RITAURSO Artopiagallery presenta la doppia personale delle spagnole Irma Álvarez-Laviada e Miren Doiz per la prima volta invitate a confrontarsi con gli spazi della galleria e a porre in dialogo i propri lavori. Entrambe le artiste sviluppano la loro ricerca a partire dalla pittura traslata sui materiali e portata a occu- pare lo spazio nelle sue tre dimensioni. Gli oggetti impiegati, spesso elementi di recupero come buste di plastica, ritagli di cartone o frammenti di legno, sono intesi come strumenti base della composizione pittorica o scultorea.

Il lavoro di Irma Álvarez-Laviada ri ette sulla materialità della pittura interrogando le modalità di vi- sione, esperienza e comprensione dell’arte e del suo sistema. L’assenza sica dell’opera è la risorsa creativa della sua ricerca, l’occasione per pensare a nuove con gurazioni e possibilità espresse nell’uso di elementi come buste e fogli di plastica e cartone - materiali tradizionalmente deputati all’imballaggio, all’archiviazione e alla movimentazione delle opere. Il movimento transitorio dell’arte colto nel “negativo” spaziale occupato temporaneamente dal “positivo” dell’opera acquisisce un nuovo statuto, e i materiali rivelatori stabiliscono un rapporto con lo spazio espositivo pur mantenendo la propria autonomia.

Anche Miren Doiz ha sviluppato una ricerca volta a sovvertire i modi tradizionali della pittura, esploran- do ed espandendo i suoi limiti a diversi media: fotogra a, installazione e scultura. Ponendo lo spazio e le forme di percezione al centro del proprio lavoro, i luoghi diventano parte integrante del suo gesto pit- torico che in essi si dissolve per trasformarli in maniera quasi invisibile. Minimi ed essenziali gli interventi a-pittorici fanno emergere lo spazio nella sua differenza, per annullare il con ne tra ciò che c’era prima e ciò che viene dopo. La pittura da bidimensionale diventa tridimensionale, si decostruisce e ricostruisce attraverso gli oggetti e gli spazi per inglobarli assieme all’osservatore.

La mostra One Thing is presenta il lavoro delle due artiste in maniera continua, senza imporre una netta distinzione tra lo spazio espressivo dell’una e dell’altra, che si espande all’unisono sui due piani esposi- tivi. Dopo le mostre all’Accademia di Spagna a Roma, Irma Álvarez-Laviada nel 2011 e Miren Doiz nel 2018, e per questa anche all’Istituto Cervantes di Milano nel 2008, questa è la loro prima doppia per- sonale in una galleria Italiana.

Irma Álvarez-Laviada (Gijón, 1978) ha una laurea in Belle Arti all’Università di Vigo, vive e lavora a Madrid. Fino al 14 luglio la sua mostra The space between things è visitabile alla Fundación Cerezales Antonino y Cinia FCAYC (León). Nel 2012 ha ottenuto il Fellowship della Royal Academ y of Spain a Roma e nel 2014 lo Scolarship della House of Velázquez. Nel 2017 ha ricevuto una delle otto borse di studio per progetti artistici della Marcelino Botín Foundation. Nel 2017-2018, il French Ministry of Culture (Culturefrance) le ha assegnato una borsa di studio per la residenza presso la Cité Internationale des Arts di Parigi. Il suo lavoro è stato premiato in diverse occasioni e ha partecipato a numerose mostre collettive. Nel 2018 espone il progetto Reversibility and Utopia premiato dalla Marcelino Botín Foundation presso il Botín Center di Santander. Del 2017 sono le personali Something to see, something to hide alla Fondazione RAC Foundation (Pontevedra) e il progetto The Hejduk Line, per City of Culture of Galicia. Nel 2015 ha realizzato un solo show a LISTE International Fair di Basilea con Agustina Ferreyra Gallery.

Miren Doiz (Pamplona, 1980) ha una laurea in Belle Arti all’Università dei Paesi Baschi, vive e lavora a Madrid. Ha vinto il Premio DKV alla Estampa Contemporary Art Fair 2015 e negli ultimi anni è stata nalista al Pepe Estév- ez Art Competition (2015), ha ricevuto una sovvenzione dalla Fondazione Pollock-Krasner (2014), è stata selezio- nata per la Biennale della fotogra a Puri cación García (2010), nell’Archivo de Creadores de Matadero, Madrid (2009) a cura di David Barro, e nel concorso di arti visive Injuve (2008). Ha ricevuto sovvenzioni dal Government of Navarra (2006), il secondo premio per Gatherings of Young Artists di Navarra (2005) e il secondo premio per la Young Artists Hall di Pamplona (2003). Le sue più recenti mostre personali includono: ARCO Lateral, Lateral Restaurant, Plaza de Santa Ana, Madrid (2014); Gabinete Estampa, Foro Sur, Galería Moisés Pérez de Albéniz (2013); Visto y no visto, Galería Moisés Pérez de Albéniz, Pamplona; Montar, desmontar, Horno de la Ciudadela, Pamplona (2012); Panorama 10, Intervento a Casa del Almirante de Tudela (2010).