Ci sono tanti mondi intorno all’uomo, e l’uomo può percepirli se usa gli organi necessari, questa non è che una delle possibili strade che ci restano da percorrere per tentare di produrre un cambiamento nelle nostre vite. Siamo arrivati infatti a un momento cruciale della nostra storia in cui non possiamo fare a meno di constatare come nonostante le nutrite schiere di pensatori, scienziati, artisti e intellettuali che dagli albori dell'era umana fino ai nostri giorni hanno guidato, consolato ed elevato l'umanità, la Storia rimanga sempre, per usare un’espressione di Hegel, come il “banco da mattatoio”, ovvero continui a procedere sacrificando l’uomo all’uomo.

Eppure, da vari sintomi, oggi si avverte da più parti il tentativo di riacquistare quella capacità, che forse era con noi sin dall’inizio, di vivere sulla Terra in modo spirituale o in qualche misura poetico. Lo stile di vita di molti è in via di cambiamento. E lo stesso vale per l’opera di artisti e di intellettuali, di artigiani, e di uomini comuni. Questa sorta di “rivoluzione umana” in qualche misura è già in atto ormai. Ma questo processo di trasformazione è particolarmente interessante in ambito cosiddetto “scientifico” dove c’è chi tenta di coniugare la spiritualità col razionalismo empirico. Così abbiamo medici che introducono la meditazione in reparto come ausilio alle terapie convenzionali, o il caso di un entomologo che accanto alla sua attività di ricerca scientifica svolge una parallela attività, invero molto diffusa nel mondo antico anche se oggi pressoché dimenticata, che è quella di interpretare i sogni delle persone. L’oniromanzia. Così a chi lo contatta, per telefono, di giorno o di notte, l’entomologo oniromante apre le arcane porte dei sogni.

Ma lo scienziato, l’artista, l’artigiano e così via sono uomini e donne calati nel mondo, che vivono tra noi. Siamo noi. Ossia dei mimetizzati, persone che stanno come in bilico tra due o più dimensioni, tra spazi che solo in apparenza non si collegano, ma che al contrario sono profondamente e intimamente connessi tra loro. Octavia Monaco è tra questi. Nella sua ricerca pittorica, e in particolare in una delle sue ultime opere, dal titolo Chakras, coniuga il sacro e il misterico col sensuale, e le sette sfere sospese, simili a entità marziane che circondano la figura centrale, al contrario delle monadi di Laibnez sembrano voler guidare l’osservatore lontano, verso nuove piste dove il razionale e l’irrazionale potrebbero anche incontrarsi a dispetto delle rette euclidee.

E’ proprio attraverso l’attività di artisti come Octavia Monaco e di chi come lei sa vedere e far vedere in trasparenza attraverso le cose quel mondo che sta dietro il mondo, si può realizzare quel processo di trasformazione della realtà alla quale molti di noi stanno già “lavorando”. Perché, che lo si voglia o no, la cosiddetta morte iniziatica dell’uomo artificiale e sconnesso che esalta se stesso proprio negando che vi sia qualcosa oltre il suo assoluto dominio, sta già avvenendo, e un nuovo software, seppur faticosamente, si sta già configurando. Che ce la si faccia o no, una nuova trama si sta componendo nel lato nascosto del grande arazzo delle nostre vite, e chi guarda l’ordito alla rovescia può già vederla.

Per maggiori informazioni:
www.octaviamonaco.com

Il prossimo appuntamento è per il 23 Gennaio 2014.