cina, vanta antichissime piante selvatiche di tè. L'infuso di Camellia Sinensis accompagna la giornata del vietnamita dalla colazione a tutti i momenti lavorativi, le pause, i pasti e l'intrattenimento di ospiti e clienti, fino alla condivisione serale svolta in famiglia. Le maggiori aree di coltivazione del tè sono localizzate nelle regioni del nord e in quelle centrali, le cui condizioni climatiche risultano ottime per tale crescita. Il tè maggiormente prodotto e consumato è quello verde – in genere più forte rispetto a quello che viene servito in Cina o Giappone - ma vengono prodotti anche tè neri, usati soprattutto nelle miscele, di oolongs e tè bianchi.

Esistono molte cooperative formate da più produttori che organizzano la raccolta delle foglie riunendosi nel giardino di uno per poi passare il giorno dopo al giardino di un altro membro della cooperativa. Si possono ricavare sette o otto raccolti l'anno, solitamente con la cadenza di uno ogni trenta giorni circa a partire dal mese di febbraio. Il trattamento che subiscono le foglie implica spesso il minimo uso di semplici macchinari, per finire poi direttamente sul mercato per mano degli stessi produttori a causa delle mancanza di una vera e propria rete di distribuzione. Per questo motivo, specialmente in occidente, gli esclusivi tè vietnamiti sono pressoché sconosciuti. Tuttavia, nonostante l’assenza di un marchio riconosciuto (che fa precipitare sino al 50 % in meno il valore di questi tè sul mercato internazionale), il Vietnam è tra i primi dieci esportatori mondiali con un record nel solo mese del dicembre del 2009 di 11.000 tonnellate. In futuro, tecnologia e maggior sostegno da parte del governo potranno senz’altro aiutare il paese affinché si affermi maggiormente in questo ambito produttivo.

Tra le migliori varietà di tè verde spicca quello aromatizzato ai fiori di loto, splendido fiore acquatico dai profumatissimi petali rosa. Leggenda vuole che sia stato originariamente creato per il re Tu Duc, l'imperatore poeta, sotto la dinastia Nguyen. Si racconta che la servitù di questo re, per ottenere una colazione rinfrescante, usasse aromatizzare le foglie di tè verde con petali di loto. A tale scopo, si recavano durante la notte presso il lago dove cresceva il loto e con scrupolosa cautela inserivano all'interno di questi fiori appena sbocciati un certo quantitativo di tè verde, per poi richiuderli accuratamente e operare il procedimento inverso il mattino seguente. Si ricavava quindi un tè molto profumato che ancor oggi accompagna svariati momenti della giornata, e che ben si abbina ai piatti tipici delle cucina asiatica.

Questo tè viene prodotto tuttora con l’antico metodo tradizionale che consiste nel far riposare un'intera notte la quantità di circa 2 grammi di tè verde fresco all'interno dei fior di loto raccolti all'apice della fioritura, sebbene questa tecnica venga via via soppiantata dai moderni metodi che prevedono il graduale assorbimento del profumo dei petali mediante un procedimento di lavorazione coi i pistilli del medesimo fiore. Per ottenere un Kg di tè occorrono circa 500 fiori.

Il tempo d'infusione, per apprezzarne al meglio l’aroma avvolgente, è di 2 - 3 minuti con temperatura dell'acqua a 75°- 80°. In ogni caso, per chi preferisce un sapore più robusto, il tempo d'infusione può essere aumentato così da conferire una sfumatura più intensa e ambrata.

Il fior di loto, tra i vietnamiti conosciuto anche col nome di "fiore dell'alba", è simbolo di purezza, eternità e serenità.