Adesso, se vuoi e ne hai il tempo, puoi fare un altro esperimento pindarico. Quale? Immagina che grazie a quest’astronave - l’Enterprise - potessi superare i limiti del tempo e dello spazio, e potessi far incontrare Albert Einstein con Isaac Newton, cosa accadrebbe per te fra i due?

1- Il primo cosa direbbe al secondo?
2- Il secondo sarebbe d’accordo con il primo?
3- I risultati dei due appaiono discordanti, ma lo sono veramente?
4- E se non lo sono, perché non lo sono?

Forse perché:

1- Newton considera tutti i fenomeni in un ambiente gravitazionale?
2- Einstein, invece, determina quegli stessi fenomeni in un ambiente senza gravità?

Infatti accade:

• Che i diversi risultati hanno alla base la stessa logica matematica!
C’è una sostanziale - anche - se sottile differenza fra entrambe le fisiche:

1- In una si è schiavi del sistema metrico decimale;
2- Nell’altra si è succubi del sistema metrico binario.

Adesso però basta con le teorie ambigue, con le dubbie domande incerte, e diamo finalmente la parola ai due eminenti scienziati:

Einstein: Tu sei il grande, Newton?! Isaac Newton!?
Newton: Ci conosciamo?
Einstein: No, ma...
Newton: Ma come sei vestito?!
Einstein: È un vestito d’epoca.
Newton: Queste mode non le capisco.
Einstein: Ho letto il tuo 'Principia': rivoluzionario!
Newton: Ah, ti piace la Fisica?
Einstein: Mi piace la parola.
Newton: Ti piace la parola?!
Einstein: Sì. Sfrigola a fuoco nel cervello.
Newton: Hai il senso dell’umorismo: che lavoro fai?
Einstein: Per lavoro penso... penso tanto.
Newton: Allora a cosa pensi?
Einstein: Ad esempio, a come mai, una mela cade per terra.
Newton: Cade per attrazione gravitazionale.
Einstein: Che è poi una forza!
Newton: Una forza, sì.
Einstein: Ma ogni forza, possiede un’energia, dico giusto?
Newton: Dici giusto!
Einstein: E per calcolarla come si fa?
Newton: Ci sono delle formule: l’energia cinetica; l’energia potenziale...
Einstein: Ecco, quella cinetica ad esempio, è semplice: ½ mv2. No?
Newton: Sì.
Einstein: Dove m è la massa della mela.
Newton: Già.
Einstein: E v è la velocità della mela?
Newton: Nel nostro caso è di 9,81 metri al secondo.
Einstein: Nel nostro caso?
Newton: Su un altro pianeta la cifra sarebbe diversa.
Einstein: Ah, chiaro, ma perché quel ½?
Newton: Perché la mela, si trova sulla terra, e la terra è rotonda.
Einstein: E che c’entra?
Newton: La mela è attratta dalla terra, e l’attrazione inizia al centro, per cui si divide a metà.
Einstein: E se la mela si trovasse nello spazio?
Newton: Diventerebbe: mv2.
Einstein: Ma la v non sarebbe più 9,81 metri al secondo in quel caso?!
Newton: No.
Einstein: Perciò, sarebbe giusto, chiamarlo con un altro nome.
Newton: Tipo?
Einstein: Tipo, Celeritas, che in latino significa: Celerità.
Newton: La formula allora diventerebbe...
Einstein: ...E = mc2!

Come ti costruisco la macchina del tempo

Adesso, per consentire al nostro ingegnoso personaggio di affrontare una questione inerente ai viaggi del tempo - dovrai immaginarti il volo pindarico - in un modo alquanto caratteristico. Quale? Immagina che grazie alla futuristica astronave (l’Enterprise), Albert ritorni nello stesso periodo di quando aveva appena 14 anni, e potessi farlo incontrare con Herbert George Wells... l’autore del romanzo Il viaggio nel tempo'. Che cosa accadrebbe per te fra i due?

1- Lo scienziato cosa chiederebbe allo scrittore?
2- Lo scrittore come risponderebbe allo scienziato?
3- I viaggi nel tempo saranno, la fantascienza o la scienza, del futuro?

Per ottenere una risposta logica basiamoci sui fatti concreti: guarda indietro al tuo passato. Cose che vedi? Puoi dirmi forse che:

1- Molte delle cose impossibili non sono divenute possibili?
2- Molte delle logiche utopiche non sono divenute la regola?

E allora non potrebbe essere, che esiste un filo, tra:

1- Passato e presente?
2- Presente e futuro?

E che questo filo aumenta di larghezza con:

1- Il passare degli anni?
2- L’aumentare delle invenzioni?

Quello che ieri era fantascienza - oggi - è scienza a tutti gli effetti... alcuni esempi:

1- Siamo passati Dalla Terra alla Luna di Verne alla missione Apollo di Armstrong, in soli 100 anni;
2- Siamo passati da Jurassic Park di Crichton alla pecora Dolly di Wilmut, in soli 6 anni.

Ed appare perciò chiaro, che più i tempi procedono verso il futuro, più:

1- Il passaggio dall’ideazione alla realizzazione diventa veloce;
2- La distanza tra il credibile di oggi e l’incredibile di ieri si accorcia.

Ma ora basta parlare delle impressioni vere o false, incerte o controverse che siano, e diamo la parola ai protagonisti:

Einstein: Ma, tu sei Herbert George Wells? Il giornalista del Pall Mall Gazette?
Wells: Chi lo vuol sapere?!
Einstein: Uno che vuole darti un’idea per un romanzo?
Wells: Ah... di’ di’.
Einstein: L’idea è...
Wells: Ma, scusa, chi è il tuo sarto?
Einstein: Azzardo: non ti piace il vestito!
Wells: No, invece, mi piace molto.
Einstein: In ogni caso, il mio sarto, al momento non è reperibile.
Wells: No?! E perché?
Einstein: Non è vivo... adesso almeno.
Wells: Vuoi dire che è morto?
Einstein: No, no... posso dirti solo questo: la vita è come una giostra.
Wells: Vabbè, lascia stare: l’idea di cui mi parlavi?
Einstein: L’idea è quella di un viaggio nella quarta dimensione... Un viaggio nel tempo.
Wells: Un viaggio nel tempo?! Come sarebbe?
Einstein: Cioè il protagonista, non si sposta in avanti o indietro, ma nel futuro o nel passato.
Wells: Intrigante: e come riesce a farlo?
Einstein: Attraverso una macchina del tempo... che inventa lui stesso.
Wells: Allora si tratta di un inventore?!
Einstein: Sì... di un genio della fisica e della meccanica.
Wells: E come riesce a costruire questa macchina?
Einstein: Partendo da un principio: se ci si può spostare nello spazio, lo si può fare, anche nel tempo.
Wells: Una cosa come questa - non rientra - nella logica deduttiva del fisicamente realizzabile.
Einstein: Almeno per ora.
Wells: Che cosa intendi per quel ''almeno per ora''?
Einstein: Che per sempre è un sacco di tempo.
Wells: Parli come se ne avessi costruita una per davvero!
Einstein: E chi ti dice che non l’abbia fatto veramente?
Wells: E magari sei arrivato fin qui dal futuro!
Einstein: Questo spiegherebbe, gli abiti strani e i concetti futuristici, no?
Wells: Divertente.
Einstein: Non immagini quanto.
Wells: Ma ‘sta macchina come fa per viaggiare nel tempo?
Einstein: Cambia la gravità di chi è seduto su di essa.
Wells: La gravità?! E cosa centra ora la gravità?
Einstein: Se la gravità aumenta, il tempo rallenta...
Wells: E perché dovrebbe essere?
Einstein: Perché è un fatto.
Wells: Che risposta del cavolo.
Einstein: È un fatto: in quella condizione - un’ora - diventa più lunga.
Wells: Sarà...

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L'inizio: http://wsimag.com/it/scienza-e-tecnologia/18555-il-pozzo-senza-fondo-di-albert-einstein
E per quale "causa" questa "cosa" capita?: http://wsimag.com/it/scienza-e-tecnologia/18948-il-pozzo-senza-fondo-di-albert-einstein
Dove eravamo?: http://wsimag.com/it/scienza-e-tecnologia/19372-il-pozzo-senza-fondo-di-albert-einstein
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