Perle fiorite e sfere vegetali volanti sono elementi decorativi ideali per rendere gli spazi abitativi delle suggestive scenografie dove lo spirito zen può albergare indisturbato.

I kokedama sono un particolare tipo di bonsai senza vaso utilizzati per arredare con gusto e arte gli interni e gli esterni delle abitazioni. Le piccole creazione verdi, simili a opere d’arte e realizzate con sapiente maestria artigianale, possiedono un’anima che recita versi di poesia, racconta storie e rimanda alla tradizione giapponese. Il termine kokedama, infatti, affonda le sue origini in due ideogrammi: koke che nella cultura giapponese significa "muschio" e dama che significa "perla" o "sfera".

La tecnica della coltivazione del bonsai senza vaso rimanda al periodo Edo e alla tradizione del Nearai, l’antica arte di far crescere le radici di un bonsai in un vaso molto stretto per poi estrarle ed esporle su un piatto godendo della loro bellezza. I kokedama, quindi, sono delle piante le cui radici vengono avvolte in un primo strato composto da argilla e terra e ricoperto con muschio fino a formare una stupenda perla o una splendida sfera omogenea e compatta, pronta da esibire su una base piana o da appendere per fluttuare libera nell’aria.

Le perle e le sfere che si ottengono possono essere combinate per realizzare delle composizioni o creare delle installazioni di kokedama, la scelta, ovviamente, dipende dalla creatività dell’artigiano appassionato di piante o dalla sensibilità al bello dell’amante dell’arte. La disposizione delle sfere può essere casuale o ordinata, simmetrica o asimmetrica, geometrica o prospettica, monocolore o multicolore, in ogni caso, avrà l’arduo compito di ornare e personalizzare una parete anonima o di rendere originale e animato uno spazio abitativo.

L’utilizzo delle piante indoor come complemento di arredo è una novità molto diffusa nell’interior design e include, oltre ai kokedama, i giardini in verticale e l’uso del muschio naturale stabilizzato: l’impatto visivo ottenuto decorando con la vegetazione è unico e incredibile, in grado di suscitare stupore e ammirazione nello spettatore che osserva estasiato. La varietà di piante e di fiori da usare per realizzare i kokedama è infinita e dipende dal gusto personale, dalla stagione e dalla collocazione all’interno o all’esterno dell’abitazione, inoltre, la manutenzione è facile e l’innaffiatura consiste nel nebulizzare regolarmente e nell’immergere in acqua le sfere di muschio durante i periodi caldi.

La leggenda narra che un povero contadino non potendo permettersi di comprare dei vasi in coccio per le sue piante, ne avvolgeva le radici con del muschio e le fissava con dello spago; cresciute, le disponeva su un piatto in modo che tutti le potessero ammirare.

Testo di Lucia Sirna