Chen Zhen (Shanghai, 1955 – Parigi, 2000) è una delle principali figure che dalla fine degli anni Ottanta ha superato il divario tra l’espressività artistica orientale e quella occidentale, influenzando un’intera generazione di artisti a livello internazionale. Dopo essersi trasferito a Parigi nel 1986, ha arricchito la sua ricerca approfondendo il rapporto tra spiritualità e moderna cultura capitalista. Ha inoltre sviluppato una personale iconografia del corpo umano, alternando l’impiego di diversi materiali – come legno, terra, acqua, tessuto e vetro – a quello di oggetti di uso quotidiano – come giornali, vestiti, sedie e medicine.

La retrospettiva in Pirelli HangarBicocca presenterà un’ampia selezione di installazioni di grande scala realizzate a partire dagli anni Novanta fino alla sua prematura scomparsa. Queste opere monumentali, fulcro della produzione dell’artista, riflettono sui principi organici e i processi ciclici che caratterizzano le diverse fasi dell’esistenza umana.

Le sue mostre personali sono state presentate nelle più importanti istituzioni di rilievo internazionale, tra cui Rockbund Art Museum, Shanghai (2015); Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto, Kunsthalle, Vienna [mostra itinerante] (2007-08); Palais de Tokyo, Parigi (2003–04); Pac – Padiglione d’arte contemporanea di Milano, Milano, MoMA PS1, New York (2003); Serpentine Gallery, Londra (2001); GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino (2000); New Museum, New York (1994). Le sue opere sono state incluse in numerose collettive presso prestigiose istituzioni, tra cui Solomon R. Guggenheim, New York (2017-18); Ullens Center for Contemporary Art, Pechino (2007-08); Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi (2000 01); Witte de With Center for Contemporary Art, Rotterdam (1994); Grand Palais, Parigi (1988). Ha inoltre partecipato alla 4a Biennale di Lione, 2a Biennale di Gwangju (1997); diverse edizioni della Biennale di Venezia (2009, 2007, 1999); 3a Asia-Pacific Triennial of Contemporary Art, Brisbane (1999-2000).