I lavori di Michelangelo Pistoletto, tra i maggiori protagonisti della scena artistica internazionale e quelli del padre Ettore, apprezzato pittore di paesaggi e nature morte, rappresentano il punto di partenza di un serrato confronto sul tema del rapporto padre e figlio, declinato in molte delle sue implicazioni e sfumature.

La mostra Padre e Figlio1 si articola in tre luoghi emblematici del territorio biellese: Palazzo Gromo Losa, storica dimora signorile restaurata e messa a disposizione della città dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e Casa Zegna a Trivero, sede dell’archivio storico e spazio espositivo dell’omonima fondazione.

Michelangelo Pistoletto afferma: “Il punto è questo: si tratta di lasciare un’eredità ai padri”. E il curatore Alberto Fiz racconta nel dettaglio il significato di questa iniziativa: “La mostra, ricca e variegata, consente una lettura a più livelli, rispetto a un tema di grande attualità. Partendo dal dialogo tra Michelangelo Pistoletto e suo padre, è possibile interrogarsi sui concetti di tempo storico e tempo soggettivo, ma anche sulla necessità di accettare le differenze da cui può scaturire, persino, un’intima complicità”.

Padre e Figlio presenta oltre cento opere tra dipinti, quadri specchianti, installazioni, lightbox, video e fotografie. Spiega ancora il curatore: “A Palazzo Gromo Losa, si affrontano sia a livello emotivo-affettivo, sia a livello filologico-artistico alcuni aspetti che sono il ritratto, l’autoritratto, la riflessione, il tempo; e poi fondamentalmente quest’ idea che non è mai un rapporto unidirezionale ma è sempre un viaggio di andata e ritorno tra Michelangelo e suo papà”. E in questa prima tappa del percorso espositivo, dopo un’introduzione dedicata al tema del ritratto e dell’autoritratto, si sviluppa il dialogo tra le nature morte di Ettore con una serie fondamentale dei Quadri specchianti realizzati dal 1963 al 2017 da Michelangelo tra cui Padre e madre del 1968 dove compaiono i due genitori visti di schiena.

Casa Zegna a Trivero è luogo di un omaggio a Ettore Pistoletto Olivero: all’interno dell’edificio, in un suggestivo allestimento, vengono esposti per la prima volta in una mostra pubblica, i dipinti dell’artista risalenti al biennio 1952-1953, raffiguranti le tappe per la realizzazione della Panoramica Zegna, uno straordinario percorso ambientale voluto da Ermenegildo Zegna e ancora oggi integrato dal grande parco naturale dell’Oasi Zegna. “Si tratta fondamentalmente di un omaggio a Ettore che passa attraverso l’idea del paesaggio, un altro dei temi importanti della sua pittura e il ciclo pittorico più importante di Ettore, i dieci dipinti su L’Arte della lana. Attraverso questi dipinti che sono concepiti in realtà come affreschi Ettore costruisce e racconta la storia della lana ambientandola nella Firenze rinascimentale. Un rapporto con il tempo ancora più evidente perché all’interno di queste opere Ettore inserisce una serie di elementi legati alla Famiglia e al contesto contemporaneo. E all’interno di questa mostra poi c’è il paesaggio della realtà, l’opera di Michelangelo che dialoga con tutto ciò che è Metamorfosi, dove per l’occasione Michelangelo realizza una nuova versione di un lavoro storico del 1976, con un’installazione di oltre tre metri con una pila di stracci e vestiti usati e divisi a metà” approfondisce Alberto Fiz.

Tre sedi diverse per una grande mostra che si può vedere in momenti diversi con un unico biglietto. Cittadellarte-Fondazione Pistoletto conclude il percorso. Come descrive il curatore: “È un altro momento fondamentale nel grande laboratorio di idee e progetti, ideato nel 1998 da Michelangelo Pistoletto e il punto di partenza è la ricostruzione di Padre, figlio e creatività una delle installazioni del ciclo Le Stanze realizzato nel 1975 nella galleria Christian Stein. E poi tutta una serie di progetti multimediali che raccontano Visible e Unidee intervallati da una serie di ritratti di Ettore tra cui Le tre figlie di Zegna, gruppo di famiglia dipinto nel 1929 proveniente dal Mart e mai esposto prima”.

Alle mostre sono presenti anche tre interventi video.

Il Museo Nazionale del Cinema in occasione della Notte Europea dei Musei e della Giornata Internazionale dei Musei – ICOM ha presentato il 18 maggio l’anteprima del film Autoritratto attraverso mio padre (2019, 27’), conversazioni tra Michelangelo Pistoletto, Alberto Fiz e Anna Zegna per la regia di Chiara Battistini e prodotto da Art + Vibes, un documento essenziale per comprendere la formazione di uno dei più noti maestri internazionali che attraverso i Quadri specchianti ha creato una nuova relazione tra l'artista e la società, tra l'io e gli altri.

1 Padre e Figlio a cura di Alberto Fiz fino al 13 ottobre in tre sedi prestigiose per un unico progetto espositivo realizzato da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna.