La riflessione nata dalla volontà di un ritorno al tradizionale, che faccia da raccordo tra il mondo contemporaneo e il mondo antico, muove una nuova ricerca di He Sen. Un’esplorazione figurativa in netto contrasto con la perfezione formale e l’iperrealismo dei lavori precedenti che da forma al desiderio di un ritorno al proprio passato, da tempo dimenticato e sovrastato dallo sviluppo e dalla modernizzazione della Cina.

Attraverso una rielaborazione formale, He Sen si appropria dell’unicità delle immagini dei grandi maestri della tradizione cinese sintetizzandole e conferendogli una nuova dignità. Fonte di ispirazione sono soprattutto Xu Wei e Zhu Da. Il primo, definito da molti “padre della pittura cinese moderna”, era un pittore della dinastia Ming, epoca che vide il rifiorire delle arti e della necessità di recuperare un’identità nazionale.

Zhu Da, artista di un secolo successivo appartenente alla dinastia Quing, era noto per l’abilità di rendere le sue immagini con poche pennellate, sicure e definite. Il percorso di esplorazione di He Sen parte da qui: antiche immagini ad inchiostro in bianco e nero di piccole dimensioni, alle quali attribuisce nuova autorevolezza e solennità trascendendole, rielaborandole sulla superficie di ampie tele, in cui il colore, invece, acquista predominanza e diventa espressione di una nuova ricerca.

Una ricerca incentrata sul suo utilizzo e le infinite combinazioni cromatiche, assolutamente inedite nel panorama mondiale. Gli accostamenti sorprendenti delle fasce orizzontali o verticali sembrano delineare dimensioni spazio-temporali diverse sulla stessa superficie sulla quale si muovono i soggetti e rimandano allo studio di contrapposizione cromatica della scuola minimale americana o dell’astrazione geometrica tedesca, chimando in causa artisti come Gunther Förg.

Il colore ad olio è steso a pennello o a spatola secondo un’alternanza stilistica, frutto di una ricerca divenuta centrale nel lavoro dell’artista. In una stessa immagine si affrontano pennellate molto diluite che ricordano la tradizione della decorazione cinese ad inchiostro, pennellate dense di matrice impressionista e stesure di pittura a spatola che derivano dallo studio dall’indagine sulla pittura moderna americana. Se da un lato la leggerezza e la raffinatezza del segno quasi acquerellato esaltano l’antica tradizione, dall’altra l’originale e molteplice sperimentazione tecnica, conferisce un’inedita matericità e tridimensionalità al passato.

Il fascino della natura, da sempre fonte primaria di ispirazione artistica cinese, è il soggetto di questi lavori. Fiori, alberi, paesaggi si fondono con temi ripresi da immagini regali e sono raccontati attraverso l’uso di colori vivaci che si discostano completamente dalla realtà seguendo l’antico modello cinese. In questa serie di lavori He Sen abbandona l’intento ideologico delle allusioni alla politica e alla società contemporanea, in favore di una ricerca di originalità e della creazione di un rapporto diretto con i suoi antenati che proietti l’arte tradizionale cinese verso il contemporaneo, preservandola per il futuro.