L’esposizione personale di Hidetoshi Nagasawa inaugura la nuova stagione di mostre che Renata Fabbri proporrà nel suo spazio milanese, sotto la nuova insegna di Renata Fabbri arte contemporanea, coadiuvata da un team di curatori, critici, filosofi ed artisti coi quali ha instaurato un rapporto di collaborazione e complicità. Questa prima occasione segna l’avvio di una serie di iniziative tese a confermare il rapporto di collaborazione già instaurato con alcuni artisti nonché l’innesto di nuove energie in una realtà dinamica in grado di proporre maestri acclamati ed artisti delle ultimissime generazioni.

La mostra di Hidetoshi Nagasawa, pensata e realizzata con l’artista e curata da Federico Sardella, propone una serie di opere inedite progettate nel corso del 2014 e realizzate nel 2015 per questa circostanza, comprovando il suo modo di concepire l’opera come realtà sospesa ed antigravitazionale, risultante da una addizione armonica di elementi provenienti dal mito e dalla religione nonché dalla sua cultura orientale di origine e da quella occidentale nella quale si trova a vivere ed operare dalla fine degli anni Sessanta.

Il titolo della mostra è dato dalla grande scultura in marmo bianco di Carrara e legno Sette anelli, proposta nella prima delle sale espositive della galleria. Un’opera dove le forze invisibili della materia si fanno presenza attraverso l’impiego di strutture lievi, giustapposte in modo elementare per ribadire ancora una volta quell’idea di tensione immateriale, naturale e minima che sta alla base di ogni accadimento e di ogni forma.

Negli altri spazi della galleria saranno invece presenti una serie di lavori realizzati in carta e rame nei quali Nagasawa enuncia la sua capacità di far convivere sullo stesso piano e nel medesimo ambito materiali differenti, appartenenti a mondi disuguali – il mondo inorganico del rame, quello naturale della carta… – che, invece di respingersi si attraggono e si completano, invitandoci alla loro sottile, inevitabile contemplazione.

La mostra Sette anelli di Hidetioshi Nagasawa sarà accompagnata dal primo dei quaderni di Renata Fabbri arte contemporanea, un libro d’artista a tiratura limitata contenente uno scritto di Federico Sardella ed un’opera originale dell’artista.

Hidetoshi Nagasawa è nato nel 1940 a Tonei (Manciuria). Dopo la laurea in Architettura e Design, nel 1966 parte dal Giappone e attraversa Thailandia, Malesia, India, Pakistan, Afghanistan, Persia, Iraq, Giordania, Libano, Siria, Turchia e Grecia. Nel 1967 arriva a Milano, dove ancora oggi vive e lavora. Nel 1968 tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Sincron di Brescia, seguita nel 1970 da una personale a Milano nello spazio di Françoise Lambert; nello stesso anno partecipa a un’ ampia rassegna collettiva sull'arte contemporanea giapponese presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York e nel 1972 è presente con alcune sculture alla Biennale di Venezia.

Negli anni il suo lavoro è stato presentato da qualificate gallerie in Italia e all’estero, tra le quali: Galleria Toselli, Milano (1971); Galleria L’Attico, Roma (1971, 1975, 1978); Galleria Christian Stein, Milano (1975, 1976); Galleria Arco d’Alibert, Roma (1977, 1990, 1996, 2004); Galleria Cesare Manzo, Pescara (1979); Galleria Wirz, Milano (1980); Tokyo Galleery, Tokyo (1981); Galleria Sperone, Torino (1981); Galleria Valeria Belvedere, Milano (1988, 1990, 1992, 1996); Studio G7, Bologna (1999, 2007).

Particolarmente significativo è il sodalizio con Luciano Fabro e Jole De Sanna; avviato nel 1976 il rapporto di collaborazione proseguirà sino alla scomparsa dei due grandi animatori del gruppo formatosi attorno alla Casa degli Artisti di Milano.