Che binomio esiste tra Miu Miu e Tokyo, la capitale del Giappone? La casa di moda italiana ha deciso di aprire qui, vicino all’Epicentro Prada in Miyuki Street nel quartiere di Aoyama, un edificio interamente dedicato a Miu Miu. Il punto vendita di 720 metri quadri, firmato Herzog & de Meuron (come già era accaduto in passato per un altro progetto), sarà da aprile 2015 il cuore delle attività giapponesi del brand.

Nel 1999 Miu Miu decide di aprire la prima boutique a Aoyama: da allora il legame sempre più stretto con questa terra ha reso non solo il brand noto in Giappone, ma ha permesso una costante e intensa amicizia tra le due lontane culture. Oggi in Giappone, precisamente nella capitale, si possono contare ben 23 boutique del marchio italiano.

Posizionato non lontano dal celebre Epicentro Prada, Miu Miu sorge nella zona più tecnologica della città, nel cuore della Tokyo architettonica, attirando così anche numerosi turisti amanti del design giapponese.

C’è evidente contrasto tra i due edifici. Da un lato abbiamo il palazzo di vetro di Prada, immenso e prepotente; sul versante opposto, in punta di piedi ma con aria coraggiosa, la discreta facciata metallica di Miu Miu, in un colore opaco e per questo considerata più calda dagli esperti del settore.

“Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare da un luogo che raccoglie tanti marchi del lusso, Miyuki Street nel quartiere di Aoyama a Tokyo non è particolarmente bella o elegante” osservano Herzog & de Meuron. “L’architettura è eterogenea: un miscuglio di edifici a sé stanti di altezze e forme differenti, privi di tradizione storica e di codici comuni”.

Nel corso degli anni Miu Miu, figlia di Prada, ha cercato di camminare con le sue gambe, puntando a uno stile e un modo di comunicare completamente diverso da Prada. Infatti, se quest’ultima è considerata più seria e distante, Miu Miu è simpaticamente più frizzante, più colorata e più calda.

La casa di moda italiana ha utilizzato lo stesso messaggio che esprime in passerella anche nell’architettura. L’idea di questo edificio rappresenta forse più una casa che un punto vendita, più un luogo nascosto che aperto. Un palazzo discreto che non strizza l’occhio alla stravaganza giapponese, ma conserva il suo semplice, alle volte anche timido, charme italiano.

“Sotto la copertura sovradimensionata, l’interno a due piani è visibile a colpo d’occhio, come se il volume fosse stato affettato con un grosso coltello, invertendo l’interno con l’esterno. I bordi arrotondati e morbidi delle superfici in rame interne incontrano taglienti spigoli in acciaio sull’esterno della scatola metallica, mentre le nicchie rivestite in broccato, simili a caverne, fronteggiano lo spazio centrale del negozio come palchi in un teatro”.

Uno scrigno, una scatola, da qui si parte. Come le borse della nuova collezione Miu Miu 2015 rappresentano un cofanetto dove depositare tutti i propri sogni e gioielli da tenere sott’occhio (grazie alle piccole chiavi in dotazioni), anche il modello preso a riferimento per il palazzo ha la forma di una scatola. Il coperchio è sollevato, quasi a invogliare le persone ad entrare e a guardare all’interno, e le pareti in acciaio rappresentano grandi specchi, come quelli che accompagnano le nuove borse della collezione autunno-inverno.

Il negozio infine non si limita a presentare i prodotti su tavoli e in vetrine, ma si presenta come un luogo familiare dove rifugiarsi dopo una lunga giornata di lavoro, magari seduti su un divano a bere tè.

“E’ come sentirsi a casa” conclude Miuccia Prada, nota designer della maison di moda.