Arrivano le prime grandi montagne, quelle delle salite vere, e nella prima tappa sulle prealpi Giulie, trionfa il basco Mikel Nieve (Team SKY) a coronamento di una splendida tappa in cui è stato autore imprendibile della fuga di 35 Km, che lo ha portato all'arrivo solitario consegnandogli il primo successo di questa edizione del Giro.

Com'era prevedibile, e come è sempre stato, saranno le grandi montagne a decretare il verdetto sui pretendenti alla vittoria finale del giro. La Tredicesima tappa Palmanova-Cividale del Friuli, di 170 Km, con ben quattro GPM di cui due di 1a categoria e due di 2a, ha dato segnali importanti per capire lo stato di forma degli uomini di classifica. Sulle rampe del Monte Porzus è il basco della corazzata SKY, Mikel Nieve, a imprimere un accelerata e ad andarsene con un'azione solitaria, dietro di lui sul traguardo l'ottimo Giovanni Visconti (Movistar) che chiude con 45” di svantaggio ma penalizzato da una rovinosa caduta al GPM di Montemaggiore, dopo una toccata con Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini) sulla vetta.

Il Veneto, affrontando una curva a pochi metri dallo striscione della cima sulla strettissima sede stradale e nel pieno dello sforzo, si è trovato improvvisamente ostacolato da un allenatore della Tinkoff: nel tentativo di evitare l'ostacolo ha dovuto scartare avvicinandosi oltre limite a Visconti, che non ha potuto evitare di toccare la sella di Cunego con il manubrio sbilanciandosi e finendo a terra. Bel gesto comunque di Cunego che si è quasi fermato per sincerarsi delle condizioni del collega. Probabilmente, senza questo impedimento, Visconti avrebbe potuto contendere allo spagnolo la vittoria di tappa.

La frazione parte subito fortissimo: la fuga di giornata prende vita dopo soli 40 Km con un gruppo formato da circa una trentina di elementi, ma sulle rampe di Montemaggiore è l'austriaco della IAM Cycling Stefan Denifl a tentare l'attacco andando a conquistare il primo GPM di giornata davanti a Cunego e a Visconti. L'austriaco transiterà per primo anche al GPM di Crai prima di venire ripreso dal gruppo degli inseguitori. Quando mancano 35 Km all'arrivo, nell'ascesa al Monte Porzus, sono Mikel Nieve (Team SKY) e Dombrowski (Team Cannondale) a scattare, ma la gamba migliore è quella del basco della SKY che riesce a fare il vuoto dietro di sé. Dietro rinviene bene Visconti (Movistar), e nonostante il dolore alle costole terminerà la tappa al secondo posto. Nel gruppo è l'Astana di Nibali che si mette alla testa e forza il ritmo con l'incessante lavoro di Maurizio Scarponi su tutti.

Nella discesa successiva prova ad andarsene Amador (Movistar) ma Nibali lo marca a uomo e non concede nulla. Sulla salita successiva verso valle, Chaves prova a forzare, Jungels (Etixx Quick Step) non riesce a tenere il passo e si stacca perdendo la maglia rosa, Valverde abbozza all'attacco, ma risponde immediatamente Nibali portandosi in testa al gruppo con agilità, una seconda rasoiata dello “Squalo dello stretto” a 13 Km tal traguardo fa un ulteriore selezione anche se i migliori restano insieme. Sul rettilineo finale per il terzo posto, Nibali scatta in faccia a Valverde andando a strappargli 4” con gli abbuoni e guadagnando terreno nella generale. La maglia rosa invece passa di mano andando dopo la tappa odierna ad Andrey Amador (Movistar).

Ordine di arrivo

  1. Mikel Nieve (Team SKY)
  2. Giovanni Visconti (Movistar) a 43”
  3. Vincenzo Nibali (Astana) a 1' 17”
  4. Alejandro Valverde (Movistar)
  5. Rafal Majka (Tinkoff)
  6. Steven Kruijswijk (LottoNL)

Classifica generale

  1. Andrey Amador (Movistar)
  2. Bob Jungels (Etixx Quick Step) a 26”
  3. Vincenzo Nibali (Astana) a 41”
  4. Alejandro Valverde (Movistar) a 43”
  5. Steven Kruijswijk (LottoNL) a 43”
  6. Rapfl Majka (Tinkoff) a 1'37”