Simone Magnani è il cantante degli Ero Rock, band di Carpi, che ha all’attivo un disco intitolato Fermoimmagine edito dall’etichetta indipendente Zeta Factory. Proveremo a conoscere più approfonditamente ciò che li ha motivati a scrivere un disco che racconta piccole fotografie quotidiane.

1. Ascoltando il vostro disco mi sono accorto che i vostri brani attraversano diverse sfumature passando dal rock al blues fino ad approdare al funky e addirittura al pop. Vorrei sapere come definiresti il vostro genere musicale.
Sinceramente non so bene a quale genere apparteniamo perché siamo 6 personaggi con un background musicale completamente diverso, chi ascoltava il blues, chi il rock e chi la musica metal. Quello che ne è uscito è l’insieme di tre o quattro generi che si fondono cercando di accontentare prima di tutto noi stessi e poi anche chi ci viene ad ascoltare. Una sorta di fusion-rock.

2. La vostra Fusion-rock, come la definisci tu, risulta molto interessante perché accontenta un ampio ventaglio di gusti musicali come ho recentemente appurato a un vostro live un paio di mesi fa. Credo che per i testi si possa dire la stessa cosa. Vorresti dirci come nascono e da cosa prendi ispirazione?
In questo disco tocchiamo il tema della quotidianità vista come una piccola diapositiva. C’è sempre un'immagine di sfondo per ogni ricordo che abbiamo, e questa diapositiva la utilizziamo come copertina del ricordo stesso. Abbiamo cercato di scrivere testi che descrivano un momento, un sentimento o un ricordo proprio come se stessimo sfogliando un album di ricordi. Tutti i testi, comunque, si basano su storie realmente accadute o sentimenti realmente provati. Non c’è nulla di artefatto.

3. Parlaci del vostro primo singolo Tina e del perché avete scelto questo brano come portabandiera del vostro disco.
Tina è una persona realmente esistita. Il brano parla di cosa l’amore può portarti a fare quando da un giorno all’altro la vita ti priva della persona su cui ruota la tua esistenza. Tina ha provato a vivere senza il suo punto di riferimento ma svegliarsi al mattino senza l’uomo con cui aveva passato 45 anni della sua vita la spegneva sempre di più. Fino a giungere alla decisione di togliersi la vita... un po' come Romeo e Giulietta... un po' come Ero e Leandro da cui il nostro nome.

4. Cosa vi aspettate ora dal vostro disco dal momento che, da quello che ho potuto constatare, avete un nutrito gruppo di persone che vi segue a cui se ne aggiungono di nuove costantemente? Rimarrete fedeli al vostro atteggiamento che sembra essere lontano dal mainstream?
L’unica cosa che ci interessa davvero è fare tanti live, e quando ci saremo stancati di fare dei live inizieremo un nuovo disco che ci porti a suonare il più possibile, e così via fino alla fine del tempo...

5. In Italia avete un progetto che ha la possibilità di arrivare ovunque, ma l’Italia non è il mondo. Quanto vi interessa internazionalizzarvi?
Sarebbe il massimo poter esportare i brani cantandoli in italiano ma purtroppo la nostra è una lingua troppo poco conosciuta all’estero. E poi prima dobbiamo provare a coprire ogni tappa del nostro piccolo paese... credimi sarebbe già un grande successo per noi!

6. Prenditi tre righe per salutare chi vi segue e per invitare chi non vi conosce ad ascoltare il vostro disco.
Salutiamo e ringraziamo (con inchino) tutti quelli che spesso e volentieri vengono ai nostri concerti e che il più delle volte devono sorbirsi dei chilometri guidando nella nebbia padana. Chi non ci conosce può venire ad ascoltare un nostro live e decidere se può valere la pena di ascoltarne un altro o di comperare il nostro disco. Io credo di sì!

Gli Ero, il cui nome si ispira al mitologico amore tra una sacerdotessa di Afrodite e un giovane coraggioso (Ero e Leandro), sono una rock band di Carpi (Modena) nata ufficialmente nel gennaio del 2011. I componenti della band sono tutti da tempo attivi sulla scena musicale modenese e non solo. Hanno tutti un’ottima esperienza live e il front man Simone Magnani si è fatto le ossa in studio lavorando con Paolo Benvegnù per la registrazione di un album pubblicato con il precedente progetto. Da subito l’intento comune è stato quello di creare e proporre brani inediti ovunque ce ne fosse la possibilità. A ottobre del 2011 cominciano i primi live nei locali e nei club del circuito musicale modenese come Kalinka arci, Off di Modena, Mattatoyo di Carpi oltre al concerto del 1°Maggio tenutosi a Carpi e la rassegna Il plettro sentimentale svoltasi al circolo Mac'è con la collaborazione di Friction e del Centro Musica di Modena. Nel marzo del 2012 iniziano le registrazioni del loro primo disco intitolato Fermoimmagine, registrato e coprodotto in collaborazione con Federico Truzzi al Lemonhead studio di Soliera. In Agosto 2012 gli Ero firmano con ZetaFactory, etichetta indipendente carpigiana ormai affermatasi nel territorio nazionale, specialmente per le sue ultime collaborazioni (Rezophonic, Artemista, Bluestress, KlogR, Design), per l’uscita del loro album prevista in ottobre 2012.

Gli Ero sono: Simone Magnani (voce) cantante degli ex Coldturkey, duo acustico con cui ha registrato il disco intitolato Assaltacustico prodotto da Paolo Benvegnù con circa 1000 copie vendute e più di 200 concerti live in tutt’Italia; Enrico Pasini (tromba e piano) ha collaborato e tutt'ora collabora con Beatrice Antolini, Mariposa, Giancarlo Frigeri, Padre Gutièrrez e P.O.T. Annovera un live all'Arena di Verona con Antonello Venditti; Enrico Gherli (chitarra) collabora con Tange's Time per i numerosi live in Emilia Romagna; Marco Manfredini (basso) ha collaborato con il progetto funk-rock La Jeancla; Mattia Crepaldi (batteria) ha collaborato tra gli altri con i Dull, Angus Mc Og e Tange's Time e Luca Righi (chitarra) collabora con la rock band 16B e ha all'attivo numerosi Live.

Intervista di Carletto Alberto Chilet Davanzo