Manifesti e bozzetti di Filippo Romoli, tra i maggiori illustratori e cartellonisti del Novecento, attivo nel campo turistico e pubblicitario, amante dello stile déco, del gusto Novecento, della grafica futurista, sono da oggi, offerti in comodato dai suoi eredi, alla Wolfsoniana di Genova Nervi, istituzione museale dedicata alle arti decorative e figurative, all’architettura, al design industriale, all’arte di propaganda, il tutto proveniente dalle collezioni di Mitchell Wolfson Jr., collezionista e filantropo di Miami con la predilezione per l’Italia, in particolare per Genova.

La collezione Wolfson, di cui fanno parte disegni, in particolare di architettura, grafica, manifesti, bozzetti, libri, pubblicazioni, dipinti, sculture, mobili, arredi, vetri, ceramiche, ferri battuti, argenti, è stata affidata nel 1999 alla Fondazione Regionale Cristoforo Colombo, dal 2008 Fondazione Regionale per la Cultura e lo Spettacolo, e a questa donata nel 2007, mentre affianca la Wolfsoniana un Centro Studi, ospitato nel Palazzo Ducale di Genova.

Filippo Romoli nasce a Savona nel 1901. Nel 1919 è alla Società Elettrica Monte Aiona come disegnatore tecnico, trascorrendo il tempo libero disegnando a carboncino e dipingendo ad acquerello. Nel 1926 viene assunto come pittore pubblicitario dalla Società Industrie Grafiche Barabino & Graeve di Genova per la realizzazione di manifesti dedicati alle principali stazioni balneari della Liguria, Alassio, Rapallo, Varazze, Santa Margherita, Ventimiglia, Bordighera, Diano Marina, nonché alle manifestazioni culturali, sportive, musicali e folkloristiche delle tante località di villeggiatura.

Di ritorno da Parigi, nel 1932 torna a disegnare per la Società Industrie Grafiche Barabino & Graeve, iniziando anche la sua collaborazione con la Società Lazzi Gran Turismo, di cui curerà le campagne pubblicitarie, realizzando il logo societario, le divise per hostess e autisti e gli arredi per la sede genovese di Piazza De Ferrari, inaugurata nel 1949. Nel 1936 passa alla S.A.I.G.A. che nel frattempo aveva rilevato la Barabino & De Graeve, collaborando, subito dopo la guerra, con gli enti turistici di diverse regioni italiane, con società di navigazione come Cosulich, Lauro, Home Lines, ALI-Flotte Riunite Italiane, con la CIT Viaggi, con l’AVIS, quindi, nel campo della pubblicità industriale, con Marelli, Berio, Gaslini, Negroni, Galbani.