E non è egli ancora controverso se l'istessa Terra resti immobile o pur vada vagando, mentre che noi siamo certissimi de i movimenti di non poche stelle?
(Galileo Galilei, Terza Lettera al Signor Marco Velseri sulle macchie solari, 1.12.1612)

Spero ancor di mostrare che, non per capriccio, o per non aver letto o inteso Galileo Galilei, alcuna volta mi parto dall'opinion sua, ma perché le ragioni me lo persuadono, e lo stesso Galilei mi ha insegnato quietar l'intelletto a quello che m'è persuaso dalla ragione, e non dalla sola autorità del maestro.
(Aldo Pioli, parafrasando Galilei su Aristotele)

Vi scongiuro fratelli, rimanete fedeli alla terra…
(Friedrich Nietzsche)

Il web ha incoraggiato una mia inedita e nuova passione per il Discorso scientifico, che è fondamentalmente il tema del Metodo e della sua gestione, già caro a Francesco Bacone e a Cartesio. Mi sono accorto che negli Usa il dibattito web sulla rivalutazione del geocentrismo è sempre più vivace e crescente. Corsi e ricorsi della storia? A metà Ottocento ancora si teorizzava la terra piatta. Fu Foucault con il suo Pendolo a mettere in crisi un pensiero geocentrico ancora fiorente. Dopo aver analizzato l’esperimento di Foucault, trovandolo non decisivo a livello di “filosofia del metodo” mi sono detto: leggiamo Galileo Galilei, questo nuovo moderno idolo tale che persino il governo cinese ha finanziato una sua statua (vero idolo!) che abbellisce la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Roma, sede di un pendolo e di una meridiana astronomica.

La lettura di Galileo mi ha portato a inquietanti e sorprendenti interrogativi. In primo luogo la prosa di Galileo mi ha deluso. Non vi trovo la ragionevolezza che leggo in Plutarco, letto dal pisano. Galileo scrive mescolando ragionamenti ipotetici, analogici, a considerazioni descrittivo/empiriche. Non vi si trova prova scientifica del modello eliocentrico e tutto il suo pensiero o è azzardata congettura o semplice osservazione. Gli errori scientifici di Galileo sono numerosi e derivano dall’impulsività del suo carattere: il credere che l’alone di luce lunare avesse una densità, il credere comete e stelle cadenti meri effetti ottici, il credere Saturno una triplice stella, il credere le macchie solari delle nuvole, il credere che il moto delle macchie solari dimostri la rotazione del sole attorno al suo asse, il credere che sia la rotazione del sole sul suo asse a reggere le orbite planetarie, Terra inclusa, il credere che la terra rifletta della luce sulla luna, il credere che la terra se vista dal lato oscuro della luna apparirebbe splendente come il sole, ecc. ecc.

Ma l’errore più grande di Galileo è errore di metodo e consiste nell’estendere senza prova alcuna ragionamenti “terrestri” ai corpi celesti. Chi dice che la “gravità” (cioè la semplice osservazione della caduta di ciò che ha peso) agisca anche sui corpi celesti come sulla terra? Chi ce lo assicura? Se la gravità deriva (oggi lo sappiamo) dal campo elettromagnetico terrestre che ne sappiamo di cosa accade sugli altri corpi e quali altre forze in loro prevalgano? Galileo ragiona ancora aristotelicamente ritenendo la presunta forza di rotazione solare come una forza “magica” che induce per “simpatia attrattiva” simile rotazione su altri corpi, terra inclusa. Idem quando considera le nuvole dei vapori attratti dal cielo. Il cuore dell’eliocentrismo galileiano è questo: siccome i satelliti di Giove sembrano ruotare attorno a Giove e le macchie solari sembrano più sottili sui bordi del sole e più grandi nel mezzo allora deve ruotare anche il Sole e se ruota Sole e Giove non può non ruotare anche la Terra! Un po’ pochino, no? Il problema è sempre uno: il metodo nella fondazione di nuovi modelli teorici.

Anche per Focault non vi è alcuna prova scientifica del nesso causale tra “rotazione terrestre” e “tipo di devianza del pendolo”, né alcuna “legge di devianza” è mai stata scritta. Tutti gli avvistamenti astronomici di Galileo sono compatibili con il modello geocentrico! Galileo è un campione nel ragionamento suggestivo/ipotetico! Galileo è campione di retorica in teologia quando cerca di convincere Cristina di Lorena della bellezza dell’eliocentrismo in quanto il sole è simbolo di Cristo! Basta ancora oggi l’immobilità della stella polare (che non presenta parallasse) a mettere in crisi il sistema galileiano del cosmo.

Il caso più evidente dell’assenza di metodo scientifico in Galileo è dato dal suo esperimento mentale (tutta la sua scienza è un mega esperimento mentale) relativo alla caduta di due gravi agganciati tra di loro. Galileo applica in modo irrealistico la semplice aritmetica ai due gravi dicendo che + e – nel loro differente peso fanno sì che il doppio grave dovrebbe scendere più lentamente e invece scende più velocemente. Tale sofisma sposta così il baricentro del ragionamento sul valore dell’aria e “inventa” la gravità come costante, che sarebbe provata anche dall’isomorfismo dell’oscillazione del pendolo. Grosso Errore. L’aggancio tra i due gravi è un + totale, mentre se fosse vera la gravità galileiana allora i pesi maggiori scenderebbero più lentamente in quanto la Terra “faticherebbe” di più ad attrarli, ovvia assurdità! Galileo non sapeva nulla di magnetismo e di fisica nucleare quindi “scarica” sull’odiata “aria” quello che non funziona nei suoi ragionamenti e fa della “gravità” una forza magica che spiega quello che non sapeva (né oggi sappiamo) spiegare altrimenti. Ecco le radici malate della scienza attuale quando si fa ideologia e lavaggio del cervello scolastico.

Se vogliamo sottolineare quanto siano fragili i modelli teorici dell’eliocentrismo bastano 4 ragionamenti: 1) il cielo è sempre lo stesso 2) non vi vedono mai i raggi solari fra sole e luna 3) la luce non potrebbe viaggiare per anni indisturbata 4) la forza di gravità non spiega l’orbita terrestre attorno al sole.

1) Se la notte è l’ombra proiettata da una terra in movimento attorno al sole (terra che dà le spalle al sole) allora il cono d’ombra terrestre (= la notte sulla terra) dovrebbe permettere di mostrare solo una piccola sezione di stelle spaziali mentre di giorno telescopi con filtri dovrebbero mostrare altre regioni spaziali con stelle completamente differenti. Al contrario le stelle diurne (talvolta visibili) sono le stesse di quelle notturne, le serali le stesse di quelle dell’alba. Eppure basta fare poche migliaia di kilometri verso l’equatore e si vede la “Croce del sud” e non più la stella polare mentre la terra viaggerebbe per centinaia di milioni di kilometri alla velocità pazzesca di 107.000 km/h ma noi vediamo sempre lo stesso zodiaco, la polare sempre fissa, le stesse stelle di sempre. Gli antichi più saggiamente ritenevano che i nostri occhi avessero ragione e che il cielo ruotasse lentamente di 360° in un anno (anno zodiacale). Possiamo vedere qualcosa da un telescopio che ruota a 1666 km/h e si muove nel contempo a 107.000 km/h? Eppure è quello che vuole far credere il modello eliocentrico che ci viene imposto contro ogni logica e contro ogni osservazione empirica comune.

2) Se la luna riflette i raggi solari e se il sole è così lontano e grande che i suoi raggi possono essere considerati paralleli alla terra (dice Galileo) perché non vediamo i raggi solari che giungono a colpire la luna? Perché la notte è totalmente buia, seppure la terra sarebbe un milione di volte più piccola del sole? Riesce una terra così piccola a schermare tutti i raggi solari e a proiettare ombra su tutto il cielo? Eppure vediamo i raggi solari e lunari attraverso le nuvole e sul mare ma mai i raggi solari fra sole e luna! Almeno due volte all’anno, quando la terra è in due punti lineari sul piano dell’ellittica Sole-Terra, dovremmo avere due lune piene oscurate e un cielo notturno con ai suoi due lati dei fasci luminosi, e invece nulla accade di ciò. Oltre a questo la luna sembra trasparente. Galileo non si accorse (o non disse) neppure che le “macchie lunari” sono sempre le stesse e ruotano (quelle sì) fra nord e sud del disco lunare! Eppure chiunque può osservarlo ad occhio nudo! Non solo: le cosiddette “macchie lunari” non esistono in quanto sono le medesime sia di giorno che di notte. Di giorno sono azzurre e di notte sono nere, prova certa della trasparenza della luna sia ad un cielo illuminato che a un cielo non illuminato dal sole!

3) Se le stelle fossero veramente distanti “anni luce” e se fossero sferiche allora le loro luci si intreccerebbero reciprocamente e noi vedremmo non punti distinti ma solo nuvole confuse luminescenti. Se le stelle sono sfere che illuminano sfericamente e se lo spazio non è mai vuoto ma è sempre attraversato ma decine di energie molteplici: raggi cosmici, plasma, microonde, infrarossi, ultravioletti, allora è impossibile che la luce viaggi linearmente e indisturbata per anni secondo la geometria terrestre galileiana-euclidea e nel contempo avere la visuale stellare che abbiamo a occhio nudo. Poi in uno stesso tempo percettivo non possiamo avere due tempi: luna del presente e stelle del passato! Da migliaia di anni invece vediamo le stelle come puntini precisi e pulsanti e vibranti, come delle linee di laser partissero da loro e arrivassero al nostro occhio. Senza interferenze? Strano che né Galileo e né alcun astrofisico riescano a spiegare la pulsazione delle stelle! Non parlatemi di atmosfera: abbiamo telescopi oltre 150 km da terra!

4) La forza di gravità è una “forza terrestre apparente” quindi non si può esportare su altri corpi, tantomeno sul sole di cui sappiamo pochissimo. Se fosse la forza di gravità solare a reggere la rivoluzione della terra attorno al sole allora la velocità della terra attorno al sole non sarebbe costante ma aumenterebbe all’avvicinarsi al sole e rallenterebbe allontanandosi dal sole (con effetti in entrambi i casi sulla velocità di rotazione assiale) e invece la scienza ci insegna che è costante sia la rotazione che la rivoluzione terrestre e la vita ci insegna che ogni giorno ha sempre 24 ore e non ci sono giorni più brevi (vicino al sole) e giorni più lunghi (lontano da sole) come dovrebbe essere se fosse la gravità la fonte del moto! Se poi fosse la gravità solare a muovere la terra comunque non potrebbe farla muovere a tale incredibile velocità e la terra infine andrebbe subito a schiantarsi naturalmente contro il sole. Perché dovrebbe evitarlo e girargli intorno? Perché a tale velocità pazzesca dovrebbe non tendere a unirsi con il suo centro gravitazionale come fanno i meteoriti? Per fare qualche altro esempio: come può esserci ghiaccio immobile al centro della galassia da cui deriverebbero le comete periodiche? Perché l’atmosfera non si incendia o non si disperde nello spazio a 1666 km/h? Se i meteoriti delle stelle cadenti si bruciano impattando sull’atmosfera anche la nostra atmosfera dovrebbe bruciare muovendosi a 1.666 + 107.000 k/h come ci raccontano! Oppure dovrebbe perdersi nello spazio in quanto uno spazio immenso senza aria risucchierebbe i gas e i liquidi della nostra piccola terra nel giro di un secondo! O abbiamo una terra che si muove nello spazio più veloce di un aereo ipersonico ma la sua debole e sottile atmosfera sta magicamente ferma? Come fanno ad atterrare gli aerei se la terra gira più veloce di loro in quanto gli aerei di linea non superano i 1000 km/h? Mentre decollano la terra si sposta e mentre rallentano per atterrare gli aeroporti si spostano con la terra intera, no? Perché non si vedono mai meteoriti schiantarsi sulla luna? Non è questa la causa dei crateri lunari? E se fosse questa la causa come fanno dei meteoriti che cadono sulla luna a disegnare sempre crateri che hanno una forma circolare perfetta? Meteoriti con il senso del bello? La superficie lunare dovrebbe essere invece piena di graffi, voragini irregolari e solchi lineari a causa di impatti non frenati dall’atmosfera.

È stato poi misurato che la luce della luna è di qualità differente da quella solare, come pensavamo gli antichi quando dicevano che la luna raffredda e diffonde le epidemie. La luce solare infatti scalda e disinfetta mentre quella lunare raffredda ed è settica, cioè sviluppa i germi patogeni come gli antichi sempre sapevano. Non c’è nessun prova scientifica del fatto che la diversità di massa generi moto! Né c’è alcuna prova scientifica del fatto che il nucleo della terra sia di ferro né che esista una “forza di gravità” sugli altri pianeti e sul sole. È solo un modello teorico. Sappiamo solo che Terra è un Magnete, come Paracelso insegnava. Questa sì che è l’unica forza generale misurabile e provabile: magnetismo ed elettricità, forze gemelle! Pure gli antichi sembrano avere ragione quando considerano alla lettera le parole bibliche sulle “acque superiori”. A decine di kilometri di altezza è stata trovata acqua liquida a 40 gradi sotto zero e a 50 km di altezza la temperatura scende a 90 gradi sotto zero. L’idea antica di un firmamento quale calotta di ghiaccio non sembra più così stupida, no?