Primavera, la stagione del calcio è arrivata al momento clou. Per alcuni tifosi è tempo di notti insonni inseguendo i sogni di gloria delle proprie squadre del cuore, mentre gli altri – la maggior parte visto che a vincere è solo uno, come ama ripetere il tecnico juventino Allegri – si limitano a fare da spettatori. Marco Trabucchi, italo-russo, agente Fifa per la Russia, intervistato dopo il “classico” del campionato tra Spartak Mosca e Zenit San Pietroburgo, finito 2-1 per i padroni di casa, fa il punto della situazione a un mese dalla fine del campionato.

Partiamo dall’Italia, la Juventus ha lo scudetto in tasca?

Penso di sì, anche se molto dipenderà dalla Champions League. Oltretutto la Roma deve anche tenere d’occhio il Napoli, che la insidia per il secondo posto.

Ce la faranno i bianconeri a superare il Barcellona?

Avrò la fortuna di assistere a entrambe le partite in Spagna, prima Real-Bayern Monaco, poi Barcelona-Juventus. Sono due sfide orientate da un risultato dell’andata favorevole a una squadra. Penso che a Barcellona la Juve perderà, ma farà gol e passerà il turno. Il Barcelona di quest’anno, lo abbiamo visto all’andata, non è più la squadra degli anni scorsi: ha un attacco che secondo me è il più forte della storia del calcio, ma ha dei punti deboli che la Juventus ha dimostrato di poter sfruttare già all’andata.

Un altro ex juventino, Massimo Carrera, è vicino alla conquista del primo titolo da allenatore, con lo Spartak Mosca. Qual è il suo segreto?

Penso che quest’anno lo Spartak Mosca di Massimo Carrera stia facendo qualcosa di straordinario e difficilmente si farà scappare il titolo. Il merito di Massimo Carrera è soprattutto tattico, perché pur avendo una rosa secondo me meno competitiva in alcune giocatori rispetto a quelle di Zenit e CSKA, in campo la squadra è ben organizzata e da fuori appare come un gruppo molto unito, che è il segreto per ottenere grandi risultati.

Con la sconfitta di oggi, lo Zenit che era stato leader del calcio russo negli ultimi anni abdica al trono?

Zenit San Pietroburgo era partito bene anche quest’anno, vincendo la Supercoppa contro lo stesso CSKA. Ha una rosa forte nei singoli, i più forti giocatori russi militano tutti li, ma Lucescu come tecnico si è fatto superare dalla concorrenza. Carrera senza attaccanti di ruolo e con quattro mezze punte oggi ha portato a casa una vittoria che manda la squadra di San Pietroburgo a 11 punti. Troppi per pensare di recuperare.

Voci di mercato: l’anno prossimo Carrera potrebbe ritornare in Italia, alla Roma: c’è qualcosa di vero?

No, non credo che si muova. Penso che a Mosca stia bene, voglia rimanere e si siederà al tavolo con la società a fine campionato. Lo Spartak farebbe un grosso errore a farselo scappare.