Con una programmazione di eccellenza prende il via la XXI edizione di VicenzaDanza, la stagione del Teatro Comunale caratterizzata da novità di grande prestigio - come l’ultimo spettacolo dei Momix, la nuova creazione del Malandain Ballet Biarritz, Billy Elliot, - fino alle creazioni dei più interessanti coreografi della scena contemporanea: dallo statunitense di origini afroamericane Alonzo King, estimatore di Balanchine, ad autori della nuova generazione come Pontus Lindberg e Javier de Frutos portati in scena dai Balletboyz. I generi più diversi con incursioni nel tango fusión di Leonardo Cuello e un doveroso omaggio al grande balletto classico con la Serata Petipa.

Si parte il 29 novembre con i Momix – repliche fino al 3 dicembre - che presentano a Vicenza, la nuova edizione di uno dei loro spettacoli cult Opus Cactus, firmato da Moses Pendleton. Ballerini e acrobati, proporranno uno scenario incantato, con i caratteri onirici e surreali tipici dei Momix, i paesaggi dei deserti dell’Arizona, abitati dai cactus e da strani animali.

Sabato 17 dicembre, sarà la volta della compagnia di Alonzo King Lines Ballet, icona della danza mondiale da un quarto di secolo. Coreografo multiculturale e sfaccettato, con il suo Lines Ballet fondato a San Francisco nel 1982, King è celebre per l’elaborazione di un personalissimo linguaggio creativo sospeso tra la purezza neoclassica e la danza afroamericana. A Vicenza presenta due creazioni recentissime, Biophony (2015) concepita su una colonna sonora originale di Richard Blackford e Bernie Krause, una musica che cattura i suoni della natura, e Sand (2016) con la musica jazz di Jason Moran e Charles Lloyd che accompagneranno le movenze liriche e sofisticate dei danzatori, che nella creazione diventano corpi “sospesi”.

Nel 2017, il 4 marzo vedrà calcare il palcoscenico il Malandain Ballet Biarritz, con il nuovo spettacolo La Bella e la Bestia - produzione di cui la Fondazione Teatro Comunale di Vicenza è partner. Raffinatissimo, come tutte le creazioni del coreografo francese, il balletto per 22 danzatori, di chiara matrice neoclassica, si ispira alla versione surrealista del film del 1946 di Jean Cocteau. La messa in scena è semplice e rigorosa, rimanda a un alto grado di simbolismo in cui la Bella incarna l’animo umano e la Bestia la forza vitale e gli istinti primordiali. Il 18 marzo - novità della Stagione - il musical, con Billy Elliot il Musical, prodotto dalla Peep Arrow Entertainment. Il giovane protagonista sarà affiancato da un cast di 30 performer, mentre le musiche sono quelle originali di Elton John.

E giovedì 23 sarà la volta di un’altra prestigiosa produzione, Life dei Balletboyz compagnia britannica rigorosamente al maschile, composta da 10 straordinari danzatori, con la direzione artistica di Michael Nunn e William Trevitt. Qquesta nuova creazione si compone di due parti, Rabbit coreografia di Pontus Lindberg e Fiction di Javier de Frutos. I Balletboyz “racconteranno” danzando, in modo elegante e provocatorio, temi come la solitudine e la morte. Saranno accompagnati dalla musica dal vivo di 14 musicisti.

L'8 aprile è di scena il tango con Colección Tango, una sequenza di quattro coreografie presentate dalla Compañia de Leonardo Cuello, formazione argentina che indaga i diversi modi di interpretare il tango con le contaminazioni della danza contemporanea. Il coreografo Leonardo Cuello e la sua compagnia porteranno in scena uno spettacolo in cui il tango dialoga con la danza contemporanea, all’insegna della sintesi del tango fusión. Sul palcoscenico ci saranno cinque coppie affiatatissime di giovani danzatori, accompagnati dalla colonna sonora creata appositamente per lo spettacolo, caratterizzata da note malinconiche ma ricche di vitalità.

Il 13 maggio, un doveroso tributo al balletto classico, con la Soirée Petipa: les Grands Ballets Classiques presentata dal Balletto dell’Opera di Bordeaux, con la direzione artistica di Charles Jude. Una serie di estratti dai più celebri balletti del coreografo per eccellenza, padre della danza classica, Marius Petipa. Lo spettacolo si svilupperà in tre parti: l’inizio con terzo atto di Paquita, per proseguire con i grandi passi a due che al meglio esprimono e connotano la cifra stilistica di Petipa, e quindi con il terzo atto de Il lago dei cigni, Don Chisciotte e la Bella Addormentata, per concludersi con il terzo atto completo dal balletto Raymonda.

In programma anche gli Incontri con la Danza, condotti da critici, giornalisti, storici della danza nel Foyer del Teatro, e le residenze artistiche di danza. Mentre al Ridotto del Teatro Comunale sono gli spettacoli dedicati alla danza di ricerca, focalizzati sulle nuove espressioni del teatro danza e della pluralità dei linguaggi espressivi. A dicembre, è Xebeche una produzione E/Gruppo Nanou, Ravenna Festival, in cui i performer emiliani del Gruppo Nanou si confronteranno con la forma del recinto geometrico (la perfezione e/o la normalità irraggiungibili); la struttura coreografica diventa così una continua mutazione che segue il passaggio del corpo e la trasformazione che questo dà al luogo, creando un infinito piano sequenza. E nell'aprile 2017 sarà la volta di Odio su coreografia di Daniel Abreu, della Fattoria Vittadini, gruppo versatile che ha elaborato un’idea di compagnia di danza innovativa: lo spettacolo sarà il frutto di una residenza artistica che sfocerà in una performance basata sul concetto di odio come possibilità di avere comunque una relazione tra esseri umani.