Metropolis è l’abbattimento dei confini, la dilatazione del pensiero, l’imponente gioco della visione. Con la profonda consapevolezza che la città è molto più di come appare, Fontana e Donaggio indagano nei mille volti che la compongono svelandone quelli segreti. Seguendo il loro naturale desiderio di evasione, i due artisti ci conducono lungo un sentiero di libertà creativa, alla ricerca di nuovi linguaggi e profondità.

Definire Franco Fontana e Franco Donaggio due fotografi è certamente riduttivo. Potremmo piuttosto pensarli come ricercatori, o poeti, in perenne viaggio verso l’ignoto nella costante ricerca di scoperta. Entrambi amano ridefinire l’essenza nascosta delle cose e Metropolis ne è l’esempio. La composizione rigorosa, il colore pulito e preciso, come fosse inciso nella materia, Franco Fontana con il suo sguardo attento e curioso, focalizza l’attenzione su un microcosmo urbano, esaltandone il più piccolo dettaglio, e ci trasporta in un immaginario ideale dalle atmosfere rarefatte. Con elegante naturalezza, l’autore modifica il senso del tutto, catturandone l’anima; svela l’intima natura della materia che diviene custode di ricordi, la segnaletica stradale un universo intriso di vite vissute. Franco Fontana con raffinata maestria libera le cose dalla loro ovvia funzione estetica per rivelare l’inatteso…

Se Fontana ci attrae con il particolare, Franco Donaggio dilatata la visione, libera lo spirito e spinge il limite verso un’apertura ampia, totale. La città è stretta per Donaggio e ne smantella i confini, con impeto creativo li oltrepassa, osserva un macrocosmo metropolitano popolato da cose e persone che fluttuano nel suo immaginifico palcoscenico. L’artista vede il precario equilibrio dell’uomo, ne avverte fragilità, paura, solitudine, e con onirica visione lo accompagna verso un mondo senza tempo per liberare i sogni al vento, dove il rumore si fa sussurro fino a divenire verbo….

Fontana e Donaggio, due artisti di fama internazionale e di diversa provenienza piegano la fotografia per costruire un mondo nuovo ricco di fascino e armonia. Due autori qui uniti nel confronto provocano emozioni che trovano un loro tempo di scoperta oltre il momento della visione, suscitando trascendenti sensazioni. Sorge ora naturale la domanda… non è forse questo lo scopo dell’arte?

Franco Fontana nasce a Modena il 9 dicembre 1933. Comincia a fotografare nel 1961 come amatore, già nel 1968 viene allestita la sua prima mostra e quell’anno rappresenta una svolta sostanziale nel suo percorso artistico. Da allora ha pubblicato oltre quaranta libri con diverse edizioni: italiane, svizzere,giapponesi, francesi, tedesche, americane e spagnole. Ha firmato tantissime campagne pubblicitarie, ha collaborato e collabora con numerose riviste di tutto il mondo. La sua lunga carriera è costellata di riconoscimenti, premi e onorificenze tra cui: il XXVIII premio per l’arte Ragno d’Oro dell’Unesco, Premio per la cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, L’onorificenza di Commendatore della Repubblica per meriti artistici. La Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino gli ha di recente conferito la Laurea Honoris Causa in Design eco compatibile. Ha esposto in oltre 400 mostre personali e collettive in Europa e all’estero. Le sue opere sono conservate in oltre cinquanta musei in tutto il mondo e in molte collezioni private. Insegna al Politecnico di Torino, all’Università Luiss di Roma e ha tenuto workshop e conferenze presso in prestigiose istituzioni culturali nelle maggiori capitali mondiali.

Franco Donaggio nasce a Chioggia (Ve) nel 1958. Opera a Milano come fotografo e artista dal 1979. Fin dai primi anni della sua attività professionale Donaggio privilegia e approfondisce la ricerca tecnica in ogni aspetto della fotografia; dalla camera oscura allo studio della luce nelle loro infinite possibilità estetiche, arrivando presto alla libertà espressiva che oggi più lo caratterizza nel panorama della fotografia contemporanea. Nel 1992 gli viene conferito il premio ‘Pubblicità Italia’ per la fotografia professionale di still life. Nel 1995 Donaggio realizza il suo primo importante progetto fine art intitolato Metaritratti che lo vedrà vincitore nel1996 del ‘Kodak Gold Award’ Italiano per la fotografia di ritratto. Donaggio dedica sempre maggiore attenzione alla fotografia d’autore e avvia rapporti di collaborazione con galleristi italiani, europei e americani che lo porterà ad essere presente tra i più importanti eventi d’arte fotografica internazionali: Art Miami, Photo LA, AIPAD show, New York; Art Fair, Chicago. L’artista ha realizzato molti progetti, pubblicato in varie riviste, esposto in diverse gallerie e musei in Italia e all’estero, tra le più recenti: Manege Museum, San Pietroburgo; 54° Biennale di Venezia; Museo Marliani Cicogna, Busto Arsizio (Va); Museo la Civitella, Chieti; CAMeC centro d’arte Moderna e Contemporanea, La Spezia; Forte di Bard, Valle d’Aosta; Museo Civico di Chioggia (Ve), ed altri. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private. Donaggio è stato visiting professor all’Accademia di Brera; all’università Cà Foscari di Venezia; all’Istituto Italiano di fotografia di Milano, e commissario di tesi all’Istituto Europeo di Design di Milano.