Galleria Continua è lieta di esporre per la prima volta ai Mulini una personale dell'artista Nedko Solakov. Questa mostra presenta i suoi «Dipinti di tempo fa» (Paintings from Long Ago) che risalgono a prima e dopo il 1989, anno che diede bruscamente fine alla suddivisione binaria del mondo con la dissoluzione dell'U.R.S.S. rivelando il dominio di una singola utopia, quella capitalista.

Tramite un pensiero chiaro e limpido, Nedko Solakov mette in discussione l'ordine del mondo. Il lavoro poetico dell'artista si caratterizza da una padronanza fine ed intelligente dell'ironia, grazie alla quale possiede una certa lungimiranza riguardo il sistema e i suoi ingranaggi. Tutta la sua opera è una narrazione dall'umorismo pungente, a volte malinconico. L'artista è un grande narratore che mostra un desiderio inevitabilmente poetico di racconti brevi, aforismi, descrizioni comparative, giochi di parole e doppi sensi semantici, che formano elementi caratteristici del suo linguaggio.

Dentro l'ampia varietà di disegni, dipinti, performance e installazioni, Solakov usa uno stile ironico, metaforico e polisemantico per analizzare il ruolo e le contraddizioni inerenti non solo al sistema dell'arte contemporanea, ma anche alle «verità» collettive e alle norme sociali legate all'esistenza umana. Combina la sua educazione tradizionale con delle pratiche concettuali per creare opere complesse, sfaccettate, dallo spirito vivace.

La decina di opere esposte sfiora ciascuna delle nostre chimere: l'assurdità e la tenacia di una paura irrazionale come quella dell'artista di prendere l'aereo in Fear, 1987; la compartimentazione e la ripetizione generata dalla burocrazia del potere in Hierarchy, 1988, dove varie tele disposte in piramide ci insegnano come la defecazione dell'essere in alto della scala sociale si perpetua sulle classi che gli sono inferiori, così come le successive. O ancora le dinamiche di gruppo, i legami tra il collettivo e l'individuo che attraversano le nostre vite, in Associates e Family, entrambi del 1991, composizioni sequenziali in 9 caselle che narrano delle cene di famiglia, orgie, raduni festivi o politici, o l'infinita solitudine di un uomo seduto sul water. Il lavoro di Nedko Solakov risuona intensamente con i temi del fallimento e della disillusione, fatalità sentite nel momento del rovescio politico della fine del secolo scorso che si è verificato inoltre in Bulgaria, paese che l'artista non ha mai lasciato.

L'artista lascia ugualmente la sua traccia negli spazi di questa esposizione. Disegna e scrive sui muri delle storie che riguardano e descrivono la vita quotidiana, ma ugualmente la questione più profonda dell'essere. Giocando tra autobiografia et autofinzione, queste iscrizioni infondono il dubbio e la curiosità nel visitatore. Sin dagli inizi degli anni 1990, Nedko Solakov (nato nel 1957 a Tcherven Briag, in Bulgaria, vive e lavora a Sofia) ha esposto in Europa e negli Stati Uniti. La sua opera è stata presentata ad Aperto'93 (Biennale di Venezia); alla 48a, 49a, 50a e 52' edizione della Biennale di Venezia; la 3a, la 4a e la 9a Biennale di Istanbul; Sào Paulo'94; a Manifesta 1, Rotterdam; la 2a e la 4a Biennale di Gwangju; alla 5a Biennale di Lione; a Sonsbeek 9, Arnhem; alla 4a e la 5a Biennale di Cetinje; alla la Biennale di Lodz; 7a Biennale di Sharjah, Emirati Arabi Uniti; alla 3a Biennale di Tirana; alla 2a Biennale di Siviglia; alla 2a Biennale di Mosca; nel documenta 12; alla 16a Biennale di Sydney; al Prospetto 1 alla Biennale di New Orleans; alla Biennale di Singapore del 2011; alla dOCUMENTA (13); alla Triennale di Kathmandu e alla la Biennale Internazionale d'Arte Contemporanea di Riga.

Ha presentato mostre personali al Museu do Chiado di Lisbona; a Stichting De Appel, Amsterdam; CCA Kitakyushu, Giappone; al Museo Nazionale di Arte Contemporanea Reina Sofia, Madrid; Museo di Israele, Gerusalemme; al Santa Monica Art Center, Barcellona; al Kunsthaus di Zurigo; al Castello di Rivoli, Italia; alla Sofia City Art Gallery; alla Galleria Borghese, a Roma; Salzburger Kunstverein, Austria; al BOZAR, Bruxelles e ICA Sofia. Nel 2003-2005 è stata presentata un'importante mostra A 12/13 (and even more) YearSurveyal Casino Luxembourg, al Rooseum Malmoe e al OK Centrum Linz. Nel 2008-2009, la mostra personale Emotions è stata esposto al Kunstmuseum di Bonn, al Kunstmuseum di St. Gallen e all'istituto Mathildenhoehe di Darmstadt. Nel 2011-2012, la sua retrospettiva All in order, with Exceptions è stata presentata alla Ikon Gallery di Birmingham; presso la Fondazione Galleria Civica di Trento (All in (my) Order, with Exceptions), allo S.M.A.K., Gand e alla FundaGh de Serralves, Porto. Le sue opere fanno parte delle collezioni di oltre cinquanta musei e collezioni pubbliche internazionali, tra cui il MoMA di New York, la Tate Modern di Londra e il MNAM - Centre Pompidou di Parigi.