La pandemia di Coronavirus che sta flagellando l’intero pianeta costringe i suoi abitanti, per evitare possibili contagi, a trascorrere lunghi periodi chiusi in casa o a lavorare con il terrore di prendere infezioni. L’emergenza sanitaria ha avuto inevitabilmente delle ripercussioni sull’economia, sulla politica, ma soprattutto sullo stato psichico della popolazione, suscitando forti emozioni, in particolare di tristezza e paura.

Sull’argomento sono state realizzate migliaia di trasmissioni televisive, articoli giornalistici, inchieste e volumi fotografici che mettono in risalto le città e i monumenti privi di individui. Sui social media, inoltre, le persone hanno manifestato sentimenti di disagio, ma anche di rabbia, emersa dalla situazione di esclusione sociale e isolamento. Anche gli artisti più sensibili hanno sentito il bisogno di manifestare il loro malessere conseguenziale alla crisi del coronavirus realizzando apposite opere, alcune delle quali esprimono persino sentimenti positivi, come la speranza nei vaccini, la gratitudine nei confronti dei medici e degli operatori sanitari, il senso di orgoglio nazionale per la resistenza dimostrata nella difficile situazione.

Il concorso

L’ambasciata d’Italia a Mosca, insieme all’associazione russa “Anima. Centro di innovazioni culturali” e a “Scuole di Roma”, in partenariato con Renaliart (Rete Nazionale Licei Artistici), ha appena promosso il concorso artistico Mosca-Roma 2020. Riflessi. Il concorso ha come oggetto l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di opere artistiche grafico-pittoriche sul tema “Riflettere, riguardare il mondo all’epoca della pandemia”.

L’iniziativa mira quindi a stimolare una riflessione attraverso l’interpretazione data dai giovani artisti all’esperienza della pandemia che ha colpito l’intero pianeta e al periodo del lockdown. Intende quindi far conoscere le meditazioni, il carico emotivo e psicologico, che ragazzi creativi delle due capitali hanno avuto a causa del Covid-19, capace di mettere in pericolo le loro vite e le persone che amano, in particolare quelle più fragili, di attivare la solitudine, di consentire il contatto con il mondo esterno quasi esclusivamente per via telematica, iniettare la paura per un domani certo diverso da come fino a oggi inteso.

Il concorso raccoglie virtualmente i lavori di un cospicuo numero di ragazze e ragazzi dei licei artistici delle due capitali, dando la possibilità di partecipare con una o due opere grafico-pittoriche, capaci di illustrare come in uno specchio, riflessi di immagini, raccoglimenti e contenuti di giovani artisti italiani e russi su questo tempo di pandemia.

Molti gli allievi partecipanti che, con la supervisione degli insegnanti di riferimento, hanno approfondito l’argomento elaborando questo vissuto problematico che chiede anche all’arte e soprattutto ai giovani artisti un contributo sensibile e riflessivo che supera universalmente le distanze e i confini geografici, unendosi negli stadi d’animo, nelle emozioni e nel turbamento. Tuttavia, con il desiderio di rigenerazione attraverso elaborati artistici che raccontano attraverso le immagini e i colori, sentimenti e speranze che chiamano il mondo intero a raccogliersi per uscire dal buio e ritrovare la luce, quella luce realizzata da tutti i colori, che riflette illuminando anche l’anima.

L’euforia e l’interesse con cui gli allievi dei licei di Roma e provincia hanno risposto, restituisce la speranza per un futuro prossimo, dove i docenti si sono dimostrati guida essenziale e insostituibile che ha sostenuto e incitato, anche nella didattica on line, il desiderio e le motivazioni dei giovani di continuare a sognare invitandoli a raffigurare e simboleggiare i propri pensieri attraverso le varie forme artistiche che da sempre, nel mondo, hanno contraddistinto l’Italia come luogo della genialità e della creatività.

Il contributo dei licei artistici

Tutti i licei artistici statali di Roma hanno partecipato all’evento, tra questi: “Enzo Rossi”, “Ripetta”, “Confalonieri-De Chirico”, “Donato Bramante”, “Caravaggio”. In provincia di Roma abbiamo l’adesione di: “Pablo Picasso” di Pomezia; “Amari Mercuri” di Ciampino-Marino; “San Giuseppe”, Paritario di Grottaferrata e molti altri.

Il liceo statale “Giulio Carlo Argan”, tra le maggiori scuole artistiche di Roma, si è particolarmente distinto per numero di partecipanti e qualità delle opere presentate, siano esse grafiche che pittoriche. Si tratta dell’unico istituto pubblico in italia intitolato ad uno dei più importanti storici e critici d’arte del Novecento, Giulio Carlo Argan (1909-1992), non nuovo a simili esperienze, organizza infatti ogni anno significative mostre in siti prestigiosi esponendo le più rilevanti opere degli studenti. Solo a titolo di esempio, nel 2018 ha allestito all’università di Roma La Sapienza, al Museo dell’arte classica - Gipsoteca, la mostra Arte alimentazione e salute; nel mese di giugno del 2019 ha ideato la mostra Metamorfosi, 2000 anni di Ovidio, allestita nel complesso monumentale di Santa Maria dell’Orto in Trastevere.

In questo periodo di profondi mutamenti sociali e personali, dove globali trasformazioni dettano una fase nuova di interpretazione e riflessione, appare molto importante che tutti i licei artistici di Roma e provincia, abbiano voluto offrire un tangibile segno dell’estensione del proprio impegno programmando il coinvolgimento dei suoi allievi nel concorso-mostra Mosca-Roma. Riflessi.

Le opere

Tra le opere realizzate abbiamo quella di Angelica Maria Luciani che in Rinascita (digital art) rappresenta mani sollevate di giovani che gettano all’aria mascherine dipinte con i colori delle bandiere italiane e russe, volendo affermare che la speranza prende forma e l’uomo ritrovando la propria libertà avrà un futuro più consapevole della sua fragilità. In Verso la luce (digital art), Anastasia Maria Luciani, delinea due uomini, uno davanti alla skyline di Roma l’altro, riflesso, di Mosca, che hanno perso l’orientamento a causa della pandemia, ora si dirigono verso una nuova luce che è speranza per il futuro.

Sebastiano Borrello, nell’opera Controllo (tempera su tela), descrive la sua angoscia: avere occhi ovunque, restando teso e vigile per osservare tutto, spinto dalla paura che qualcosa sia fuori posto e che qualcosa di brutto possa accadere. In Derealizzazione giovanile (tempera e pennarelli su tela), Veronica Lucchetta rappresenta un ragazzo in sembianze disumane e in piena crisi psicologica: la tristezza e la solitudine arde nel suo animo.

Arianna Galdi, in Arte contra virus rappresenta in maniera allusiva, attraverso software di grafica, quanto anche il mondo dell’arte abbia subito le conseguenze della pandemia. In Moda in lockdown (matite, penna gel bianca su carta), Martina Colella, rappresenta il mondo del lavoro che si è fermato a causa del Covid-19; nel disegno è raffigurata una modella che non può sfilare ed è rassegnata nella sua malinconia.

Sofia Pirco in Donna con mascherina d’oro sottolinea l’importanza di indossare le mascherine, proprio come sta facendo la celebrità raffigurata nel disegno (matite colorate e penna gel bianca su carta). In Lavoriamo insieme, per riscoprire i colori del mondo (disegno digitale), Greta Marcelloni enfatizza il ruolo e le responsabilità avute dagli operatori sanitari in questa crisi senza precedenti. Abbiamo inoltre Giulia Monni, Serenità dell’immaginazione (disegno digitale); Laura Casani, Fondale infinito nell’animo (disegno digitale); Chiara Nisci, Nella mia mente (acrilico su cartone telato) e decine e decine di altre apprezzabili e rilevanti opere.

Tutti i lavori presentati dagli studenti italiani esteriorizzano una meditazione sui cambiamenti della vita, dei legami tra le persone e gli Stati che si sono verificati come effetto delle limitazioni negli spostamenti, della quarantena, dei rapporti umani, della malattia e della morte, della chiusura delle scuole e la consequenziale “didattica a distanza”, che da circa un anno ha messo i ragazzi davanti ad una prova che impone profonde meditazioni e l’esigenza di una rinascita.

La sinergia

C’è una grande attenzione in Russia, ma in generale nel mondo, per tutto quello che di creativo l’Italia produce ed in modo speciale per l’arte, apprezzata da sempre sotto tutte le forme. In particolare, sull’arte contemporanea dei giovanissimi, c’è interesse ancora maggiore, pertanto l’evento in questione sarà una magnifica occasione per far conoscere il valore degli allievi delle nostre scuole per un’occasione di scambi con i colleghi russi che speriamo possa realizzarsi, anche fisicamente, in un prossimo futuro.

L’impegno degli organizzatori del concorso si proietta nell’intento di trasmettere ai giovani studenti l’importanza di raggiungere l’obiettivo di un’elevata formazione artistica e culturale che porti gli allievi dei licei artistici verso una competenza ma anche una consapevolezza di poter costruire dialoghi, progettualità e condivisione superando i confini dello spazio fisico, per diffondere e inseguire sempre la “bellezza”.

Il concorso Mosca-Roma. Riflessi non ha però soltanto l’obiettivo di incentivare lo scambio umano e culturale indispensabile a una dimensione internazionale della nostra creatività o di far conoscere al pubblico russo la nostra produzione artistica giovanile, è anche l’occasione per mostrare ai nostri amici russi che l’Urbe non è soltanto la città, a tutti nota, dell’antichità classica e della cristianità, ma è persino la capitale di una contemporaneità sempre più feconda e ambiziosa.