ESH Gallery è lieta di presentare Blu. Segni dal mare, una collettiva di artisti che si confronteranno con il tema del mare e l’universo a esso connesso attraverso tecniche e materiali diversi. Accanto a nomi già noti nell’ambiente della galleria viene presentata anche una rosa di artisti internazionali il cui lavoro entrerà per la prima volta in sintonia con l’anima di ESH.

Il titolo della mostra presenta un esplicito riferimento all’acqua, elemento naturale ricco di significati simbolici, che fin dall’antichità assume un ruolo fondamentale nella storia dell’arte. L’acqua, oltre a rappresentare la fonte d’ispirazione per gli artisti presentati, appare anche come uno degli elementi principali su cui si fonda la cultura e la spiritualità zen, motivo che costituisce uno dei punti di riferimento nel programma espositivo della galleria.

Da sempre ESH Gallery si concentra sul lavoro di artisti che trovano nell’estetica orientale un elemento caratterizzante della loro ricerca, sia per i riferimenti alla natura, sempre presente in senso figurativo o puramente concettuale, sia per l’indagine spaziale che tutti i lavori proposti vanno ad affrontare. Osserviamo così come i segni del mare vengono interpretati dal giapponese Tanoue attraverso oggetti scultorei in ceramica. Le opere dell’artista si caratterizzano per la forma avvolgente che ricorda la struttura della conchiglia imitandone l’involucro protettivo; lo smalto blu usato per decorare la superficie richiama invece il colore del mare, soggetto comune nell’arte giapponese, simbolo di nascita e sorgente di vita.

L’acqua e l’universo marino sono rappresentati sia figurativamente – i cavallucci marini di Alice Zanin e le madrepore di Rossato e Forges Davanzati sono un esempio – sia simbolicamente nel lavoro della ceramista Angela Mellor che per mezzo della porcellana Bone China richiama nella texture delle superfici la forma e il movimento delle onde.

Eccoci allora trasportati in un luogo magico in cui lasciarci cullare dalle onde di Ōki Izumi. Sculture in vetro verdazzurro immerse in un’inedita installazione che, messe a confronto con l’opera Water and Sand del duo Vezzini & Chen, trasportano lo spettatore in un’atmosfera suggestiva definita dagli effetti di luce tipici del paesaggio subacqueo.

A dimostrazione del sempre più diffuso interesse per il mondo del gioiello contemporaneo, la galleria, che già da due anni organizza la mostra Walking Treasures – Tesori da passeggio, presenta anche una selezione di gioielli scultorei della cinese Wanshu Li, vincitrice del Joya Award 2017 di Barcellona, uno dei premi più prestigiosi dedicati al settore.

Le creature marine realizzate dall’artista, simili a meduse dai colori fluorescenti, s’immergono nello spazio relazionandosi con le atmosfere sfocate dei paesaggi “liquidi” di Reiko Tsunashima, creando nello spettatore un’esperienza multisensoriale.

La galleria, nata con l’obiettivo di esplorare il campo al confine tra arte contemporanea e arte decorativa, si fa così portavoce di un settore ormai sempre più in voga, il contemporary craft. Spaziando dalla ceramica, al vetro, al metallo fino ad arrivare al gioiello contemporaneo, la galleria si muove ancora verso la ricerca di artisti che mettono la lavorazione del materiale al primo posto per sperimentare nuovi modi di concepire le arti visive.

Artisti presentati: Claudio Destito, Andrea Forges Davanzati, Wanshu Li, Angela Mellor, Ōki Izumi, Filippo Rossato, Aki Rusu, Fumie Sasai, Shinya Tanoue, Reiko Tsunashima, Vezzini & Chen, Alice Zanin.