Il pop-surrealismo è un mix di ispirazioni, suggerimenti aggraziati, a volte da fiaba, altre noir sino ai margini dell’horror. Ma soprattutto è uno dei tanti specchi della contemporaneità che l’artista lombarda Silvia Viganò ha deciso di attraversare sviluppandola con il progetto espositivo itinerante a cura di Mariella Casile “Tracce di mascara” che – dopo essere stato presentato alla Galleria Virgilio Guidi di San Donato a marzo - si potrà ammirare dal 21 aprile al 4 maggio allo Spazio Seicentro in via Savona 99 a Milano.

Nella nuova proposta artistica di Silvia Viganò c’è il desiderio di ritornare alla figurazione, collegando il surrealismo al fumetto, ai graffiti, al mito e ai temi sociali delle metropoli urbane; e i suoi nomi di riferimento sono Mark Ryden, Camille Rose Garcia, Ana Bagayan, ma anche le figure magiche di Nicoletta Ceccoli.

Due gli elementi assolutamente nuovi nell’opera di Silvia Viganò. Al centro dei suoi racconti c’è sempre l’universo femminile. Ma questa volta le sue ragazze si spogliano di tutto, paillettes gioielli accessori, per rimanere solo con la delicata forza dei loro sguardi, e si accompagnano a una serie di animali fortemente allegorici come civette, scoiattoli, puzzole o cervi.

Altro aspetto di grande rilievo è dato dall’utilizzo di un nuovo supporto pittorico a sostituzione della tela, ovvero tronchetti d’albero levigati che danno forma e diventano parti integranti di racconti visivi in cui paesaggi, corpi, animali e natura si vestono di fascino e poesia (a Milano vengono presentate 20 opere fra tele e tronchetti).

Il tutto è filtrato dall’inesauribile immaginazione creatrice della mente di Silvia Viganò, che immerge le sue storie in atmosfere stravaganti, fiabesche, oniriche, a volte inquietanti, che rimandano all’Alice nel Paese delle meraviglie di Lewis Carrol.

Inoltre, mercoledì 29 aprile alle ore 18.00, sempre allo Spazio Seicentro, la scrittrice Giulia Jurinich, autrice del libro “Alice nel paese del Pop Surrealis” (Emil editrice, 2013), incontra Silvia Viganò che con le sue ultime opere si riallaccia fortemente al movimento californiano del Pop Surrealismo. Modera l’incontro Leonardo Merlini.

L’incontro è l’occasione per conoscere più da vicino il fenomeno artistico contemporaneo del Pop Surrealism che, sebbene abbia i suoi natali sulla West Coast americana, non si rinchiude all’interno di una territorialità specifica e forzata ma ha sempre più acquisito una dimensione globale, con un convivere al suo interno di differenti personalità artistiche (diverse per formazione, cultura, lingua, espressione) che possono essere riunite all’interno della comune ed onirica lotta tra arte bassa e arte alta, tra l’arte della strada e quella ufficiale dei musei.

Silvia Viganò è nata nel 1978. E’ cresciuta con una grande passione per la moda, l ‘arte ed il design, così ha deciso di iniziare i suoi studi superiori presso il liceo artistico Paparatti di Desio per poi laurearsi all “ Istituto Marangoni “ di Milano in fashion design. Silvia Viganò ha già esposto in Italia e all’estero – Milano, Bergamo, Miami, Hong Kong, Parigi, Lugano - ottenendo moltissimo consensi di pubblico e stampa. Il suo precedente progetto espositivo, “Psykedelic Circus”, ha avuto un successo molto ampio soprattutto a Hong Kong dove è stata invitata ad esporre anche presso il Consolato italiano.

Giulia Jurinich è nata a Venezia nel 1985. Si laurea nel 2008 col massimo dei voti in Studi Storico Artistici presso l’Università di Roma La Sapienza dove prosegue la carriera universitaria e dove nel 2011 consegue la laurea specialistica sempre in Studi Storico Artistici. Nel 2009 pubblica il primo saggio monografico in lingua italiana sull’artista giapponese Takashi Murakami dal titolo “Takashi Murakami. La rivincita di un nerd”, frutto del suo amore per l’arte contemporanea, la moda e i fumetti, presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino 2010.

Lo studio per l’universo underground la porta a scoprire il fenomeno artistico del Pop Surrealism, al quale dedica questo suo secondo saggio, sintesi di grandi passioni e di anni di ricerche e viaggi. Finalista allo Spoleto Art Festival 2011 sezione Letteratura, con un estratto dal saggio inedito “Dada, Surrealismo ed Esoterismo”, attualmente, oltre a collezionare opere pop surrealiste, collabora con alcune riviste d’arte online cercando di porre l’attenzione anche sulle nuove ed emergenti voci dell’arte contemporanea.