Attraverso un abile utilizzo di photoshop accompagnato da una passione per la storia dell’arte, il giovane artista ucraino Alexey Kondakov (Donetsk, 1984) dal 2014 si diverte a inserire nei caotici contesti urbani della capitale Kiev soggetti e figure bucoliche prese in prestito da dipinti appartenenti a correnti artistiche risalenti a svariati periodi storici. Il risultato? Degli eleganti collages digitali che rendono incantevoli i paesaggi fotografati dal creativo ucraino che aveva confessato alla rivista americana Forbes di essersi, in tenera età, sempre annoiato nei musei. Con il tempo di sicuro deve aver cambiato idea dato che è riuscito a regalare al pubblico degli originali racconti visivi che indagano il tessuto urbano contemporaneo.

Il progetto, dal titolo The Daily Life of Gods (la vita quotidiana degli dei), inizia con lo splendido dipinto Madonna con bambino e angeli (1881, Getty Center, Los Angeles) di William-Adolphe Bouguereau in cui la Vergine, confortata dalla musica angelica, viene trasferita all’interno di un desolato vagone della metropolitana dell’ex città sovietica. Il lavoro si ispira all’ottocentesca Art Pompier, corrente artistica rappresentata da pittori accademici molto conosciuti e amati dal pubblico come il francese Bouguereau, ma anche da altri esponenti di spicco quali Jean-Léon Gérôme o Alexandre Cabanel, solo per citarne alcuni. Altre opere che hanno suggestionato l’artista ucraino risalgono al ‘500 italico, ed ecco quella che sembra, nella cornice di uno squallido sottopassaggio cittadino, una spietata aggressione mortale direttamente colta dalla Decollazione di San Giovanni Battista (1608, Cattedrale di San Giovanni, La Valletta) eseguita da Caravaggio.

Altro grande classico rivisitato è l’intrigante e patetico Bacio, questa volta ambientato a bordo di un treno, del pittore romantico Francesco Hayez (1859, Pinacoteca di Brera, Milano). Infine, un tuffo nella Gouden Eeuw, il secolo d’oro olandese, corrispondente al 1600, un periodo irripetibile durante il quale il commercio, le scienze e le arti dei Paesi Bassi hanno avuto la loro massima espressione. Un’età ricchissima dove erano attivi pittori del calibro di Rembrandt, Vermeer e Caesar van Everdingen, quest’ultimo scelto da Kondakov per ambientare un opulento banchetto organizzato da Bacco accompagnato dalle sue ninfe (1658-70, Museum Kunstpalast, Düsseldorf).

L’artista nel 2016 ha lavorato anche in Italia realizzando dei divertenti fotomontaggi ispirandosi a vari scorci della città di Napoli. Successivamente è stata organizzata una mostra all’interno degli spazi del museo Pan (Palazzo delle Arti Napoli) dall’associazione ShowDesk. Si tratta della prima personale di Kondakov nella penisola italica, tappa conclusiva di un progetto di residenza d’artista che ha visto la creazione di 16 opere inedite. Il risultato sono una serie di lavori evocativi e surreali che si sposano armoniosamente con l’ambientazione urbana della città partenopea. Una reinterpretazione di Napoli attraverso gli occhi di classici ed eleganti dipinti prevalentemente ottocenteschi. Kondakov, sempre per il magazine Forbes, ha dichiarato di voler proseguire i suoi propositi artistici attraverso la realizzazione di inediti adesivi ispirati alle miniature e alle illustrazioni medievali e che saranno collocati sulla segnaletica stradale.

Ora però il tempo delle parole è giunto al termine. Ecco una serie di opere eseguite dall’artista ispirato dalle strade di Kiev e Napoli poiché la diretta visione di questi affascinanti e coinvolgenti lavori è l’unico modo per poter apprezzare l’arte di Alexey Kondakov.