Vorrei costruirmela tutta con le mie mani, pietra su pietra, mattone su mattone, la città del mio cuore. Mi farei architetto, muratore, manovale, falegname, stuccatore, tutti i mestieri farei perché la città fosse mia, proprio mia, dalle cantine ai tetti, mia come la vorrei. Una città che mi assomigliasse, che fosse il mio ritratto e insieme la mia biografia…E tutti, appena entrandoci, sentissero che quella città sono io, che quelle strade sono le mie braccia aperte ad accogliere gli amici. L’intonaco dei muri, le persiane, gli scalini…, vorrei che fossero la parte migliore di me, i lineamenti del mio viso e del mio spirito, gli elementi fondamentali dell’architettura e della storia della mia vita. Che m’assomigliasse, e che ciascuno sentisse, vivendoci, di stare dentro di me. Casa come me… il mio ritratto di pietra

(Curzio Malaparte)

In occasione del Photo Vogue Festival, la Galleria Fumagalli presenta la mostra fotografica di Peter Welz “Portrait Malaparte”, dedicata all’imponente villa del poeta Curzio Malaparte sull’isola di Capri.

Dal 2008 l’artista tedesco Peter Welz lavora allo studio e alla ricerca di tre soggetti, che compongono i ritratti della serie Portraits: Francis Bacon, Casa Malaparte e Michelangelo Antonioni. Il primo è la “traslazione” dell’autoritratto incompiuto di Francis Bacon, il secondo quello di Casa Malaparte, infine il terzo deriva dai provini (inediti), dagli studi cinematografici e dalle riprese del film Deserto Rosso (1964) di Michelangelo Antonioni.

Il secondo ritratto, Malaparte, in mostra alla Galleria Fumagalli dal 17 novembre al 20 dicembre 2016, deriva dall’interesse e dagli studi di Peter Welz sul movimento e l’architettura, tra i quali ricordiamo la realizzazione dell’installazione “Retranslation | Final Unfinished Portrait (Francis Bacon)”, prodotta in collaborazione col coreografo William Forsythe e presentata al Musée du Louvre di Parigi nel 2005. Portando all’estremo quest‘indagine sul movimento, nella serie Malaparte Peter Welz lavora sulle definizioni e i concetti di spazio e architettura rendendo fluide anche le strutture rigide.

Casa Malaparte, è una costruzione austera, elegante e moderna, situata sull’isola di Capri su un irto e stretto promontorio roccioso, che sembra emergere direttamente dalle rocce, puntellata verso terra da una scala trapezoidale che si allunga verso il mare. Progettata dall’architetto Adalberto Libera, è considerata uno dei capolavori dell’architettura moderna, rappresentando un meraviglioso esempio d’integrazione tra modernità razionalista e ambiente naturale. La villa ha avuto ospiti illustri, tra i quali Jean Cocteau, Albert Camus, Alberto Moravia, Pablo Picasso, Palmiro Togliatti, André Breton e altri, oltre ad aver ispirato Jean Luc Godard che nel 1963 vi girò parte del film Le Mépris/Il Disprezzo, del quale è famosa la scena in cui Michel Piccoli e Brigitte Bardot, coperta solo da un libro giallo, prendono il sole sul tetto della Villa.