Il progetto “Risorta. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” trae il titolo dall’opera “Risorta” (2007), in cui una scultura lieve di garza e gesso fa eco alla fotografia sovrastante, richiamando più in generale la ricerca dell’autore, da anni incentrata sul tema del territorio e della memoria.

«Una fotografia plastica – scrive Raffaella A. Caruso – fatta di pieni e di vuoti […], un paesaggio in cui l’artista fa sentire la propria presenza non solo come osservatore esterno ma anche come soggetto che agisce con l’opera e nell’opera».

In esposizione, una quindicina di lavori realizzati dal 2002 al 2015, in cui l’oggetto, dato dal segno pittorico o scultoreo, si relaziona con l’apparato fotografico. Accanto alle opere tratte dalle serie “Red blood line”, “Un cuscino per sognare”, “Casa blindata”, “Risorta”, “Natura in città”, “Uno sguardo ascoltava” e “Paesaggio romantico”, anche un progetto inedito – “Raccolti” (2015) – teso ad analizzare le fratture e i cambiamenti che coinvolgono il paesaggio nel corso delle stagioni.

Pietro Iori nasce nel 1973 a Reggio Emilia, dove vive e lavora. Diplomato nel 1998 all’Accademia di Belle Arti di Bologna, prende parte ad esposizioni personali e collettive, collaborando con enti pubblici e privati. Nei suoi lavori ogni materiale utilizzato – grafica, fotografia, video, scultura – viene decontestualizzato per acquisire nuove connotazioni concettuali. Tra il 1997 e il 1998 partecipa ad un progetto interculturale a Berlino. Sempre in Germania, nel 2004, partecipa ad una collettiva presso White Box di Monaco. Nel 1998 espone all’istituto di Cultura Germanica di Bologna e nel 2004 all’Istituto di Cultura Francese di Torino, a cura di Mario Bertoni e Dispari&Dispari. È tra gli assistenti di Sol LeWitt per la realizzazione dell’opera “Whirls and Twirls 1”, wall drawing presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Gallerie di riferimento: Bonioni di Reggio Emilia ed Eidos Immagini Contemporanee di Asti, con cui partecipa a fiere nazionali ed internazionali (MIA, Milano ed Art Paris, Parigi). Tra le principali mostre si segnalano: “Contro-e-vento” (Museo del Mare, Genova, 2006), “Fotografia europea: la città e l’Europa” (Centro Internazionale Malaguzzi, Reggio Emilia, 2007, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei), “Il pittore e il pesce” (Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2008), “53esimo Premio Termoli” (Galleria Civica, Termoli, 2008, a cura di Valerio Dehò), “Il viaggiatore assente” (Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2009), “Intimate Travel” (Scavi Scaligeri, Verona, 2010), “Passo dopo Passo (Capri, 2010, a cura di Archivio Pari&Dispari, Rosanna Chiessi ed Anna Maria Boniello), “Dentro di sé, fuori da sé” (II Biennale di Video e Fotografia Contemporanea, Alessandria, 2011, a cura di Raffaella A. Caruso), “Dans l’atelier du photographe: La photographie mise en scène”(Musée Bourdelle, Parigi, 2012, a cura di Anne Cartier- Bresson), “Obbligatoriamente transitori” (Colorno Photo Life, Reggia di Colorno, Parma, 2013). Nel 2013 è presente alla “54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia”. Nel 2014 partecipa alla mostra “I have a dream” (Palazzo Reale, Milano, a cura di Melissa Proietti e Raffaella A. Caruso).