“Quattro tempi è un’installazione site specific di Alessandra Di Francesco che utilizza le scansioni architettoniche dello Spazio Foldes nel Lanificio Lanciani, sottolineandole con quattro diversi allestimenti a cui rinviano i tempi musicali: andante, adagio, vivace, stringendo.

Ai materiali trasparenti che alludono alla fluidità della musica e alla libertà dell’aria, sono associate immagini drammatiche, capaci di contrastare o alimentare la tensione che si dissolve e poi risolve, in leggerezza, grazie alla musica di quattro diversi brani musicali - dal classico al moderno - che si susseguono in loop, senza soluzione di continuità.

‘Quattro tempi’ è anche un esperimento giocato al tempo stesso su intensi frammenti di vissuto e appassionati aneliti di gioia, uno srotolarsi del nastro della propria esperienza che, tra spinte e controspinte, come in un soffitto a capriate, trova la propria via di esaudimento attraverso il consolidarsi in una struttura che è conquistata quiete”. - Giovanna Dalla Chiesa

Alessandra Di Francesco (Roma 1965), dalla sua prima mostra a Wuppertal, dove si era recata per conoscere Pina Bausch, alla quale si è ispirata in tante sue opere, ha tenuto varie personali tra le quali ricordiamo: 2013 Il fior fiore, testo di Lorenzo Canova, 3 B Gallery, Roma 2012 Mit Ihnen “come un vento che soffia senza fine” a cura di Simona Cresci ,Spazio Le cinque lune, in collaborazione con la galleria Maniero, testi in catalogo di Giovanna Dalla Chiesa, Giuseppe Frangi, Renato Nicolini. 2011 Defrente-detras, a cura di Massimo Scaringella, Centro Cultutal Inboccalupo,Buenos Aires 2010 In-vestiti, testo di Giovanna Dalla Chiesa, Galleria Maniero, Roma 2007 Stars, testo di Raffaele Gavarro, Horti Lamiani Bettivò, Roma 2003 Pas de bourrèe, a cura di Paolo Balmas, Galleria Maniero, Roma 2001 Imbastire legami crea trame segui il filo, a cura di Raffaele Gavarro, Galleria Maniero, Roma 1996 Vocazione, a cura di Cristine Ostermann, Bachstubengalerie, Wuppertal (Germania) 1993 Rievocando affermando, Stanze indipendenti, Roma 1989 Ohne Titel, Bachstubengalerie, a cura di Claudia Eike, Wuppertal (Germania) e altrettante collettive sia in Italia che all’estero.

Giovanna dalla Chiesa è storica e critica d'arte. E' stata docente di Storia dell'Arte presso l'Accademia di Belle Arti di Roma; ha collaborato con quotidiani e riviste come pubblicista indipendente e curato importanti mostre pubbliche monografiche e collettive e convegni interdisciplinari come: Allo Sport l'Omaggio dell'Arte (Giffoni Valle Piana, Salerno 2001); L'arte in Gioco (MACRO 2003); L'Età Nomade (Campo Boario, Roma 2005); Che cosa c'entra la morte ? (Aula Magna Liceo Artistico, Roma 2006: 3 Giornate di studio su Gino De Dominicis). Nel maggio del 2014 ha creato ‘Dialoghi a più voci’, una forma transdisciplinare di lettura dell'arte nel mondo globale, aperta a scienza, filosofia, antropologia, letteratura, musica, biologia, nuova geografia.