La 7ma tappa da l'Isle Jourdain a Lac de Payolle di 163 Km si presentava come l'anticamera della tre giorni pirenaica che metterà a dura prova i corridori con velleità di classifica per la vittoria finale. Ad attendere il gruppo l'ascesa de L'Aspin nel finale: 12 Km con pendenze al 6,5% che a causa della calura avrebbe anche potuto tagliare le gambe a qualche Big. E in effetti questo è accaduto a Thibaud Pinot.

La frazione parte subito abbastanza forte, si succedono fin dai primi chilometri scatti e contro scatti; subito provano ad andarsene Peter Sagan (Tinkoff) e Mark Cavendish (Dimension Data), ma la Etixx Quick Step non lascia spazio e lavora immediatamente per ricucire lo strappo e per mantenere il gruppo compatto. La fuga vera e propria prende corpo a 110 Km dall'arrivo e ne fanno parte una trentina di uomini e quasi tutti di primo piano: Vincenzo Nibali (Astana), la maglia gialla Greg Van Avermaet (Team BMC), Fabian Cancellara (Trek -Segafredo) in evidenza in una tappa a lui poco congeniale sulla carta, Kiryienka (Team Sky), Lutsenko (Astana), Bakelants e Vuillermoz (Ag2r), Martens (Lotto Nl), Stuyven (Trek), G. Izagirre (Movistar), Naesen (Iam), Breschel, Howes e Langeveld (Cannondale), Cummings (Dimension Data), Geschke (Giant), Voss (Bora), Vicioso (Katusha), Durasek e Grmay (Lampre), Roelandts (Lotto Soudal), Tony Martin (Etixx), Chavanel e Duchesne (Direct Energie), Bowie, Navarro e Mate Mardones (Cofidis), Impey (Orica) e Perichon (Fortuneo).

Il Gruppo riesce a guadagnare fino a 6 minuti quando mancano 80 km dall’arrivo, poi Team Sky e Movistar rompono gli indugi forzando il ritmo e riducendo sensibilmente il margine. Ai -50Km il gruppo si sgrana e davanti restano Steve Cummings (Dimension Data), Nibali, (Astana) Van Avermaet (Bmc) e pochi altri compagni di fuga. Le continue accelerazioni del britannico gli permettono di affrontare l'ascesa con circa 30” di vantaggio sul gruppetto della maglia gialla e di circa 5' sul gruppone, ma appena la salita si fa più impegnativa è Vincenzo Nibali a scremare ulteriormente il gruppo dei battistrada con una serie di scatti che mettono in difficoltà gli avversari. Van Avermaet perde contatto, mentre con lo squalo dello stretto restano Navarro e Impey.

In testa intanto, Cummings sale con costanza e regolarità scollinando con il margine arrivato a circa 1' che gli consentirà di conquistare la vittoria di tappa. Dietro cede di schianto Pinot che va in crisi nera. Quando Navarro lancia la sua micidiale rasoiata, anche Nibali paga gli sforzi fatti fino a quel momento e non riesce più a rilanciare permettendo anche a Impey di saltarlo. Ormai lontanissimo Cummings va a tagliare il traguardo in solitudine cogliendo una bellissima vittoria di tappa in una stagione per lui da incorniciare. Incidente al passaggio degli uomini di classifica sotto la struttura gonfiabile dell'ultimo km collassata sul gruppo fortunatamente senza conseguenze. La giuria di gara per questo a decretato la neutralizzazione dei tempi per non penalizzare oltremodo gli incolpevoli corridori. Il Tourmalet incombe nella durissima tappa nella frazione numero 8.

Classifica generale:

  1. Greg Van Avermaet (Team Bmc)
  2. Julian Alaphilippe (Eixx Quick Step) a 6'36”
  3. Alejandro Valverde (Movistar) a 6'38”
  4. Joaquin Rodriguez (Team Katusha) a 6'39”
  5. Chris Froome (Team Sky) a 6'42”
  6. Nairo Quintana (Movistar)
  7. Warren Barguil (Giant-Alpecin)
  8. Pierre Rolland (Team Cannondale)
  9. Daniel Martin (Etixx Quick Step)
  10. Fabio Aru (Team Astana)