Dal 29 giugno al 15 settembre 2013, il Museo Comunale di Ascona ospiterà una mostra dedicata a Carol Rama (Torino, 1918).

La rassegna, curata da Mara Folini, direttrice del Museo di Ascona, e Alexandra Wetzel, profonda conoscitrice del lavoro dell’artista, presenterà 100 opere, alcune mai esposte prima, che appartengono alla sua produzione grafica più recente, realizzate nella stamperia di Franco Masoero, che per Carol Rama è stata atelier, luogo di creazione, di scambio e d’incontri.

L’iniziativa offrirà un compendio dei soggetti e delle ossessioni che l’artista ha inseguito per tutta la vita, ma concedono anche uno sguardo sul suo modo di procedere, di vivere l’arte, di prendersi gioco dei propri tormenti; sarà l’occasione per immergersi nel mondo fantastico, di bizzarrie, di racconti accennati e allusioni mitiche e leggendarie, della quasi centenaria guerriera dell’arte, insignita del Leone d’oro alla carriera in occasione della 50.ma Biennale di Venezia.

Il rapporto tra Carol Rama e l’incisione è abbastanza recente. L’artista ha approfondito questa tecnica a partire dal 1993, dopo un primo contatto avvenuto cinquant’anni prima.

In pochi anni, fino al 2005, ha realizzato più di 150 incisioni originali, ricreando il suo personale universo affollato di figure e di oggetti. Carol Rama ha esplorato fin nei suoi minimi aspetti il mezzo espressivo, sia che si trattasse di acquaforte, acquatinta, vernice molle e qualche rarissimo intervento a puntasecca, accompagnata dall’amico Franco Masoero, stampatore e pure complice delle sue sperimentazioni che trasgrediscono i confini della calcografia ortodossa. Infatti, una volta stampata, l’opera poteva diventare oggetto d’interventi successivi eseguiti a mano. Spesso queste ingerenze finali – soprattutto ad acquerello e smalto da unghie – sono diventate parte integrante della tiratura; in altri casi sono rimaste prove d’artista, arricchite o addirittura rivoluzionate da successive elaborazioni.

Molte di queste incisioni diventate “uniche” escono ora per la prima volta dai cassetti del laboratorio di Franco Masoero, dove sono nate e gelosamente custodite.

Carol Rama amava lavorare su fogli prestampati o progetti d’architettura disegnati dagli amici “affinché - afferma - mi aiutino a inventare un’immagine erotica, sentimentale, un’immagine privata insomma, ma che non sia poi così legata a me”.

Diversi lavori hanno infatti una base progettuale, realizzata con la tecnica della fotoincisione, sulla quale l’artista agiva in un secondo tempo, mettendo in evidenza il soggetto inciso.

Questo gioco tra sfondo e soggetto, tra immagine prestampata e intervento, caratterizza anche due cicli di opere uniche, esposte ad Ascona, su tela e su carta al tino. Su questi supporti sono state riportate le matrici di alcune incisioni che sono servite a Carol Rama per intervenire con pittura e collage. È il caso di La mucca pazza (2001), la serie in cui mammelle e dentature di mucca si muovono e si ripetono con ritmo musicale; o delle tele del 2002, dove l’elemento prestampato provvede a infrangere il rigore della struttura geometrica, realizzata con camere d’aria di bicicletta, con carta vetro o con qualche vecchio objet trouvé.

Accompagna la mostra un catalogo con testi di Mara Folini e Alexandra Wetzel.

Museo Comunale d’Arte Moderna
Via Borgo, 34
Ascona (CH) 6612 Svizzera
Tel. +41 091 7598140
museo@ascona.ch
www.museoascona.ch

Orari di apertura
Martedì - Sabato
10.00 - 12.00 e 15.00 - 18.00
Domenica e festivi 10.30 - 12.30
Lunedì chiuso