Per festeggiare la Giornata Internazionale della Guida Turistica, che cade il 21 di febbraio, le guide turistiche abilitate di tutte le città d’Italia hanno promosso anche quest'anno numerose attività gratuite, dal 16 al 24 febbraio, per portare avanti una campagna di sensibilizzazione verso la conoscenza delle nostre materie prime, esclusive,che il mondo ci invidia, cioè il gran numero di Musei di cui è dotata l'Italia, la produttività artistica di secoli e secoli , le bellezze naturali. Tesori spesso malconosciuti e sempre fragili, su cui vegliare senza sosta. Per questo il Sindaco di Ferrara, all'indomani del sisma del 2012, che ha colpito la città, ha spostato una significativa scelta di quadri da Palazzo Massari, lesionato, a Palazzo dei Diamanti, dando vita a una mostra dal titolo “Da Boldini a De Pisis”. Poi, di fronte all'obbligo di chiudere anche questo palazzo, la direzione dei musei ferraresi ha chiesto ospitalità ad altre realtà museali, per continuare a dare visibilità, se pur temporanea, di tanti capolavori di artisti di prima grandezza dell’Otto e del Novecento a un pubblico più vasto, nell'ambito di un progetto espositivo itinerante e, ovviamente, per proteggere le opere dal pericolo di ulteriori scosse sismiche.

E Firenze, la prima interpellata per i legami che alcuni artisti rappresentati in mostra avevano instaurato con la nostra città, ha accettato, per solidarietà nell'evento drammatico e, ancor più , per quello spirito di salvaguardia e valorizzazione dei beni comuni che muove le nostre migliori istituzioni. Al titolo ferrarese si è così aggiunta la voce “Firenze accoglie i capolavori di Ferrara”. Visibile fino al 19 maggio. Non era semplice l'inserimento in gallerie già molto impegnate. Malgrado ciò l'allestimento è avvenuto in tempi brevissimi, come ci si augurerebbe sempre che agisse un soccorso, suddividendo i quadri in due sedi, la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti e la Villa Bardini della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron. Quest'ultima, sede di una serie di mostre sul collezionismo d'arte ottocentesca, non ha fatto altro che proseguire su di una strada già intrapresa. Opere fra il simbolismo e le avanguardie del XX secolo, fino a De Pisis, sono state invece accolte a Palazzo Pitti e collocate vicino a opere del '900 di proprietà delle collezioni fiorentine.

Boldini e De Pisis sono i nomi più famosi e i più amati di questa esposizione, ma la selezione è ampia e varia. Citiamo Giovanni Muzzioli e i suoi Funerali di Britannico,Giuseppe Mentessi, collaboratore all'edizione Alinari della Divina commedia nel 1903; Alberto Pisa col suo Ponte di Charing Cross. Procedendo nel XX secolo, troviamo i Carrà e i Sironi.

Poco prima di Pasqua la parte della mostra posta a Villa Bardini è stata visitata dall'ambasciatore Mariano Fontecilla de Santiago Concha. Il marchese, 89 anni portati splendidamente, è arrivato apposta da Roma (dove ha partecipato all’insediamento di Papa Francesco) proprio per vedere il celebre dipinto La signora in rosa realizzato a Parigi dal pittore ferrarese Boldini nel 1916, perché la donna ritratta è sua madre Olivia, scomparsa nel 1977. Non ha saputo trattenere la commozione davanti allo splendido quadro, che non aveva mai visto prima. ‘’E’ mia madre’’, ha quasi sussurrato guardando estasiato quella signora dal corpo slanciato che sorride pensosa, elegante in un abito rosa adornato di rose e reso unico da bianche pennellate che danno luce e movimento al personaggio.

Il dipinto è una delle opere più celebri esposte, si trova sul manifesto della mostra e sulla copertina del catalogo. Un richiamo che non è passato inosservato al nobile, nel suo viaggio in Italia. Fu un quadro controverso perché, pur commissionatogli dalla famiglia Concha de Fontecilla, una volta finito l'artista se ne era innamorato a tal punto (lo considerava infatti un’opera di passaggio e di crescita della propria poetica) da non volerlo consegnare ai committenti. Nacque una causa che poi si tramutò in transazione quando Boldini cedette un altro ritratto più piccolo della bella Olivia, un’opera che oggi è in Cile proprio nella casa di Mariano, il suo unico figlio.