Si inaugura mercoledì 15 febbraio alle ore 20.00 la mostra Cuori e Vanitas alla Galleria Baroni di Milano, con la presentazione alle 20.30 a cura del professor Baroni che vede la partecipazione degli artisti selezionati per la parte contemporanea.

La mostra ripercorre nei secoli le espressioni artistiche, anche in oggetti d’uso, di due intramontabili icone - il cuore e il teschio memento mori – giungendo fino ai giorni nostri. Sono esposte opere laiche e sacre del passato dalla collezione Baroni, con gentili prestiti da Aliprandi Antichità, comprendendo i secoli tra il XVII e la prima metà del XX: dalle bottiglie per la manna di San Nicola alle più varie raffigurazioni del cuore sacro, da targhe e piatti in ceramica ad arredi, dipinti e oggetti d’uso con teschi e cuori, fino a un’intera collezione di teschi in materiali vari e di diverse epoche. Agli oggetti d’epoca si affiancano opere contemporanee selezionate da Galleria Baroni, fra cui una vanitas di Bertozzi & Casoni, una Ballerina dal cuore grande in vetroresine, alluminio e inox del pittore e scultore Claudio Colaone, il Cuore che ascolta in bronzo di Peter Porazik, un cuore e una vanitas in acciaio di Nicolò Mulazzani della Fucina di Efesto, un cuore in marmo dello scultore veronese Matteo Faben, i bianchi cuori in ceramica della faentina Fos Ceramiche e altro ancora, nel presente e in futuro, in quanto la mostra continuerà ad arricchirsi di opere fino al mese di giugno.

Gli oggetti e le opere del passato, quelli moderni e i contemporanei mettono in evidenza la fascinazione esercitata da due icone che non possono “passare di moda”, poiché puntano dritto ai temi fondanti della vita umana: Eros, la forza vitale, l’energia creatrice, e Thanatos, la morte, fine e al tempo stesso conditio sine qua non di un nuovo inizio. Apparentemente contrapposti, essi sono in realtà due aspetti interdipendenti di un unico principio, come suggerito dall’insolito connubio in mostra.