La dirartecontemporanea|2.0 gallery è lieta di annunciare l’apertura in rete giovedì 7 Maggio 2015 dalle ore 19:00 del 2nd non ufficiale ed indipendente evento alla 56° Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia dal titolo: 2nd Indipendent Web Pavilion - Humanity, Betrayed and Traitors.

Un video e 128 immagini per pensare di Arte e non di sistemi dell’arte. In silenzio a riflettere sul destino e funzione del fare Arte non più come sottile ed ipocrita pratica politica di asservimento ai poteri forti di un mercato economico-finanziario sempre più influente, se non addirittura determinante, sui linguaggi dell’Arte attraverso una pressione sull’unico e vero “protagonista”: l’Artista. Un padiglione, dunque, all’Umanità perché l’Arte nelle sue più svariate forme di espressione E’ patrimonio dell’Umanità e non trastullo , intrattenimento nelle mani del tentacolare sempre più costrittivo libero mercato Se è vero che siamo sempre “figli dell’epoca” in cui viviamo e dove tutto è politica – purtroppo ancora arte del compromesso – dagli Artisti, volutamente non presenti in questo padiglione ma per paradosso e necessità evocati , ci si attende che restino fuori da qualsiasi compromesso riappropriandosi della libertà. La libertà di essere Uomini eccezionali, “ animali politici “ in grado di restituirci ( all’Umanità ) un’idea alta ed evoluta del fare “politica” attraverso i propri mezzi di espressione sottraendosi alle logiche spietate dei mercati, dei potentati economici, dei conflitti d’interesse, dei nepotismi, dei trasformismi, dei mass-media.

Forse questa poesia di Wislawa Szymborska ( Kòrnik,1923/Cracovia,2012 - Nobel per la letteratura, 1996 ) può illuminarci:

Siamo figli dell'epoca,
l'epoca è politica.
Tutte le tue, nostre, vostre
faccende diurne, notturne
sono faccende politiche.
Che ti piaccia o no,
i tuoi geni hanno un passato politico,
la tua pelle una sfumatura politica,
i tuoi occhi un aspetto politico.
Ciò di cui parli ha una risonanza,
ciò di cui taci ha una valenza
in un modo o nell'altro politica.
Perfino per campi, per boschi
fai passi politici
su uno sfondo politico.
Anche le poesie apolitiche sono politiche,
e in alto brilla la luna,
cosa non più lunare.
Essere o non essere,
questo è il problema.
Quale problema,
rispondi sul tema.
Problema politico.
Non devi neppure essere una creatura umana
per acquistare un significato politico.
Basta che tu sia petrolio,
mangime arricchito o materiale riciclabile.
O anche il tavolo delle trattative,
sulla cui forma si è disputato per mesi:
se negoziare sulla vita e la morte
intorno a uno rotondo o quadrato.
Intanto la gente moriva,
gli animali crepavano,
le case bruciavano
e i campi inselvatichivano
come nelle epoche remote
e meno politiche.

( Figli dell'epoca; 1998 )